Filosofia (13267)
help! CONFRONTARE le prove dell' esistenza di Dio di san Tommaso e sant' Anselmo con quelle di Cartesio Spinoza Leibniz e Kant...aiuto vi prego..non è urgente mi servirebbe per venerdì prossimo..grazieeeeee
Risposte
SAN TOMMASO:
Tommaso vuole provare l’esistenza di Dio con delle prove razionali e lo fa seguendo una strada ontologica, ovvero partendo dal concetto di Dio e muovendosi per intuizione dal concetto che ognuno ha di Dio.
Tommaso vuole dare maggiore spazio all’uomo e per questo deciderà di scindere l’ambito della fede da quello della ragione, entrambi irrazionali, che seppur distinti hanno dei punti di contatto detti anche Preambula Fidei:
* La verità è una e non può essere contraddetta.
* La ragione fornisce all’uomo cinque vie da cui ricavare l’Esistenza di Dio:
1. Ex Motu: o anche via Cosmologica secondo cui tutto ciò che si muove è mosso da altro, per questo di movimento in movimento si deve arrivare ad un Motore Immobile (= Aristotele): Dio.
2. Ex Causa: o anche via causale secondo cui di causa in causa si arriva ad una causa incausata, Dio.
3. Ex Possibili Et Necessario: secondo cui il mondo terreno è il mondo della contingenza, ovvero che è così, ma che potrebbe anche essere diverso e questo presuppone l’esistenza di un mondo del Necessario, per cui Dio c’è.
4. Ex Gradu: Nel mondo esiste la gradualità dell’essere: si parte dall'essere inorganico, organico…, ciò presuppone l’idea di un Bene Completo: Dio.
5. Ex Fine: Le cose tendono tutte necessariamente ad un fine, Dio E' il Fine di tutte le cose
CARTESIO:
SANT'ANSELMO
Sant’Anselmo vuole provare l’esistenza di Dio con delle prove razionali e lo fa seguendo una strada ontologica, ovvero partendo dal concetto di Dio e muovendosi per intuizione: dal concetto che ognuno ha di Dio.
Dio E’ un Concetto di Perfezione, per questo non può mancare dell’esistenza, se non si esiste non si è perfetti.
Prove razionali sull’Esistenza di Dio:
1. Argomento dei gradi della Bontà = Nel mondo ci sono cose buone, ma mai assolutamente buone, ci deve essere così un Bene Assoluto da cui le cose traggono il loro grado di bontà e questo Bene Assoluto è Dio.
2. Argomentazione dei gradi dell’Essere = esiste un Essere Assoluto da cui le cose traggono il loro grado essere ed E’ Dio.
3. Argomentazione Ontologica = è la prova di Sant'Anselmo più conosciuta, che ricava dal concetto dell’Essere di Dio dal concetto di Perfezione: Dio E' Massima Perfezione e in quanto tale non Può mancare dell’Esistenza
KANT:
dimostrare l'inconsistenza di una prova ontologica basata su questi presupposti, infatti egli dice:Se ho in tasca cento talleri e ne penso cento, quelli che penso devono essere di meno di quelli che ho in tasca, poiché ciò che è pensato è meno perfetto di ciò che è esistente. Ma se io continuo a pensarne cento, ne avrò di più in tasca? Ovviamente no. E quindi è impossibile una prova ontologica di questo genere.
Va detto che Kant, però, partiva dal presupposto che l’essere fosse soltanto una copula, cioè un semplice attributo che viene assegnato dall'io per via sintetica ad ogni giudizio riguardante esclusivamente l'esperienza. Fichte e Schelling fecero notare che l'Essere ha invece una sua propria realtà ontologica, perché esso è costitutivo del pensiero stesso dell'io; questo infatti si dà un oggetto per esercitare la propria attività, perché altrimenti non potrebbe esistere un pensiero senza contenuto. Quindi non è tanto la semplice esperienza, quanto l'essere in sé a costituire il limite e al contempo la condizione stessa per poter pensare e ragionare correttamente.
In seguito, anche Gödel concepì l’Essere come una proprietà necessaria e costitutiva in sé e per sé, da porre a fondamento del pensiero logico e dell'ordine matematico dell'universo; da qui la sua ontologisches Beweis, ossia la dimostrazione dell'esistenza di Dio, che parte da cinque assiomi e si avvale di un rigoroso teorema logico-formale. La chiave dell'argomentazione gödeliana, che è un raffinamento della dimostrazione di Leibniz, sta nella definizione di Dio come l'insieme di tutte le perfezioni possibili. E per Gödel non è logicamente plausibile ammettere la possibilità di un unico Essere provvisto di tutte le "proprietà positive", tra cui la stessa esistenza, senza attribuirgli una realtà effettiva, perché ciò sarebbe una palese contraddizione in termini. La sua prova, riscoperta dieci anni dopo la sua morte, ha anche acceso un ampio dibattito circa la possibilità di un impiego delle tecniche di logica modale nella teologia razionale.
Al giorno d'oggi le prove ontologiche sono ancora oggetto di studio e di indagine. Tra gli altri, Giacomo Samek Lodovici ha rivalutato la quinta via di San Tommaso d'Aquino, confutando le obiezioni che le erano state mosse da Kant, e mettendo in rilievo come, a suo modo di vedere, essa sia la dimostrazione di Dio più chiara ed efficace che mai sia stata proposta.
