Elisabetta I

PuLcInA^^
Ragazzi per caso avete qualche notizia o appunto sulla regina Elisabetta I? please can someone help me????

Risposte
lessy
figurati pulcina...è un piacere aiutarti!!...;)

PuLcInA^^
Grazie Lessy! Credo che vada bene... poi se non gli va bene pazienza ciao!!! :):):):)

lessy
QUESTO è QUELLO KE AVEVO IO SALVATO SUL PC...L'HO PRESO UN Pò DA WIKIPEDIA E POI SU ALTRI SITI...VEDI SE VA BN...:hi


Elisabetta 1 (7 settembre 1533 – 24 marzo 1603) fu regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte nel 1603. Talvolta chiamata la Regina Vergine (da cui Virginia, la colonia, poi stato americano), Gloriana o la buona regina Bess, Elisabetta fu la quinta ed ultima monarca della dinastia Tudor, e succedette alla sorellastra, Maria Tudor. Il suo regno fu lungo, e segnato da molti avvenimenti. La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d'Inghilterra, dopo i tentativi di restaurazione cattolica da parte di Maria, provocò forti tensioni religiose nel regno, e vi furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui fu coinvolta anche la cugina Maria Stuart che ella fece giustiziare. Coinvolta a più riprese nei conflitti religiosi della sua epoca, uscì vittoriosa dalla guerra contro la Spagna; sempre durante il suo regno furono poste le basi della futura potenza commerciale e marittima della nazione ed iniziò la colonizzazione dell'America Settentrionale.

La sua epoca, denominata in genere età elisabettiana, fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Cristopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francesco Bacone sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno.Primi anni

Elisabetta fu l'unica figlia sopravvissuta di Enrico VIII e della sua seconda moglie, Anna Bolena, marchesa di Pembroke, che egli aveva segretamente sposato tra la fine del 1532 e l'inizio del 1533. Nacque nel Palazzo di Placentia, a Greenwich, il 7 settembre 1533 e viene battezzata tre giorni dopo con il nome delle nonne Elisabetta di York ed Elisabetta Howard . Enrico avrebbe desiderato un maschio per assicurare la successione, ma dal momento che Maria, l'unica figlia superstite di Caterina d'Aragona, era stata dichiarata illegittima con l'annullamento del matrimonio dei genitori, Elisabetta era, all'epoca, l'erede presunta. Nel gennaio 1536 Anna partorisce un figlio che però muore nel travaglio; il re, per potersi risposare, la accusò di tradimento, incesto con il fratello e stregoneria: il 2 maggio venne rinchiusa nella torre di Londra, e il 19 maggio fu decapitata; il giorno successivo Enrico sposò Jane Seymour.

Elisabetta, che allora aveva tre anni, fu dichiarata illegittima, perse il titolo di principessa e fu cresciuta in esilio nel palazzo di Hatfield con la sorella Maria, fino a che Jane Seymour non diede alla luce un figlio maschio, Edoardo. Elisabetta e Maria non erano comunque viste di buon occhio perché illegittime. In seguito la sesta moglie di Enrico, Catherine Parr, riconciliò il re con la figlia, che assieme con la sorellastra Maria, fu reinserita nella linea di successione dopo il principe Edoardo, con l'Atto di Successione del 1544. Grazie a Catherine Parr, Elisabetta riceve un'educazione, in un ambiente rigidamente protestante, sotto la guida dell'insigne umanista Roger Ascham, studiando latino, greco, francese, italiano (di fatto, uno dei primi documenti autografi di Elisabetta, una lettera, è scritta in italiano) e spagnolo.

La prima governante di Elisabetta fu Lady Bryan, ma fu dopo poco sostituita da Katherine Champernowne, che strinse un profondo legame con Elisabetta e rimase per tutta la vita sua intima confidente. Un altro personaggio importante nei primi anni di Elisabetta fu Matthew Parker, il sacerdote prediletto di Anna Bolena, che, prima di morire, gli aveva raccomandato di vegliare sulla salute spirituale della figlia: dopo l'ascesa di Elisabetta al trono, Parker sarebbe divenuto il primo arcivescovo di Canterbury.

