Martin lutero

stranger91
io nn ho capito una cosa su martin lutero quando fu conbtro la piccola nobilta e i contadini
c'è qualcuno k gentilmente me lo spiega
grazie 10000000000000000!!!!!!!

Risposte
Bad Boy 94
ottimo lavoro

grifone 95
Francy1982:
Sempre il 1522 e i seguenti furono degli anni particolarmente sanguinari, che impressero al movimento riformatore prima una svolta in senso rivoluzionario, e poi in senso reazionario: Thomas Müntzer, un teologo che aveva aderito alle tesi riformatrici, fu protagonista di un aperto scontro con Lutero che lo portò ad abbandonare la causa moderata per mettersi alla testa di una delle numerose bande armate che si stavano formando con l'intento di affermare con la forza un nuovo ordine cristiano basato sull'eguaglianza di tutti gli uomini.

Contemporaneamente un gruppo di cavalieri, ossia la piccola nobiltà guerriera erede delle antiche tradizioni della cavalleria medievale, guidati da Franz von Sickingen ed Ulrich von Hutten attaccarono le terre dell'elettorato di Treviri, allo scopo di veder ripristinate, assieme agli antichi valori del cristianesimo delle origini, anche le loro prerogative, messe in ombra dai nascenti eserciti moderni composti in prevalenza da mercenari. E fu proprio l'esercito mercenario dell'arcivescovo di Treviri nello stesso anno a sconfiggere e disperdere i cavalieri.

I cavalieri si battevano anche per partecipare all'espropriazione delle terre della Chiesa di Roma ed ottenere un feudo da cui come cadetti [9] erano rimasti esclusi.


Zone della rivoltaLa situazione rimase tale per alcuni anni, nei quali la riforma protestante andò diffondendosi oltre i territori dell'impero mentre Lutero continuava la sua opera teologica pubblicando nuovi scritti che invocavano la pace e la separazione delle faccende temporali da quelle spirituali, in conformità con le teorie agostiniane che Lutero non rinnegò mai e da cui, anzi, aveva tratto la dottrina della predestinazione.

Nel maggio del 1524 le insurrezioni contadine divennero una vera e propria ribellione che si diffuse in tutta la Germania meridionale e centrale e che successivamente prese il nome di guerra dei contadini. I contadini svevi avevano accolto il messaggio religioso luterano come un proclama politico di uguaglianza e liberazione. Nei loro "Dodici articoli", il manifesto del loro movimento di ribellione, essi chiedevano una fiscalità meno oppressiva, l'abolizione del privilegio che permetteva ai nobili tedeschi di attraversare i seminati o i campi pronti al raccolto per inseguire la selvaggina, e la restituzione delle terre destinate agli usi comuni dei loro villaggi e che i principi avevano invece inglobate nei possessi espropriati alla Chiesa romana.

Nell'aprile del 1525 Lutero pubblicò l'Esortazione alla pace a proposito dei dodici articoli dei contadini di Svevia. In questo scritto, con cui dimostrava di aver scelto ormai definitivamente l'alleanza coi signori feudali, egli prendeva le distanze da quel movimento esortando i principi tedeschi alla soppressione delle "bande brigantesche ed assassine dei contadini": [10]

« Ritengo che sia meglio uccidere dei contadini che i principi e i magistrati, poiché i contadini prendono la spada senza l'autorità divina. [...] Il momento è talmente eccezionale che un principe può, spargendo sangue, guadagnarsi il cielo. Perciò cari signori sterminate, scannate, strangolate, e chi ha potere lo usi. »


È Dio che ha concesso la spada ai prìncipi: se essi eserciteranno male il loro potere sarà la giustizia divina a punirli, ma intanto bisogna obbedire loro.

Fu un gesto importante e dalle terribili conseguenze (le fonti dell'epoca parlano di 100.000 morti); con esso Lutero aveva garantito la sopravvivenza della Riforma ponendola al riparo dalle posizioni estremiste e garantendole la protezione di un buon numero di prìncipi tedeschi.

Hanns Lilje, vescovo luterano di Hannover, osservò che questa risposta costò a Lutero «la perdita della straordinaria popolarità di cui aveva goduto fino a quel momento tra la gente».

