Ricerca sui primi modelli atomici. Per domani!
Salve a tutti, dovrei fare una ricerca sui primi modelli atomici per domani, ma non so da dove iniziare dato che su internet ci sono tante e difficili informazioni. Qualcuno potrebbe aiutarmi? Grazie mille!!!
Miglior risposta
Democrito fu il primo a definire l'esistenza dell'atomo,partendo dalla constatazione che la materia puo essere suddivisa in porzioni sempre piu piccole,ma che questa procedura non si puo eseguire all'infinito.
Secondo Democrito infatti doveva esserci un limite oltre cui la materia non era piu scindibile,tale limite costituisce l'Atomo,ovvero la più piccola particella che compone tutte le cose che non puo essere ulteriormente divisibile.
Gli atomi di Democrito erano piccoli,composti dello stesso materiale,e variavano solo per forma e dimensione.
La materia visibile era creata da più atomi messi insieme.
Dopo un bel po di anni,nel 1803,Dalton riprese la teoria atomica e formulo delle ipotesi:
1) tutti gli atomi di un dato elemento sono identici
2)Gli atomi di elementi diversi possiedono masse diverse
3) Un composto è una specifica combinazione di atomi di più di un elemento
4) In una reazione chimica gli atomi non vengono creati o distrutti,ma semplicemnte scambiati per formare nuove sostanze.
Dalton immaginava gli atomi come sfere prive di struttura. Oggi invece,sappiamo che gli atomi possiedono una struttura interna e posseggono particelle sub-atomiche.
(Ti faccio un breve resoconto degli esperimenti che hanno portato alla scoperta degli elettroni e dei protoni,ma se vuoi l'intero esperimento posso fornirtelo)
Nel 1879 venne fatta una prova sperimenta da J.J Thompson circa la struttura interna degli atomi.
Dagli studi si Thompson si dedusse l'esistenza della prima particella sub-atomica,l'elettrone di carica negativa.
Il fatto che gli atomi fossero neutri era una cosa risaputa,quindi pur non potendolo dimostrare Thompson ipotizzò l'esistenza di cariche positive che potessero compensare le cariche negative degli elettroni.
Nel 1908 Rutherford costruì un esperimento un esperimento per verificare la validità del modello di Thompson.
Rutherford partiva dalla consapevolezza che alcuni atomi emettevano fasci di particelle positive che egli denominò particelle alfa.
L'esperimento fu condotto in questo modo: alcune lamine di platino che dovevano contenere pochi atomi furono bombardate da particelle alfa.
Ci si aspettava che le particelle alfa quando incontrassero la lamina di platino l'attraversassero facilmente,mentre deviassero la loro traiettoria in pochi punti,(ovvero quando collidevano con le particelle negative).
Questa ipotesi era basata sul fatto che si credeva che l'atomo era costituito da una sorta di gelatina positiva entro cui erano immersi gli elettroni.
L'esperimento invece fece comprendere che l'atomo era costituito da un nucleo centrale densissimo e positivo,intorno al quale vi erano gli elettroni di carica negativa.
Venne stabilito inoltre che il numero di particelle positive,definite anche protoni,doveva rappresentare in numero Atomico (Z).
Con il progresso tecnico e l'affinamento degli strumenti,in particolare con l'introduzione dello spettrometro di massa si comprese che atomi appartenenti allo stesso elemento non sempre avevano massa identica.
Con tale strumento si scoprirono i Neutroni,le ultime particelle sub-atomiche che compongono l'atomo.
Si tratta di particelle che danno solo un contributo in massa,e non in carica (sono neutre),e si trovano nel nucleo insieme ai protoni.
Agli atomi di un determinato elemento,che possedevano massa diversa fu dato il nome di Isotopi.
Quindi ricapitolando,l'atomo è la particella più piccola che compone la materia,non è ulteriormente divisibile e risulta formata da tre tipi di particella sub-atomiche:
Protoni: di carica positiva
Neutroni: di carica neutra
Elettroni : di carica negativa
La massa di un atomo risulta come la somma di Neutroni e Protoni,mentre gli elettroni,avendo una massa molto più piccola,non influiscono sulla massa.