(tratto da wikipedia)
LO DEVO FINIRE.....
Tommaso vuole provare l’esistenza di Dio con delle prove razionali e lo fa seguendo una strada ontologica, ovvero partendo dal concetto di Dio e muovendosi per intuizione dal concetto che ognuno ha di Dio.
Tommaso vuole dare maggiore spazio all’uomo e per questo deciderà di scindere l’ambito della fede da quello della ragione, entrambi irrazionali, che seppur distinti hanno dei punti di contatto detti anche Preambula Fidei:
* La verità è una e non può essere contraddetta.
* La ragione fornisce all’uomo cinque vie da cui ricavare l’Esistenza di Dio:
1. Ex Motu: o anche via Cosmologica secondo cui tutto ciò che si muove è mosso da altro, per questo di movimento in movimento si deve arrivare ad un Motore Immobile (= Aristotele): Dio.
2. Ex Causa: o anche via causale secondo cui di causa in causa si arriva ad una causa incausata, Dio.
3. Ex Possibili Et Necessario: secondo cui il mondo terreno è il mondo della contingenza, ovvero che è così, ma che potrebbe anche essere diverso e questo presuppone l’esistenza di un mondo del Necessario, per cui Dio c’è.
4. Ex Gradu: Nel mondo esiste la gradualità dell’essere: si parte dall'essere inorganico, organico…, ciò presuppone l’idea di un Bene Completo: Dio.
5. Ex Fine: Le cose tendono tutte necessariamente ad un fine, Dio E' il Fine di tutte le cose
CARTESIO:
SANT'ANSELMO
Sant’Anselmo vuole provare l’esistenza di Dio con delle prove razionali e lo fa seguendo una strada ontologica, ovvero partendo dal concetto di Dio e muovendosi per intuizione: dal concetto che ognuno ha di Dio.
Dio E’ un Concetto di Perfezione, per questo non può mancare dell’esistenza, se non si esiste non si è perfetti.
Prove razionali sull’Esistenza di Dio:
1. Argomento dei gradi della Bontà = Nel mondo ci sono cose buone, ma mai assolutamente buone, ci deve essere così un Bene Assoluto da cui le cose traggono il loro grado di bontà e questo Bene Assoluto è Dio.
2. Argomentazione dei gradi dell’Essere = esiste un Essere Assoluto da cui le cose traggono il loro grado essere ed E’ Dio.
3. Argomentazione Ontologica = è la prova di Sant'Anselmo più conosciuta, che ricava dal concetto dell’Essere di Dio dal concetto di Perfezione: Dio E' Massima Perfezione e in quanto tale non Può mancare dell’Esistenza
KANT:
dimostrare l'inconsistenza di una prova ontologica basata su questi presupposti, infatti egli dice:Se ho in tasca cento talleri e ne penso cento, quelli che penso devono essere di meno di quelli che ho in tasca, poiché ciò che è pensato è meno perfetto di ciò che è esistente. Ma se io continuo a pensarne cento, ne avrò di più in tasca? Ovviamente no. E quindi è impossibile una prova ontologica di questo genere.
Va detto che Kant, però, partiva dal presupposto che l’essere fosse soltanto una copula, cioè un semplice attributo che viene assegnato dall'io per via sintetica ad ogni giudizio riguardante esclusivamente l'esperienza. Fichte e Schelling fecero notare che l'Essere ha invece una sua propria realtà ontologica, perché esso è costitutivo del pensiero stesso dell'io; questo infatti si dà un oggetto per esercitare la propria attività, perché altrimenti non potrebbe esistere un pensiero senza contenuto. Quindi non è tanto la semplice esperienza, quanto l'essere in sé a costituire il limite e al contempo la condizione stessa per poter pensare e ragionare correttamente.
In seguito, anche Gödel concepì l’Essere come una proprietà necessaria e costitutiva in sé e per sé, da porre a fondamento del pensiero logico e dell'ordine matematico dell'universo; da qui la sua ontologisches Beweis, ossia la dimostrazione dell'esistenza di Dio, che parte da cinque assiomi e si avvale di un rigoroso teorema logico-formale. La chiave dell'argomentazione gödeliana, che è un raffinamento della dimostrazione di Leibniz, sta nella definizione di Dio come l'insieme di tutte le perfezioni possibili. E per Gödel non è logicamente plausibile ammettere la possibilità di un unico Essere provvisto di tutte le "proprietà positive", tra cui la stessa esistenza, senza attribuirgli una realtà effettiva, perché ciò sarebbe una palese contraddizione in termini. La sua prova, riscoperta dieci anni dopo la sua morte, ha anche acceso un ampio dibattito circa la possibilità di un impiego delle tecniche di logica modale nella teologia razionale.
Al giorno d'oggi le prove ontologiche sono ancora oggetto di studio e di indagine. Tra gli altri, Giacomo Samek Lodovici ha rivalutato la quinta via di San Tommaso d'Aquino, confutando le obiezioni che le erano state mosse da Kant, e mettendo in rilievo come, a suo modo di vedere, essa sia la dimostrazione di Dio più chiara ed efficace che mai sia stata proposta.
(tratto da wikipedia)
LO DEVO FINIRE.....