Filosofia (PLATONE)

stranger91
Salve a tutti volevo il vostro aiuto su alcuni argomenti di Platone
1.il mondo ideale di stato
2.la giustizia come divisione del lavoro sociale(lo stato è armonia delle tre classi fondamentali [i filosofi,i guardani e i commercianti]e di ognuna delle tre virtu che caratterizza ciascuna classe sapienza,coraggio e temperanza).
3.critica dei modelli costituzionali esistenti (timocrazia,democrazia,oligarchia e tirannide)
4.l'individuo giusto (razionale,concupiscibile,irascibile)
5. la teoria della linea


lo so sono troppe cose xo vi kiedo di aiutarmi grazie 1000 a tutti in anticipo

Risposte
Francy1982
prego alla prossima intanto qui chiudo!

stranger91
grazie 1000 davvero

Francy1982
1.il mondo ideale di stato
Platone nel suo dialogo "La Rebubblica" parla del suo modello ideale di stato, lo stato ideale platonico deve essere dominato da colui che ha visto l'idea del bene, da qui la considerazione del filosofo RE, solo colui che ha contemplato il Bene puo reggere lo Stato perchè sa cosa è Bene e sa applicarlo nel suo Regno.

2.la giustizia come divisione del lavoro sociale(lo stato è armonia delle tre classi fondamentali [i filosofi,i guardani e i commercianti)e di ognuna delle tre virtu che caratterizza ciascuna classe sapienza,coraggio e temperanza).
La grande novità introdotta dal modello di Stato Platonico è quella dell'abolizione dell'appartenenza alle classi sociali per nascita: se nasci da un re diventerai Re, per Platone non è così, non è il con testo in cui nasci a determinare la classe di appartenenza, ma bensì l'anima con cui si nasce: sappiamo che per Platone, prima di incarnarsi nel corpo, l'anima risiede nel mondo ideale (iperuranio) e lì contempla tutte le idee che son disposte in maniera piramidale e predominate dall'ultima idea che domina tutte le altre, bene/bello, e che è appannaggio solo di pochi (i filosofi). Coloro che in anima (vedi mito della biga alata) hanno contemplato le idee più "basse" hanno un anima di bronzo (commercianti, artigiani), coloro che hanno visto idee più alte ma non ancora quella di bene hanno un anima di argento (guerrieri) e solo i pochi che hanno visto l'idea di bene, i filosofi, hanno un'anima d'oro (filosofi) e saranno quella che noi chiameremo "la classe dirigente". Per capire di che anima una persona dispone, Platone, propone ai bambini un educazione comune allontanandoli dalle loro famiglie, ne deriverà che un figlio di artigiano se dispone di un anima d'oro potrà diventare Re e viceversa.
Inoltre, Platone, analizza anche le virtù appartenenti a ciascuna classe:
1- Re = sapienza
2- Guardiani = coraggio
3- Per tutte e 3 le clasi = temperanza
Lo stato deve quindi essere retto dal Sapiente, il filosofo, l'unico in grado di "contemplare la verità" e provvedere al bene comune. Il filosofo è consapevole della debolezza umana e per questo indice anche delle leggi (dialogo "Le Leggi"), la legge nn serve tuttavia a punire, ma piuttosto ad educare, a regolare la vita dei cittadini. La punizione legale deve correggere l'errore e non punire! Si evince da questo che Platone voleva uno stato che educasse alle virtù e che portasse i singoli al Bene e alla felicità in senso Socratico

3.critica dei modelli costituzionali esistenti (timocrazia,democrazia,oligarchia e tirannide)
Platone critica queste forme di governo perchè le vede come delle generazioni di uno Stato:
- la monarchia devia in tirannide
- l'aristocrazia all'oligarchia
- la politia devia in democrazia
Queste tesi riprese anche da Aristotele!

4.l'individuo giusto (razionale,concupiscibile,irascibile)
l’individuo giusto è colui che fa prevalere la ragioen sugli istinti, ogni individuo concorre a mantenere l'armonia nella sua classe di apaprtenenza. QUesto perchè per Platone la Virtù è essenzialmente una conoscenza e puo essere insegnata, una volta acquisita essa consente di attuare decisioni nel l'ambito morale. Ne deriva che conoscere il Bene = agire bene; nn conoscere il bene, essere "ignoranti" = presuppone una condotta immorale. Solo l'uomo morale può essere pienamente felice.