Alla fine del comportamento chimico di una specie,non è cosi rilevante lo studio del nucleo e delle particelle che lo compongono,quanto degli elettroni che hanno la un ruolo fondamentale nelle interazioni tra atomi.
(Un atomo può perdere solo gli elettroni,i protoni non si muoveranno mai da nucleo).
All'epoca di Rutherford,la concezione classica della chimica suggeriva che qualsiasi carica in movimento irradia energia sotto forma di onda elettromagnetica fin quando l'energia della carica non si esaurisce ed essa precipita sul nucleo.
Questo è evidente che per gli atomi non avviene,ma Rutherford non seppe dare una valida spiegazione.
Fu Bohr,al quale si deve l'apertura dell'epoca della ''teoria quantistica dell'atomo'' ad eseguire studi sull'elettrone.
Secondo la sua teoria ''il raggio dell'orbita circolare degli elettroni NON varia in modo continuo,ma assume valori discreti''. Ciò vuol dire che gli elettroni si muovono attorno orbite quantizzate.
Gli studi di Bohr furono condotti sull'atomo di idrogeno,che ha un solo elettrone che nello stato fondamentale si trova in un orbita avente N=1.
Se si fornisce energia elettromagnetica l'elettrone si sposta dal suo stato fondamentale ad livello energetico superiore che corrisponde all'energia somministrata (Stato Eccitato).
N.B= mettiamo caso di fornire un energia cosi elevata da spostare lo stato energetico dell'elettrone da fondamentale (n=1) ad uno stato N=4.
L'elettrone di sposterà prima negli stati N=2 ed N=3,ma non ci sarà mai un momento in cui l'elettrone si troverà in uno stato che corrisponde ad una frazione intermedia.
Esempio : lo stato N=1/2 non esiste!
Per tale motivo l'energia è quantizzata,in un orbita il quanto di energia è finito e definito.
L'ultimo contributo importante,ai fini dello studio dell'atomo,e in particolare all'orbita dell'elettrone attorno al nucleo,venne dato da Edwin Schrondinger il quale formulò il principio di Indeterminazione,secondo cui per particelle microscopiche come l'elettrone non è possibile conoscere nello momento quantità di moto e posizione.
Quindi per un elettrone orbitante intorno al nucleo è possibile conoscere la probabilità che esso occupi un certo spazio,ma non la sua posizione esatta.
Questa regione di probabilità è detta Orbitale.
Secondo la teoria Quanto Meccanica:
-Ciascun elettrone di un atomo deve occupare uno specifico orbitale
-Gli orbitali non devono dare sovrapposizione
-Ogni orbitale è definito da 4 numeri che sono:
1) numero quantico Principale (n)
2)numero quantico Secondario (l)
3)numero quantico Magnetico (m)
3)numero quantico di spin
Essi permettono di associare ad un orbitale di una determinata energia:
La dimensione
La forma
L'orientamento
Lo spin
Numero quantico principale (n)
Assume valori da 1 a 7 e indica la dimensione e l'energia di un orbitale
Quindi avremo orbitali
n=1,n=2,n=3,n=4,n=5,n=6=n=7
Indica pure il numero di sottolivelli presenti in un orbitale
(n=2 due sottolivelli,n= 3 tre sottolivelli)
Numero quantico secondario (l)
Indica la forma dell'orbitale e assume valori da 0 a (n-1)
Esempio
Per n=1 l=0
Per n=2 l=1 e l=0
Per n=3 l=2 e l=1 e l=0
Numero quantico magnetico (m)
Determina il numero delle possibili orientazioni del'orbitale
Il numero m assume valori compresi tra -l,0 e +l
Esempio
Per n=2
l= 1 e l= 0
m = 1,0-1
Per n=3
l=0 m=0
L=1 m= 0,1,-1
l=2 m= -1,-2,0,1,2
Numero quantico di Spin
Assume solo i valori +1/2 e -1/2
Questa è una vecchia domanda data ad un altro utente. Vedi tu se capisci,poi puoi approfondire il discorso.
