Aiuto filosofia
Volevo sapere la risposta a questa domanda:
Prima di sapere l'uomo é insegnato. Riportare alcuni passi della Lettera 120 di S.Agostino che illustrano quest idea.
Grazie sono al 1 anno di filosofia
Prima di sapere l'uomo é insegnato. Riportare alcuni passi della Lettera 120 di S.Agostino che illustrano quest idea.
Grazie sono al 1 anno di filosofia
Risposte
Se non credete, non comprenderete
Solo alcuni passi della lettera 120 che sarebbero delle frasi senza spiegazione se puoi elencarle
PASSO:
Nelle verità religiose la fede precede il ragionamento.
1. 3. Lontano da noi il pensiero che Dio abbia in odio la facoltà della ragione, in virtù della quale ci ha creati superiori agli altri esseri animati. Lontano da noi il credere che la fede ci impedisca di trovare o cercare la spiegazione razionale di quanto crediamo, dal momento che non potremmo neppure credere, se non avessimo un'anima razionale. Quando perciò si tratta di verità concernenti la dottrina della salvezza, che non possiamo ancora comprendere con la ragione (ma lo potremo un giorno), alla ragione deve precedere la fede; essa purifica la mente e la rende capace di percepire e sostenere la luce della suprema ragione divina: anche ciò è un'esigenza della ragione! Ecco perché proprio con coerenza razionale il profeta afferma: Se non credete, non comprenderete 2. In questa frase il profeta distingue senza dubbio le due facoltà, consigliandoci anzitutto a credere per poter poi comprendere ciò che crediamo. È quindi un precetto ragionevole che la fede preceda la ragione. Se infatti questo precetto non fosse conforme alla ragione, sarebbe irragionevole, il che non può essere assolutamente. Se dunque è conforme alla ragione che, quando si tratta di supreme verità, le quali non possono conoscersi, la fede preceda la ragione, qualunque sia il ragionamento che ci convince di ciò, anch'esso deve senza dubbio condurre alla fede.
SPIEGAZIONE:
La ragione non oscura le verità di fede?
In questo Sant'Agostino ci ha detto veramente tanto. In realtà la fede ci fa conoscere la verità senza averne una spiegazione razionale, quindi in modo soprannaturale, la ragione ce la fa conoscere invece seguendo la strada normale dell'uomo che non ha la rivelazione. Come Sant'Agostino insegna il giusto modo è quello di non mettere in discussione la fede, suprema verità, ma cercare di spiegare in modo razionale queste verità della fede. In questo modo diventa più forte in noi la verità scoperta. Come spesso succede ci vuole una via di mezzo, la ragione non deve eccedere credendo di essere lei la padrona, la verità è contenuta nella fede, la fede non deve bloccare la ragione, perché l'uomo è un essere razionale e se lo è, lo è perché possa usare la propria ragione. Come ogni cosa che è stata creata ha un senso positivo ma si può anche usare male, così funziona per la ragione, per questo ha bisogno di essere retta e guidata dalla fede. Non si può non considerare la funzione della ragione in quanto è una caratteristica fondamentale di ogni uomo e proprio il suo utilizzo a dare la nostra natura. Nella strada verso la verità la ragione ha sempre avuto un ruolo importante nella storia del pensiero e la fede non vuole e non può cancellare i risultati a cui è arrivata. Anche perché la fede non copre ogni campo e ha bisogno dell’aiuto della ragione. La cosa importante è che sia la ragione che la fede mirano alla verità e quindi il punto d'arrivo è lo stesso, sono come le espressioni che si fanno a scuola, è bello arrivarci ragionando, ma quella soluzione alla fine ti fa capire spesso qual è la vera strada, quando sbagli e a volte dal risultato si capisce anche il procedimento, la fede è dritta e più semplice, la ragione permette di capire più in profondità le verità di fede, proprio come nell’esempio dell’espressione, saperne il risultato è tanto ma capire come lo si è ottenuto è meglio. Fede e ragione sono quindi due strade diverse che non solo arrivano alla stessa meta ma che spesso si incontrano. D’altronde poi come ci ricorda Sant’Agostino per avere fede bisogna che prima ci sia la ragione che accetti di affidarsi alla fede.
