Parafrasi poesia di petrarca

alpicozie
Vago augelletto che cantando vai,
over piangendo, il tuo tempo passato,
vedendoti la notte e 'l verno a lato
e 'l dí dopo le spalle e i mesi gai,

se, come i tuoi gravosi affanni sai,
cosí sapessi il mio simile stato,
verresti in grembo a questo sconsolato
a partir seco i dolorosi guai.

I' non so se le parti sarian pari,
ché quella cui tu piangi è forse in vita,
di ch'a me Morte e 'l ciel son tanto avari;

ma la stagione et l'ora men gradita,
col membrar de' dolci anni et de li amari,
a parlar teco con pietà m'invita.




mi serve la parafrasi di questa poesia ma in italiano sono una frana vi prego aiutatemi....e per domani grazie

Risposte
.anonimus.
essendo una richiesta risalente a 5anni fa non credo proprio che all'utente serve più aiuto.
chiudo!
ciao Laura

OperaOmnia
Moltissime parafrasi dei sonetti di petrarca possono essere reperite a questo indirizzo:

http://petrarca.letteraturaoperaomnia.org/index.html

Buono studio

ilvignettificio
Ti posso indicare un archivio di testi di autori classici della letteratura italiana:

http://ilpetrarca.interfree.it/index.html

Spero possa venirti utile.

Francy1982
Vago augelletto che cantando vai, uccellino che voli cantando
over piangendo, il tuo tempo passato, dove, piangendo il tempo trascorso,
vedendoti la notte e 'l verno a lato guardando di notte e d'inverno il lato
e 'l dí dopo le spalle e i mesi gai, e il giorno dopo le spalle e i mesi lieti

se, come i tuoi gravosi affanni sai, se nel modo in cui conosci i tuoi affanni
cosí sapessi il mio simile stato, conoscessi anche il mio stato
verresti in grembo a questo sconsolato verresti da ma, sconsolato
a partir seco i dolorosi guai. a partire con te i guai che mi creano dolore

I' non so se le parti sarian pari, io nn so se le parti (le sofferenze) saranno uguali
ché quella cui tu piangi è forse in vita, quella che tu piangi forse vive ancora
di ch'a me Morte e 'l ciel son tanto avari; di che con me la morte e il cielo sono stati tanto avari

ma la stagione et l'ora men gradita, ma la stagione e l'ora meno gradita
col membrar de' dolci anni et de li amari, con il ricordo dei dolci anni e di quelli più amari
a parlar teco con pietà m'invita. a parlare con te con pietà mi invita

italocca
mi devi dare il titolo di questa poesia...qual'è?

alpicozie
grazie mille....questa poesia sconosciuta su internet sembrava introvabile....

IPPLALA
Ecco intanto un breve commento:
Petrarca associa la sua situazione a quella di un uccellino che si lamenta per le brutte stagioni, sono infatti appena passate quelle belle.
Allo stesso modo il poeta piange la morte di Laura .
Questa situazione spinge nella terza parte del sonetto a un ricongiungimento delle due situazioni con la comprensione da parte di Petrarca dell’uccellino.

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