Enrico VIII morì nel 1547 e gli successe Edoardo VI. Catherine Parr sposò Thomas Seymour, zio di Edoardo, e tenne Elisabetta con sé: si ritiene che Seymour fece delle avances alla giovane, mentre era nella sua casa. Finché Edoardo VI visse, la situazione di Elisabetta rimase sicura. Nel 1553 Edoardo, quindicenne, morì, lasciando un testamento che annullava le volontà del genitore e dichiarava sua erede Lady Jane Grey. Lady Jane ascese al trono, ma fu deposta meno di due settimane dopo. Resa forte dal sostegno popolare, Maria entrò trionfalmente in Londra, con la sorellastra al fianco.

Quando Maria I sposò Filippo di Spagna, un matrimonio molto sgradito ai suoi sudditi protestanti, temendo di poter essere deposta e sostituita dalla sorella, a seguito della fallita ribellione di Wyatt, fece imprigionare Elisabetta nella Torre di Londra. Gli spagnoli chiesero l'esecuzione di Elisabetta, ma pochi inglesi desideravano mettere a morte un membro della popolare dinastia Tudor, e anche i tentativi di rimuoverla dalla successione fallirono a causa dell'opposizione del Parlamento. Dopo due mesi nella Torre, ad Elisabetta furono concessi gli arresti domiciliari al castello di Woodstock, sotto la custodia di Sir Henry Bedingfield; e alla fine dell'anno, quando si diffuse la voce, falsa, che Maria fosse in attesa di un figlio, Elisabetta poté tornare a corte con l'assenso di Filippo, che, preoccupato che la moglie potesse morire di parto, preferiva che la corona inglese passasse a lei piuttosto che a Maria Stuart, regina di Scozia. Tale preferenza, da parte del cattolicissimo Filippo, nasceva da motivi strettamente politici: sebbene cattolica, la giovane Stuart era stata cresciuta alla corte francese, era promessa al delfino, il futuro Francesco II e una sua ascesa al trono d'Inghilterra avrebbe portato le isole britanniche interamente nella sfera di influenza della Francia, con cui la Spagna era in guerra dall'inizio del secolo (la pace di Cateau-Cambrésis sarebbe stata firmata solo nel 1559). Per tutta la durata del suo regno Maria continuò a perseguitare i protestanti, guadagnandosi il soprannome di "Maria la Sanguinaria", e tentò di convertire Elisabetta, che si finse cattolica, ma mantenne il suo credo protestante.

I primi anni di regno

Nel 1558,Elisabetta ascese al trono, godendo di una popolarità di gran lunga maggiore di quella della sorella.

Elisabetta fu incoronata il 15 gennaio 1559. All'epoca non c'era un arcivescovo di Canterbury. Dal momento che i vescovi più anziani rifiutarono di partecipare alla cerimonia (perché illegittima secondo il diritto canonico, e perché protestante) fu il vescovo di Carlisle, una figura poco importante, ad incoronarla, mentre la comunione fu celebrata non dal vescovo, ma dal cappellano personale della regina, per evitare di usare i riti cattolici. L'incoronazione di Elisabetta fu l'ultima ad usare il rituale latino; le successive incoronazioni si sarebbero svolte secondo il rito inglese. Più tardi, persuase il cappellano della madre, Matthew Parker, a diventare il primo arcivescovo di Canterbury anglicano. Egli accettò solo per lealtà alla memoria di Anna Bolena, dal momento che trovò spesso difficile trattare con Elisabetta.

Una delle più importanti preoccupazioni dei primi anni di regno di Elisabetta fu la religione: la giovane si appoggiò a William Cecil, per consigli in materia. L'Atto di Uniformità del 1559, rese obbligatorio l'uso del "Book of Common Prayers" per i servizi religiosi, ovvero una sintesi intelligente fra tradizione cattolica e innovazioni protestanti pensata per garantire da una parte l'uniformità religiosa, dall'altra un'amplia tolleranza di credi. Il controllo papale sulla Chiesa d'Inghilterra ripristinato da Maria, fu definitivamente abolito da Elisabetta. La regina assunse il titolo di "Supremo Governatore della Chiesa d'Inghilterra", piuttosto che di "Capo Supremo", prevalentemente perché diversi vescovi e molti membri della comunità ritenevano che una donna non potesse essere il capo della Chiesa. L'"Atto di Supremazia", sempre del 1559, prescrisse inoltre che i pubblici ufficiali prestassero un giuramento riconoscendo il controllo del sovrano sopra la Chiesa o far fronte a severe punizioni.