Sono a tua disposizione per chiarimenti,e altro :)
;) Hi
Secondo Democrito infatti doveva esserci un limite oltre cui la materia non era piu scindibile,tale limite costituisce l'Atomo,ovvero la più piccola particella che compone tutte le cose che non puo essere ulteriormente divisibile.
Gli atomi di Democrito erano piccoli,composti dello stesso materiale,e variavano solo per forma e dimensione.
La materia visibile era creata da più atomi messi insieme.
Dopo un bel po di anni,nel 1803,Dalton riprese la teoria atomica e formulo delle ipotesi:
1) tutti gli atomi di un dato elemento sono identici
2)Gli atomi di elementi diversi possiedono masse diverse
3) Un composto è una specifica combinazione di atomi di più di un elemento
4) In una reazione chimica gli atomi non vengono creati o distrutti,ma semplicemnte scambiati per formare nuove sostanze.
Dalton immaginava gli atomi come sfere prive di struttura. Oggi invece,sappiamo che gli atomi possiedono una struttura interna e posseggono particelle sub-atomiche.
(Ti faccio un breve resoconto degli esperimenti che hanno portato alla scoperta degli elettroni e dei protoni,ma se vuoi l'intero esperimento posso fornirtelo)
Nel 1879 venne fatta una prova sperimenta da J.J Thompson circa la struttura interna degli atomi.
Dagli studi si Thompson si dedusse l'esistenza della prima particella sub-atomica,l'elettrone di carica negativa.
Il fatto che gli atomi fossero neutri era una cosa risaputa,quindi pur non potendolo dimostrare Thompson ipotizzò l'esistenza di cariche positive che potessero compensare le cariche negative degli elettroni.
Nel 1908 Rutherford costruì un esperimento un esperimento per verificare la validità del modello di Thompson.
Rutherford partiva dalla consapevolezza che alcuni atomi emettevano fasci di particelle positive che egli denominò particelle alfa.
L'esperimento fu condotto in questo modo: alcune lamine di platino che dovevano contenere pochi atomi furono bombardate da particelle alfa.
Ci si aspettava che le particelle alfa quando incontrassero la lamina di platino l'attraversassero facilmente,mentre deviassero la loro traiettoria in pochi punti,(ovvero quando collidevano con le particelle negative).
Questa ipotesi era basata sul fatto che si credeva che l'atomo era costituito da una sorta di gelatina positiva entro cui erano immersi gli elettroni.
L'esperimento invece fece comprendere che l'atomo era costituito da un nucleo centrale densissimo e positivo,intorno al quale vi erano gli elettroni di carica negativa.
Venne stabilito inoltre che il numero di particelle positive,definite anche protoni,doveva rappresentare in numero Atomico (Z).
Con il progresso tecnico e l'affinamento degli strumenti,in particolare con l'introduzione dello spettrometro di massa si comprese che atomi appartenenti allo stesso elemento non sempre avevano massa identica.
Con tale strumento si scoprirono i Neutroni,le ultime particelle sub-atomiche che compongono l'atomo.
Si tratta di particelle che danno solo un contributo in massa,e non in carica (sono neutre),e si trovano nel nucleo insieme ai protoni.
Agli atomi di un determinato elemento,che possedevano massa diversa fu dato il nome di Isotopi.
Quindi ricapitolando,l'atomo è la particella più piccola che compone la materia,non è ulteriormente divisibile e risulta formata da tre tipi di particella sub-atomiche:
Protoni: di carica positiva
Neutroni: di carica neutra
Elettroni : di carica negativa
La massa di un atomo risulta come la somma di Neutroni e Protoni,mentre gli elettroni,avendo una massa molto più piccola,non influiscono sulla massa.
Alla fine del comportamento chimico di una specie,non è cosi rilevante lo studio del nucleo e delle particelle che lo compongono,quanto degli elettroni che hanno la un ruolo fondamentale nelle interazioni tra atomi.