FONTE:
https://www.augustinus.it/italiano/lettere/lettera_121_testo.htm
http://www.testimonianzecristiane.it/testimonianzemie/filosofia/ragionefede.htm
Nelle verità religiose la fede precede il ragionamento.
1. 3. Lontano da noi il pensiero che Dio abbia in odio la facoltà della ragione, in virtù della quale ci ha creati superiori agli altri esseri animati. Lontano da noi il credere che la fede ci impedisca di trovare o cercare la spiegazione razionale di quanto crediamo, dal momento che non potremmo neppure credere, se non avessimo un'anima razionale. Quando perciò si tratta di verità concernenti la dottrina della salvezza, che non possiamo ancora comprendere con la ragione (ma lo potremo un giorno), alla ragione deve precedere la fede; essa purifica la mente e la rende capace di percepire e sostenere la luce della suprema ragione divina: anche ciò è un'esigenza della ragione! Ecco perché proprio con coerenza razionale il profeta afferma: Se non credete, non comprenderete 2. In questa frase il profeta distingue senza dubbio le due facoltà, consigliandoci anzitutto a credere per poter poi comprendere ciò che crediamo. È quindi un precetto ragionevole che la fede preceda la ragione. Se infatti questo precetto non fosse conforme alla ragione, sarebbe irragionevole, il che non può essere assolutamente. Se dunque è conforme alla ragione che, quando si tratta di supreme verità, le quali non possono conoscersi, la fede preceda la ragione, qualunque sia il ragionamento che ci convince di ciò, anch'esso deve senza dubbio condurre alla fede.
SPIEGAZIONE:
La ragione non oscura le verità di fede?
In questo Sant'Agostino ci ha detto veramente tanto. In realtà la fede ci fa conoscere la verità senza averne una spiegazione razionale, quindi in modo soprannaturale, la ragione ce la fa conoscere invece seguendo la strada normale dell'uomo che non ha la rivelazione. Come Sant'Agostino insegna il giusto modo è quello di non mettere in discussione la fede, suprema verità, ma cercare di spiegare in modo razionale queste verità della fede. In questo modo diventa più forte in noi la verità scoperta. Come spesso succede ci vuole una via di mezzo, la ragione non deve eccedere credendo di essere lei la padrona, la verità è contenuta nella fede, la fede non deve bloccare la ragione, perché l'uomo è un essere razionale e se lo è, lo è perché possa usare la propria ragione. Come ogni cosa che è stata creata ha un senso positivo ma si può anche usare male, così funziona per la ragione, per questo ha bisogno di essere retta e guidata dalla fede. Non si può non considerare la funzione della ragione in quanto è una caratteristica fondamentale di ogni uomo e proprio il suo utilizzo a dare la nostra natura. Nella strada verso la verità la ragione ha sempre avuto un ruolo importante nella storia del pensiero e la fede non vuole e non può cancellare i risultati a cui è arrivata. Anche perché la fede non copre ogni campo e ha bisogno dell’aiuto della ragione. La cosa importante è che sia la ragione che la fede mirano alla verità e quindi il punto d'arrivo è lo stesso, sono come le espressioni che si fanno a scuola, è bello arrivarci ragionando, ma quella soluzione alla fine ti fa capire spesso qual è la vera strada, quando sbagli e a volte dal risultato si capisce anche il procedimento, la fede è dritta e più semplice, la ragione permette di capire più in profondità le verità di fede, proprio come nell’esempio dell’espressione, saperne il risultato è tanto ma capire come lo si è ottenuto è meglio. Fede e ragione sono quindi due strade diverse che non solo arrivano alla stessa meta ma che spesso si incontrano. D’altronde poi come ci ricorda Sant’Agostino per avere fede bisogna che prima ci sia la ragione che accetti di affidarsi alla fede.
FONTE:
https://www.augustinus.it/italiano/lettere/lettera_121_testo.htm
http://www.testimonianzecristiane.it/testimonianzemie/filosofia/ragionefede.htm