5. la teoria della linea

Compare sempre nel dialogo "La Repubblica", e spiega il rapporto tra filosofia e le altre scienze; Platone usa questa teoria per differenziare il mondo empirico dall'iperuranio:


COme vedi dalla foto abbiamo un segmento in cui
- C-E = mondo sensibile
- A-C = mondo intellegibile
Poi platone suddivide ulteriormente il mondo sensibile e quello intellegibile con altri due segmenti in modo da ottenere 4 parti, la sfera del concreto è smepre più grande
Or ail mondo visibile si divide in:
1 - DE = oggetti visibili e manifesti: ocme le immagini, le ombr ee i riflessi delle cose nell'acqua
2 - CD = oggetti visibili = uomini, animali ecc...
3 - BC = forme intellegibili più accessibilili come la geometria e le scienze in genere.
4 - AB = le più alte forme intellegibili a cui appartiene la vera scienza = filosofia

La conoscenza platonica consta di due momenti una Doxa, l'opinione, in cui l'uomo crede a cioò che gli hanno fatto credere (sta ancora nella caverna, vedi il mito della caverna delle immagini e le ombre riflesse nella parete) e l'episteme che si divide in discorsiva e nell'intellezione, che secondo il mito della Caverna è il momento in cui l'uomo esce dalla caverna e conosce le cose al di fuori.

per farti cpaire meglio ti incollo un mio riassuntino sul mito della Caverna Platonico:

MITO DELLA CAVERNA:

Il mito segue due vie:
1. ontologica, dell’essere
2. gnoseologica, della conoscenza
Nel mito della Caverna coincidono l’aspetto sensibile, quello intellettuale e quello matematico. La caverna ha un percorso fatto di tappe precise e non meditative:
* inizio: l’uomo è legato nella caverna e davanti a se, proiettate su un muro, vede le ombre delle statuette che sono dietro alle sue spalle. Egli scambia quelle ombre con la realtà.
* momento della dòxa: prevede una conoscenza prima dei sensi e poi una conoscenza intellettiva. L’uomo sempre dentro la caverna riesce a slegarsi e si accorge che quello che pensava fosse la realtà altro non è che l’ombra delle statuette poste alle sue spalle a questo punto l’uomo prende forza e decide di uscire dalla caverna.
* momento della verità: l’uomo progressivamente conosce la realtà, dapprima allontanandosi dalle false credenze, ma ancora, seppur fuori dalla caverna, il sole che tutto illumina e tutto fa essere lo acceca e quindi ancora non vede la realtà direttamente, ma la osserva proiettata nell’acqua. Piano piano i suoi occhi si abituano al sole.
* il bene: l’uomo alla fine si abitua e può vedere grazie al sole e alla sua luce che tutto illumina e tutto fa essere

Il bene si identifica qui con il sole, entrambi fanno essere tutte le cose che a loro tendono e che è bene che siano. Quest’uomo che si è liberato dalla Caverna e che ha visto il bene ora ha come missione, per Platone, quella di tornare dentro la Caverna e di dire agli altri uomini che sono ancora legati ciò che ha visto, di illuminarli al bene e alla realtà. Naturalmente egli sarà schernito, ma questa è la sua missione, egli è il filosofo.

*Sybil*
Beh...io filosofia non l'ho mai fatta quindi non posso aiutarti più di tanto però ti consiglio di dare un occhiata nella sezione appunti del sito..ecco qui il link:
https://www.skuola.net/filosofia-antica/appunti-4.html

oppure su Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Platone

e poi ho trovato anche questi:
http://www.filosofico.net/platone.htm
http://www.forma-mentis.net/Filosofia/Platone.html
http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=58

Se poi cerchi qualcosa di più specifico con Google dovresti trovarlo...
intanto spero di esserti stata di aiuto..ciao :hi

*Simona*

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