Sempre per la necessità di proteggere la sua Riforma, Lutero, che pure aveva proclamato l'inutilità della Chiesa come mediatrice e il principio che ognuno poteva essere "il sacerdote di se stesso", acconsentì alla formazione delle Landeskirchen, delle Chiese territoriali tedesche con le quali i principi potranno esercitare la loro autorità anche sulle faccende religiose.
(da wikipedia)

ottima esposizione;)

Alex94
brava francy

Francy1982
Sempre il 1522 e i seguenti furono degli anni particolarmente sanguinari, che impressero al movimento riformatore prima una svolta in senso rivoluzionario, e poi in senso reazionario: Thomas Müntzer, un teologo che aveva aderito alle tesi riformatrici, fu protagonista di un aperto scontro con Lutero che lo portò ad abbandonare la causa moderata per mettersi alla testa di una delle numerose bande armate che si stavano formando con l'intento di affermare con la forza un nuovo ordine cristiano basato sull'eguaglianza di tutti gli uomini.

Contemporaneamente un gruppo di cavalieri, ossia la piccola nobiltà guerriera erede delle antiche tradizioni della cavalleria medievale, guidati da Franz von Sickingen ed Ulrich von Hutten attaccarono le terre dell'elettorato di Treviri, allo scopo di veder ripristinate, assieme agli antichi valori del cristianesimo delle origini, anche le loro prerogative, messe in ombra dai nascenti eserciti moderni composti in prevalenza da mercenari. E fu proprio l'esercito mercenario dell'arcivescovo di Treviri nello stesso anno a sconfiggere e disperdere i cavalieri.

I cavalieri si battevano anche per partecipare all'espropriazione delle terre della Chiesa di Roma ed ottenere un feudo da cui come cadetti [9] erano rimasti esclusi.


Zone della rivoltaLa situazione rimase tale per alcuni anni, nei quali la riforma protestante andò diffondendosi oltre i territori dell'impero mentre Lutero continuava la sua opera teologica pubblicando nuovi scritti che invocavano la pace e la separazione delle faccende temporali da quelle spirituali, in conformità con le teorie agostiniane che Lutero non rinnegò mai e da cui, anzi, aveva tratto la dottrina della predestinazione.

Nel maggio del 1524 le insurrezioni contadine divennero una vera e propria ribellione che si diffuse in tutta la Germania meridionale e centrale e che successivamente prese il nome di guerra dei contadini. I contadini svevi avevano accolto il messaggio religioso luterano come un proclama politico di uguaglianza e liberazione. Nei loro "Dodici articoli", il manifesto del loro movimento di ribellione, essi chiedevano una fiscalità meno oppressiva, l'abolizione del privilegio che permetteva ai nobili tedeschi di attraversare i seminati o i campi pronti al raccolto per inseguire la selvaggina, e la restituzione delle terre destinate agli usi comuni dei loro villaggi e che i principi avevano invece inglobate nei possessi espropriati alla Chiesa romana.

Nell'aprile del 1525 Lutero pubblicò l'Esortazione alla pace a proposito dei dodici articoli dei contadini di Svevia. In questo scritto, con cui dimostrava di aver scelto ormai definitivamente l'alleanza coi signori feudali, egli prendeva le distanze da quel movimento esortando i principi tedeschi alla soppressione delle "bande brigantesche ed assassine dei contadini": [10]

« Ritengo che sia meglio uccidere dei contadini che i principi e i magistrati, poiché i contadini prendono la spada senza l'autorità divina. [...] Il momento è talmente eccezionale che un principe può, spargendo sangue, guadagnarsi il cielo. Perciò cari signori sterminate, scannate, strangolate, e chi ha potere lo usi. »


È Dio che ha concesso la spada ai prìncipi: se essi eserciteranno male il loro potere sarà la giustizia divina a punirli, ma intanto bisogna obbedire loro.

Fu un gesto importante e dalle terribili conseguenze (le fonti dell'epoca parlano di 100.000 morti); con esso Lutero aveva garantito la sopravvivenza della Riforma ponendola al riparo dalle posizioni estremiste e garantendole la protezione di un buon numero di prìncipi tedeschi.

Hanns Lilje, vescovo luterano di Hannover, osservò che questa risposta costò a Lutero «la perdita della straordinaria popolarità di cui aveva goduto fino a quel momento tra la gente».

Sempre per la necessità di proteggere la sua Riforma, Lutero, che pure aveva proclamato l'inutilità della Chiesa come mediatrice e il principio che ognuno poteva essere "il sacerdote di se stesso", acconsentì alla formazione delle Landeskirchen, delle Chiese territoriali tedesche con le quali i principi potranno esercitare la loro autorità anche sulle faccende religiose.
(da wikipedia)

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