Molti vescovi opposero resistenza alla politica religiosa elisabettiana e furono rimossi dai loro uffici e rimpiazzati da nuovi incaricati che si sarebbero sottomessi alla supremazia della regina. Ella nominò inoltre un Consiglio Privato interamente nuovo, rimuovendo molti cattolici nel processo. Sotto Elisabetta, lotte di fazioni nel Consiglio e conflitti a corte diminuirono grandemente. I più importanti consiglieri di Elisabetta furono William Cecil, Segretario di Stato, e Nicholas Bacon, il Lord Guardiasigilli.

Elisabetta ridusse anche l'influenza spagnola sull'Inghilterra. Sebbene Filippo II l'avesse aiutata ponendo fine alle Guerre Italiane con la pace di Cateau Cambrésis, Elisabetta rimase indipendente nella sua diplomazia, e respinse la proposta di matrimonio del cognato. Adottò il principio dell"Inghilterra per l'Inghilterra", principio di cui il suo altro regno, l'Irlanda, non beneficiò mai. L'imposizione dei costumi inglesi e le politiche religiose della regina furono ampiamente impopolari tra gli irlandesi.

Poco dopo la sua ascesa al trono, molti si chiesero chi Elisabetta avrebbe sposato, e le sue ragioni per non averlo mai fatto restano oscure, anche se molte ipotesi sono state avanzate. Può aver provato repulsione per la sorte delle mogli di Enrico VIII, o essere rimasta psicologicamente traumatizzata dalla sua (presunta) relazione infantile con Lord Seymour. Altre ipotesi dei contemporanei mormoravano che soffrisse di un difetto fisico che aveva paura di rivelare, forse cicatrici da vaiolo. È anche possibile che Elisabetta non volesse dividere il potere della corona con un altro, o che a causa della situazione politica molto instabile abbia temuto una lotta armata tra fazioni aristocratiche nel caso in cui avesse sposato qualcuno non ugualmente gradito a tutte. L'unica cosa certa è che sposandosi Elisabetta avrebbe perso libertà e ampie somme di denaro, mentre tutte le proprietà e gli introiti che aveva ereditato dal padre sarebbero rimasti solo suoi, finché rimaneva nubile.

Morte

Elisabetta si ammalò nel febbraio 1603, sofferente di debolezza ed insonnia. Morì il 24 marzo nel Palazzo di Richmond. All'età di sessantanove anni, era la più anziana sovrana sino ad allora vissuta e non fu superata fino a Giorgio II, che morì a settantasette anni nel 1760. Elisabetta fu seppellita nell'abbazia di Westminster, di fianco alla sorella Maria I. L'iscrizione sulla loro tomba recita: Compagne nel trono e nella tomba, qui noi due sorelle, Elisabetta e Maria, riposiamo, nella speranza di un'unica resurrezione.

Il testamento di Enrico VIII dichiarò che a Elisabetta dovevano succedere i discendenti della sua sorella minore, Maria Tudor, piuttosto che i discendenti scozzesi di Margherita Tudor, e all'epoca della morte della regina c'erano alcuni possibili pretendenti in vita, oltre a Giacomo di Scozia.

Alcune storie riferiscono che Elisabetta dichiarò Giacomo suo erede nel suo letto di morte, altre invece sostengono che essa mantenne fino alla fine il silenzio su questo argomento. In ogni caso, nessun pretendente era abbastanza forte da poter seriamente contrastare la rivendicazione al trono di Giacomo, che fu proclamato re poco dopo la sua morte. Tale proclamazione ruppe la consuetudine perché non fu fatta dal nuovo sovrano stesso, ma dal Consiglio di Accessione, come sarebbe poi divenuto consuetudine nella pratica moderna.
Elisabetta I d'Inghilterra è stata e sarà senza dubbio uno dei personaggi storici maggiormente rappresentati sia sul palcoscenico che sullo schermo. La sua personalità forte e determinata e la sua vita amorosa tutt'altro che felice non possono non essere un appetibile soggetto cinematografico. La prima a portarla sullo schermo è stata la leggendaria attrice teatrale Sarah Bernhardt, nel muto The Loves of Queen Elizabeth, del 1911. Successivamente la sovrana ha avuto il volto straordinario di Bette Davis (che ha indossato parrucca rossa ed abiti d'epoca per ben due volte, ne Il conte di Esses, The Private Lives of Elizabeth Essex, 1939, e Il favorito della grande regina, The Virgin Queen, 1955), di Jean Simmons (La regina vergine, Young Bess, 1953), di Glenda Jackson (Maria Stuarda regina di Scozia, Mary, Queen of Scots, 1971) e di Judi Dench (Shakespeare in Love, Shakespeare in Love, 1998). L'ultima attrice a calarsi mirabilmente nei suoi panni è stata l'affascinante Cate Blanchett, nel sontuoso Elizabeth (Elizabeth, 1998).



