AIUTO URGENTISSIMO!!!
Raga ho bisogno x lunedi degli appunti del museo del'antichità di Torino,qulsiasi informazione di quello che lo riguarda,xkè oggi sarei dovuta andare cn la classe a visitarlo ma nn ci sn andata e lunedi ci fa fare la verifica su tutta la visita!uffaaa....:((
Risposte
Il museo custodisce reperti archeologici dall'epoca preistorica sino alla tarda romanità e all'età barbarica.
Il primo nucleo della raccolta, risalente al tempo di Emanuele Filiberto, venne in seguito arricchito e collocato nella galleria che univa palazzo Reale a palazzo Madama.
Museo di Antichità Nel 1723 Vittorio Amedeo II riunì il materiale archeologico proveniente dalle residenze nel cortile del palazzo dell'Università. Insieme alla collezione egizia di Drovetti, acquistata nel 1823, le raccolte furono quindi trasferite nel palazzo dell'Accademia delle Scienze (sede dell'attuale Museo Egizio).
Incrementato grazie al materiale proveniente dagli scavi nel territorio piemontese, il museo fu trasferito e riaperto nel 1989 nell'attuale sede. Questa si articola oggi in tre settori, derivanti dalla ristrutturazione di due edifici già pertinenti al palazzo Reale e dalla edificazione di un terzo edificio, come collegamento tra i precedenti attraverso il vasto giardino prospiciente i bastioni di palazzo Reale.
Al piano terreno del settore dedicato alle collezioni vi è la Sala della scultura, dove sono esposti rilievi greci e romani e statue, tra le quali alcune belle repliche romane di opere famose di Policleto, Prassitele e altri.
Nella Sala delle sculture di Susa sono visibili una serie di ritratti greci e romani, alcune piccole sculture, il mosaico policromo con Orfeo tra le belve (secolo III) rinvenuto presso Cagliari, tre grandi statue loricate provenienti da Susa (secolo I) e i calchi del fregio dell'arco segusino.
Al primo piano sono esposte la ceramica greca e italiota, le raccolte etrusche, quelle protostoriche e la collezione cipriota.
Il secondo padiglione è dedicato appositamente ai reperti provenienti dagli scavi effettuati in Piemonte, a partire dal Paleolitico; spiccano per importanza il tesoro rinvenuto nel 1928 a Marengo, gli oggetti di bronzo provenienti da Industria, l'acrolito marmoreo da Alba con divinità femminile e alcuni corredi funerari.
Infine il terzo padiglione è dedicato all'archeologia di Torino, con i saloni dell'edilizia pubblica e privata e la sezione dei riti funerari.
Oppure clicca qua
Il primo nucleo della raccolta, risalente al tempo di Emanuele Filiberto, venne in seguito arricchito e collocato nella galleria che univa palazzo Reale a palazzo Madama.
Museo di Antichità Nel 1723 Vittorio Amedeo II riunì il materiale archeologico proveniente dalle residenze nel cortile del palazzo dell'Università. Insieme alla collezione egizia di Drovetti, acquistata nel 1823, le raccolte furono quindi trasferite nel palazzo dell'Accademia delle Scienze (sede dell'attuale Museo Egizio).
Incrementato grazie al materiale proveniente dagli scavi nel territorio piemontese, il museo fu trasferito e riaperto nel 1989 nell'attuale sede. Questa si articola oggi in tre settori, derivanti dalla ristrutturazione di due edifici già pertinenti al palazzo Reale e dalla edificazione di un terzo edificio, come collegamento tra i precedenti attraverso il vasto giardino prospiciente i bastioni di palazzo Reale.
Al piano terreno del settore dedicato alle collezioni vi è la Sala della scultura, dove sono esposti rilievi greci e romani e statue, tra le quali alcune belle repliche romane di opere famose di Policleto, Prassitele e altri.
Nella Sala delle sculture di Susa sono visibili una serie di ritratti greci e romani, alcune piccole sculture, il mosaico policromo con Orfeo tra le belve (secolo III) rinvenuto presso Cagliari, tre grandi statue loricate provenienti da Susa (secolo I) e i calchi del fregio dell'arco segusino.
Al primo piano sono esposte la ceramica greca e italiota, le raccolte etrusche, quelle protostoriche e la collezione cipriota.
Il secondo padiglione è dedicato appositamente ai reperti provenienti dagli scavi effettuati in Piemonte, a partire dal Paleolitico; spiccano per importanza il tesoro rinvenuto nel 1928 a Marengo, gli oggetti di bronzo provenienti da Industria, l'acrolito marmoreo da Alba con divinità femminile e alcuni corredi funerari.
Infine il terzo padiglione è dedicato all'archeologia di Torino, con i saloni dell'edilizia pubblica e privata e la sezione dei riti funerari.
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