(Un atomo può perdere solo gli elettroni,i protoni non si muoveranno mai da nucleo).
All'epoca di Rutherford,la concezione classica della chimica suggeriva che qualsiasi carica in movimento irradia energia sotto forma di onda elettromagnetica fin quando l'energia della carica non si esaurisce ed essa precipita sul nucleo.
Questo è evidente che per gli atomi non avviene,ma Rutherford non seppe dare una valida spiegazione.
Fu Bohr,al quale si deve l'apertura dell'epoca della ''teoria quantistica dell'atomo'' ad eseguire studi sull'elettrone.
Secondo la sua teoria ''il raggio dell'orbita circolare degli elettroni NON varia in modo continuo,ma assume valori discreti''. Ciò vuol dire che gli elettroni si muovono attorno orbite quantizzate.
Gli studi di Bohr furono condotti sull'atomo di idrogeno,che ha un solo elettrone che nello stato fondamentale si trova in un orbita avente N=1.
Se si fornisce energia elettromagnetica l'elettrone si sposta dal suo stato fondamentale ad livello energetico superiore che corrisponde all'energia somministrata (Stato Eccitato).
N.B= mettiamo caso di fornire un energia cosi elevata da spostare lo stato energetico dell'elettrone da fondamentale (n=1) ad uno stato N=4.
L'elettrone di sposterà prima negli stati N=2 ed N=3,ma non ci sarà mai un momento in cui l'elettrone si troverà in uno stato che corrisponde ad una frazione intermedia.
Esempio : lo stato N=1/2 non esiste!
Per tale motivo l'energia è quantizzata,in un orbita il quanto di energia è finito e definito.
L'ultimo contributo importante,ai fini dello studio dell'atomo,e in particolare all'orbita dell'elettrone attorno al nucleo,venne dato da Edwin Schrondinger il quale formulò il principio di Indeterminazione,secondo cui per particelle microscopiche come l'elettrone non è possibile conoscere nello momento quantità di moto e posizione.
Quindi per un elettrone orbitante intorno al nucleo è possibile conoscere la probabilità che esso occupi un certo spazio,ma non la sua posizione esatta.
Questa regione di probabilità è detta Orbitale.
Secondo la teoria Quanto Meccanica:
-Ciascun elettrone di un atomo deve occupare uno specifico orbitale
-Gli orbitali non devono dare sovrapposizione
-Ogni orbitale è definito da 4 numeri che sono:
1) numero quantico Principale (n)
2)numero quantico Secondario (l)
3)numero quantico Magnetico (m)
3)numero quantico di spin
Essi permettono di associare ad un orbitale di una determinata energia:
La dimensione
La forma
L'orientamento
Lo spin
Numero quantico principale (n)
Assume valori da 1 a 7 e indica la dimensione e l'energia di un orbitale
Quindi avremo orbitali
n=1,n=2,n=3,n=4,n=5,n=6=n=7
Indica pure il numero di sottolivelli presenti in un orbitale
(n=2 due sottolivelli,n= 3 tre sottolivelli)
Numero quantico secondario (l)
Indica la forma dell'orbitale e assume valori da 0 a (n-1)
Esempio
Per n=1 l=0
Per n=2 l=1 e l=0
Per n=3 l=2 e l=1 e l=0
Numero quantico magnetico (m)
Determina il numero delle possibili orientazioni del'orbitale
Il numero m assume valori compresi tra -l,0 e +l
Esempio
Per n=2
l= 1 e l= 0
m = 1,0-1
Per n=3
l=0 m=0
L=1 m= 0,1,-1
l=2 m= -1,-2,0,1,2
Numero quantico di Spin
Assume solo i valori +1/2 e -1/2
Questa è una vecchia domanda data ad un altro utente. Vedi tu se capisci,poi puoi approfondire il discorso.
Sono a tua disposizione per chiarimenti,e altro :)
;) Hi
Miglior risposta