Domande su Platone e il mito della caverna

marty.zanoni
ho bisogno delle risposte a queste domande
1. Perché la nostra condizione dal punto di vista conoscitivo è simile a quella dei prigionieri della caverna? (max 5 righe)
2. Perché Platone può essere definito un innatista? (max 5 righe)
3. Spiega l’analogia tra il percorso del prigioniero e quello del filosofo nel mito della
caverna (15-20 righe)

Risposte
melody_gio
# marty.zanoni :
ciao Giorgia, grazie per le risposte.
questa è giusta??
Il mito è un allegoria della formazione del filosofo e del destino a lui riservato. La caverna rappresenta il nostro mondo sensibile, in cui gli uomini sono come prigionieri e schiavi dell'ignoranza. Nel prigioniero che si libera dalle catene non è difficile scorgere l'inizio del del difficile itinerario educativo del filosofo che gradualmente raggiunge la conoscenza vera, prima passando attraverso le sensazioni e le apparenze, poi attraverso lo studio della matematica e della proporzione e arrivando infine, alla conoscenza delle idee stesse, come il Bello, il Giusto, il Bene (il sole). Il filosofo fa ritorno tra gli uomini ( i compagni di prigionia) per annunciare la verità e dunque, assumersi il diritto-dovere di governare la città, prendendosi cura del bene comune. Tra i tanti insegnamenti che ci vengono dal mito, c'è senza dubbio anche il seguente: la filosofia pur essendo spesso in dissonanza con l'opinione comune, non deve estraniarsi dalla vita civile e politica; essa ha il dovere di prendersi cura dell'uomo e di lottare per il trionfo della giustizia nella società, anche a costo di essere fraintesa e derisa.


Ciao Marty,

di nulla, comunque la tua risposta va molto bene e non fa una piega.

Buona serata,
Giorgia.

marty.zanoni
ciao Giorgia, grazie per le risposte.
questa è giusta??
Il mito è un allegoria della formazione del filosofo e del destino a lui riservato. La caverna rappresenta il nostro mondo sensibile, in cui gli uomini sono come prigionieri e schiavi dell'ignoranza. Nel prigioniero che si libera dalle catene non è difficile scorgere l'inizio del del difficile itinerario educativo del filosofo che gradualmente raggiunge la conoscenza vera, prima passando attraverso le sensazioni e le apparenze, poi attraverso lo studio della matematica e della proporzione e arrivando infine, alla conoscenza delle idee stesse, come il Bello, il Giusto, il Bene (il sole). Il filosofo fa ritorno tra gli uomini ( i compagni di prigionia) per annunciare la verità e dunque, assumersi il diritto-dovere di governare la città, prendendosi cura del bene comune. Tra i tanti insegnamenti che ci vengono dal mito, c'è senza dubbio anche il seguente: la filosofia pur essendo spesso in dissonanza con l'opinione comune, non deve estraniarsi dalla vita civile e politica; essa ha il dovere di prendersi cura dell'uomo e di lottare per il trionfo della giustizia nella società, anche a costo di essere fraintesa e derisa.

melody_gio
Ciao Marty,

1 - Perché la nostra condizione dal punto di vista conoscitivo è simile a quella dei prigionieri della caverna?
Con la metafora del mito della caverna Platone afferma che gli uomini risultano essere prigionieri e schiavi, a livello conoscitivo, dell'ignoranza, infatti anche la caverna rappresenterebbe il cosiddetto mondo sensibile di cui facciamo parte.
2 - Perché Platone può essere definito un innatista?
Platone viene definito innatista, perché nel suo pensiero filosofico sostiene che l'uomo, inteso come essere umano di sesso maschile, possiede tutti i concetti ben prima dell'esperienza da affrontare nella sua vita terrena.

Prova a completare tu poi l'esercizio rispondendo alla terza ed ultima domanda che poi riporti qua sul topic, in cui io ti darò una mano con le correzioni.

Ciao,
Giorgia.

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