Età elisabettiana
L'età elisabettiana è il nome comunemente dato al periodo della storia inglese che cade durante il regno di Elisabetta I, dal 1558 al 1603, fino alla morte di Giacomo I nel 1625. In questo periodo l'Inghilterra visse un'intensa fase di sviluppo economico e culturale.

Politica religiosa

La politica religiosa della regina Elisabetta I fu mirata al consolidamento dell'anglicanesimo e alla subordinazione della chiesa al potere monarchico. In questo ambito perciò rimise in vigore il Book of Common prayer, testo di preghiera ufficiale, e fece ritradurre la Bibbia in modo più consono alla chiesa anglicana. Con l'Atto di supremazia annullò il ritorno al cattolicesimo voluto da Maria e consolidò la Chiesa anglicana. Cercò di realizzare un compromesso religioso che mirasse soprattutto a rafforzare l'autorità dello Stato e contemporaneamente pose un freno alla insubordinazione sociale e politica dei puritani. Nel 1570 Elisabetta fu scomunicata da papa Pio V.

Elisabetta instaurò un sistema definito episcopalismo, che prevedeva la formazione di diocesi nel territorio statale, cui facessero capo dei vescovi con funzione di controllo politico-religioso. Tale sistema destò varie reazioni: gli episcopalisti, che sostenevano apertamente il provvedimento, i presbiteriani che lo tolleravano ed i congregazionalisti che invece vi erano ostili.

Tra i personaggi che costituirono una minaccia per Elisabetta I vi fu Maria Stuart, regina di Scozia, cattolica, che era stata costretta a fuggire in Inghilterra dalla rivolta dei calvinisti guidati da John Knox. Qui divenne famosa per le sue trame contro la Regina Vergine, ed alla fine con questo pretesto venne condannata a morte e giustiziata nella Torre di Londra.

Impulso alle attività economiche e potenza navale

Sotto Elisabetta I ricevettero un impulso le attività artigianali e manifatturiere, a cui dettero un prezioso apporto i profughi politici e religiosi provenienti dai Paesi Bassi e dalla Francia. In tal modo poterono essere create le basi per un industria nazionale del vetro, della ceramica, della carta, della seta e poté essere potenziata l'esportazione dei manufatti di lana, che andava a sostituire quella di lana grezza; la borsa di Londra, istituita in questo periodo, divenne in brevissimo tempo la più importante al mondo.

Durante il suo regno si vide rafforzare la potenza della flotta militare e mercantile del paese: grazie alla collaborazione di corsari come Sir Francis Drake, mappò la geografia delle colonie spagnole, oltre ad accumulare grosse ricchezze minando l'egemonia spagnola, poi del tutto superata dopo la sconfitta dell'Invincibile Armata nel 1588. Inoltre venne fondata in suo onore una colonia in America del nord: la Virginia, appunto. Costituì infine la Compagnia Britannica delle Indie Orientali.

Sviluppo culturale e civile

Il regno di Elisabetta non solo segnò l'esordio dell'Inghilterra come grande potenza nella scena europea, ma fu caratterizzato da un grande sviluppo culturale e civile, che è passato alla storia come "età elisabettiana". Tale fioritura si estrinsecò in letteratura e principalmente nel teatro, soprattutto con William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, John Webster, John Ford e altri. Grande sviluppo ebbero anche la musica (William Byrd, John Bull) e l'architettura, influenzata dalla cultura rinascimentale italiana e da quella fiamminga.

PuLcInA^^
:lol io ho già trovato qualcosa solo ke a me wikipedia mi sta antipatica e nn mi va di copiare da lì :lol vabbe mi farò un altro giretto ciauz!! :lol:lol:lol

rikivik
hehe lo so lo so! :lol

PuLcInA^^
Si l'ho visto ma è schematico a me servirebbe una cosa un po + lunga :D grazie cmq!! :D:D

rikivik
mi sembra di aver messo qualcosa io su elisabetta vedi negli appunti

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