Il mito della caverna

HDMI
salve avrei questa domanda:

lavora sui principlai significsati morali del mito della caverna, commentali in un breve testo, chiarendo in particolare il concetto di purificazione e la funzione centrale dell'idea del bene

è importante perfavore francy,grazie mille

Risposte
salvatorelag92
Io ieri ho fatto il mito della caverna e sono anche stato interrogato..ihihih

orrfeos
si albert...la purificazione è l'uscire dalla caverna come Francy ti ha giustamente detto ed è quella la risposta .E' molto importante tu comprenda il mito della caverna, grazie a questo la teoria delle idee Platonica risulta più facile da capire e puoi fare rimandi al mito durante l'interrogazione.
Ricorda comunque che lui usa appunto un Mito dandone una funzione allegorica. Esplicita cioè una serie di concetti attraverso immagini che facilitano il significato di un discorso piuttosto complesso, cerca di rendere comprensibili i problemi, per creare nel lettore una facilità al ragionamento. In Platone usa il mito per esprimere in maniera più accessibile le sue dottrine ma anche
per superare i limiti cui un'indagine razionale non può superare.

HDMI
quindi nella risposta sul concetto di purificazione devo mettere quello che hai scritto sulla doxa

Francy1982
Allora le statuette e il fuoco=
le statuette sono le cose come appaiono quello che gli uomini pensano sia vero, perchè vivono guardando l'immagine che grazie al fuoco le statuette riproducono nel muro, la purificazione è il cammino dell'uomo che si alza e va fuori capendo che le immagini che vedevano erano prodotte dal fuoco e dalla statue. Se ci pensi il fuoco è anche un illuminazione riduttiva di un ambiente buio che ocntrasta co SOLE che tutto illumina e tutto fa essere che è il BENE! la doxa è il momento della purificazione, quando l'uomo esce dalla caverna....

HDMI
francy l'inizio che cos'è? e la puriificazione sarebbe la doxa? un'altra cosa, le statuette e il fuoco cosa rappresentano?

Francy1982
Il mito della Caverna illustra metaforicamente la missione a cui è chiamato il filosofo per Platone, il filosofo qui ha la funzione di aprire gli occhi degli altri uomini alla verità, che egli ha visto e di rompere le loro catene, costituite da quello che loro pensano sia reale, ma che in realtà non lo è.
Il mito segue una doppia via, quella ontologica, dell’essere, e quella gnoseologica, della conoscenza: nel mito della Caverna coincidono l’aspetto sensibile, quello intellettuale e quello matematico. La caverna ha un percorso fatto di tappe precise e non meditative:
* inizio: l’uomo è legato nella caverna e davanti a se, proiettate su un muro, vede le ombre delle statuette che sono dietro alle sue spalle. Egli scambia quelle ombre con la realtà = qui è chiaro che le ombre che gli uomini pensano essere reali non rappresentano la realtà, ma solo ciò che l'uomo è abituato a vedere, ma che considera come reali e che si abitua a pensarli come reali
* momento della dòxa: prevede una conoscenza prima dei sensi e poi una conoscenza intellettiva. L’uomo sempre dentro la caverna riesce a slegarsi e si accorge che quello che pensava fosse la realtà altro non è che l’ombra delle statuette poste alle sue spalle, vediamo come il filosofo ha la forza di slegarsi e di accettare che quello che ha visto fino a quel momento non è reale ma proiezione di statuette ovvero la proiezione di qualcosa che di per sé già è falso, di una statuetta! A questo punto l’uomo prende forza e decide di uscire dalla caverna, il filosofo uscendo fa cmq un atto di coraggio, perché cambia radicalmente la sua visione del reale.
* momento della verità: l’uomo progressivamente conosce la realtà, uscito dalla caverna infatti l'uomo vede le cose alla luce del sole, il sole è metafora del bene, che tutto illumina e che tutto fa essere, ma l'uomo in questione non è abituato a vedere il sole non può contemplarlo direttamente, né vedere da subito le cose da esso illuminate per questo dapprima, allontanantosi ormai dalle false credenze, osserva le cose proiettate nell’acqua, ovvero osserva l'immagine delle cose reali, che ancora non contempla direttamente poi piano piano i suoi occhi si abituano al sole e si prepara all'ultimo stadio, quello in cui l'uomo vede il bene: si abitua e può vedere grazie al sole e alla sua luce che tutto illumina e tutto fa essere.
Il bene si identifica qui con il sole, entrambi fanno essere tutte le cose che a loro tendono e che è bene che siano. Quest’uomo che si è liberato dalla Caverna e che ha visto il bene ora ha come missione, per Platone, quella di tornare dentro la Caverna e di dire agli altri uomini che sono ancora legati ciò che ha visto, di illuminarli al bene e alla realtà. Naturalmente egli sarà schernito, ma questa è la sua missione, egli è il filosofo.

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