Dei delitti e delle pene di cesare beccaria

giugyna
ciao a tutti...
ho bisogno di aiuto!!!!!!
devo risponedere a queste domande....
1) perchè secndo Beccaria il ricorso alla tortura è inutile e ingiusto?
2) quale trattamento devono avere i nobili rispetto agli altri sudditi secondo Beccaria?
3) quali sono gli argomenti utilizzati da Beccaria contro la pena di morte?
4) scrivi un testo argomentativo sulla pena di morte partendo dalle considerazioni di Beccaria.


grazie a tutti....un bacio

Risposte
SuperGaara
Prego, più di così non so dirti :)

Buone feste :hi

giugyna
grazie mille supergaara.....

SuperGaara
Ti dico quello che so.

Cesare Beccaria è un illuminista milanese che scrisse il "Dei delitti e delle pene", libro divenuto famosissimo in tutta europa e nei paesi del nord America. E' uno scritto che va contro la tortura e la pena di morte inflitta dallo Stato. Segue l'impostazione filosofica di Rousseau, per la quale l'uomo nasce buono e viene corrotto dal contatto con gli altri uomini: l'uomo ha una natura inizialmente positiva che viene influenzata negativamente dall'ingresso in società, dove prevale il sentimento del possesso e tutti sono spinti ad avere sempre di più, scontrandosi inevitabilmente con gli altri (c'è qualcosa anche di Hobbes). Nella vita comune, dunque, l'uomo viene tramutato in un essere malvagio e scontroso. Ma lo Stato e la società, consapevoli di ciò, devono assumersi le proprie responsabilità: devono redimere e rieducare l'uomo corrotto. Se l'uomo viene torturato e mandato a morte, questo non può accadere. Pertanto Beccaria si schiera contro ogni mezzo che porta alla morte del singolo.

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