...filosofia!!!
ciao tutti...
sto ripetendo filosofia e mi sono accorta che non ho molto chiara la posizione di socrate e platone riguardo alla politica...:dontgetit
qualcuno mi può aiutare?
grazie in anticipo!!!!
sto ripetendo filosofia e mi sono accorta che non ho molto chiara la posizione di socrate e platone riguardo alla politica...:dontgetit
qualcuno mi può aiutare?
grazie in anticipo!!!!
Risposte
chiudo
prego alla prossima!
grazie mille!:thx...sei sempre gentilissima!:hi
Socrate si astiene dalla politica tuttavia egli non si ribello mai alle leggi e lo dimostra il modo in cui accetta la sua condanna. Egli preferiva il dialogos solo orale (Socrate non scrive perchè lo scritto è qualcosa di statico e lui per il suo processo maieutico riteneva idoneo solo il dialogo diretto) alla politica
Platone ormai guarda diffidente la politica di Atene che ha ucciso l'unico uomo giusto: Socrate, tanto che egli dirà in un suo dialogo "Da giovane pensavo, come tanti, di dedicarmi alla politica non appena fossi divenuto padrone di me stesso". A differenza di Socrate, Platone, si occupa di politica e nella sua Repubblica da anche le linee essenziali del suo stato ideale = dominato dal re/filosofo poiché solo il filosofo, ovvero colui che ha visto da anima l'idea di BENE, può regnare sugli altri. Per capire chi è, tra i giovani che ha visto l'idea di bene o altre idee Platone propone un'educazione comune. Questo significa che i giovani sono educati tutti insieme e tolti alle loro famiglie, in questo modo Platone toglie la discendenza delle classi e il fatto di appartenere per nascita ad una classe, in realtà si appartiene ad una classe per l'anima che si possiede: se dei figli di contadini hanno un figlio, la cui anima prima di incarnarsi ha visto l'idea del bene non potrà appartenere alla classe dei genitori ma potrà diventare Re.
Platone ormai guarda diffidente la politica di Atene che ha ucciso l'unico uomo giusto: Socrate, tanto che egli dirà in un suo dialogo "Da giovane pensavo, come tanti, di dedicarmi alla politica non appena fossi divenuto padrone di me stesso". A differenza di Socrate, Platone, si occupa di politica e nella sua Repubblica da anche le linee essenziali del suo stato ideale = dominato dal re/filosofo poiché solo il filosofo, ovvero colui che ha visto da anima l'idea di BENE, può regnare sugli altri. Per capire chi è, tra i giovani che ha visto l'idea di bene o altre idee Platone propone un'educazione comune. Questo significa che i giovani sono educati tutti insieme e tolti alle loro famiglie, in questo modo Platone toglie la discendenza delle classi e il fatto di appartenere per nascita ad una classe, in realtà si appartiene ad una classe per l'anima che si possiede: se dei figli di contadini hanno un figlio, la cui anima prima di incarnarsi ha visto l'idea del bene non potrà appartenere alla classe dei genitori ma potrà diventare Re.
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