7.Nell'isola dei sogni

lapastah
LUCIANO DI SAMOSATA

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Tony83
Nell'isola dei sogni
Dopo poco tempo apparve vicino l'isola dei sogni, indistinta e poco chiara a vedersi; anch’essa subiva qualcosa di molto simile ai sogni; infatti, quando ci avvicinavamo si ritraeva, fuggiva, si abbassava più in basso. Poi, dopo averla presa e aver navigato verso il porto chiamato “sonno”, vicino alle porte d'avorio, dov'è il tempio del Gallo, a sera tardi sbarcammo; entrati nella città, vedemmo molti e vari sogni. In verità, di questi stessi sogni non c’era una tipologia né l’aspetto era lo stesso, ma alcuni erano grandi, belli e piacevoli, altri invece, piccoli e brutti, altri ancora d’oro, come sembravano, altri poveri e meschini. Ne riconoscemmo parecchi, avendoli già visti presso di noi, i quali ci vennero incontro e ci salutarono come si suole fare tra amici, e dopo averci preso e dopo averci ospitato, ci ospitarono del tutto splendidamente e benevolmente. Trenta giorni e altrettante notti rimanemmo presso di loro dormendo e banchettando.
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