Monumenti di parigi.

shaira
Mi potete scrivere storia e struttura di:
1. La Tour Eiffel
2. L'arc de Triomphe
3. Notre Dame (Cathédrale)
4. Le Louvre (Musèe)
5. Le sacre coeur
6. Les champs Elysées

Risposte
cichinella
il punto uno mancava perchè avevo risposto a quella sua richiesta in un altro thread...:)

lino17
# cichinella :
2.Arco di Trionfo
L'Arco di Trionfo (dal francese: Arc de Triomphe de l'Étoile) è un monumento di Parigi di notevole importanza.
Oltre ad essere la tappa finale del tour de France dal 1975, si trova all'inizio del pluri nominato viale dei Champs-Élysées (campi elisi) , al centro della piazza Place de l'Étoile.
L'arco di Trionfo fu ideato e progettato da Jean Chalgrin e in seguito costruito dagli architetti Louis-Robert Goust e Jean-Nicolas Huyot, a riproduzione neoclassica degli antichi archi di trionfo dell'Impero Romano. L'arco di Trionfo è alto 50 metri e largo 45, il secondo arco di trionfo più grande, dopo un arco di trionfo nord coreano costruito nel 1982 per il settantesimo compleanno di Kim Il Sung. L'arco è così largo che un aereo riuscì ad attraversarlo in volo. All'interno, sulle pareti dell'arco, vi sono contenuti i nomi di 558 generali francesi, alcuni dei quali sottolineati per indicare i morti in battaglia.
Alla base di ogni colonna dell'arco di Trionfo è presente una scultura allegorica: Il trionfo del 1810 di Jean-Pierre Cortot, La Resistenza e La Pace di Antoine Etex e La partenza dei volontari del '92 chiamata solitamente La Marseillaise di Francois Rude. In merito a quest'ultima viene riportato che fu vittima di un incidente il giorno dell'inizio della battaglia di Verdun nel 1916: la spada tenuta in mano della scultura, rappresentante la Repubblica, si ruppe, ma venne immediatamente nascosta in modo da evitare qualsiasi interpretazione di cattivo presagio.
La costruzione dell'arco di Trionfo fu voluta e in seguito decisa da Napoleone Bonaparte nel 1806, dopo la battaglia di Austerlitz, per risaltare ed esaltare una delle sue numerose vittorie militari. Dopo un lungo periodo di pausa durante la Restaurazione Francese, i lavori ricominciarono nel 1833, durante il regno di Luigi Filippo, si conclusero nel tardo 1836. Ai nostri giorni la scultura rappresenta la Pace del 1815, nonostante non sia la motivazione originaria per la quale l'arco di Trionfo fu progettato.
Alla base dell'arco di Trionfo, venne posizionata nel 1920 la tomba del Milite Ignoto e una fiamma perenne, in memoria dei morti della prima guerra mondiale mai stati identificati. Dopo la seconda guerra mondiale, dal 1945 in poi, la tomba è stata dedicata anche alla memoria dei morti della seconda guerra mondiale. Ogni 11 novembre viene eseguita una cerimonia ufficiale, anniversario dell'armistizio del 1918 tra Francia e Germania.
Una lastra sopra la tomba del milite ignoto riporta: "ICI REPOSE UN SOLDAT FRANÇAIS MORT POUR LA PATRIE 1914-1918 (tradotto: QUI RIPOSA UN SOLDATO FRANCESE MORTO PER LA PATRIA 1914-1918)".
Sotto l'arco di Trionfo è presente un museo sotterraneo che contiene oggetti appartenuti a Napoleone Bonaparte e cimeli della prima guerra modiale, oltre ai documenti storici riguardanti lo stesso arco.
E' tutt'ora presente la seguente tradizione: ogni sera alle 18.30 i membri della Associazione dei Combattenti o delle Vittime di Guerra ravvivano la fiamma. Dal 1923, anno dell'accensione, e anche il 14 giugno del 1940, giorno in cui l'armata olandese entrò a Parigi e sfilò in Place de l'Étoile alcuni ufficali autorizzarano l'operazione, questa tradizione non ha mai subito un arresto. L'associazione "La Flamme sous l'Arc de Triomphe" (la fiamma sull'arco di Trionfo), che raggruppa 41 membri di tutte le nazionalità organizza la cerimonia per accogliere le associazioni che, a loro volta, vengono a a ravvivare la fiamma della memoria.
Extra: Arco di Trionfo e Champs-Elysées
Nel 1667 l'architetto e progettista di giardini André Le Nôtre, per migliorare l'effetto prospettico della vista dal palazzo delle Tuileries, fece piantare alcuni filari d'alberi. Nel 1709 l'ombroso viale che partiva dalle Tuileries era già noto come Champs-Elysées, mutuando il nome dai campi celesti della mitologia greca. Unendo Place de la Concorde all'Arco di Trionfo (un altro dei monumenti-simbolo di Parigi), gli Champs-Elysées formano la spina dorsale della Voie Triomphale (la Via trionfale) e, nell'Ottocento, furono il luogo di passeggio preferito dell'alta società parigina. Attualmente, dodici grandi viali convergono in Place de l'Etoile, dove si erge l'arco, rendendo gli Champs-Elysées una della zone più trafficate del centro cittadino.

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3.Parigi: Notre Dame de Paris
La Signora di Parigi
Notre Dame è il centro della Francia. Non tanto perché è una cattedrale bellissima; in Francia le cattedrali gotiche di Amiens, Evreux, Reims e altre non hanno niente da invidiare alla “Signora di Parigi”. Notre Dame è il centro della Francia perché dal sagrato antistante l’ingresso parte il Punto Zero, il punto da cui vengono calcolate tutte le distanze stradali delle Francia.
Per capire qual è, cercate a terra una stella di bronzo. Il nome della cattedrale viene dalla statua della Vergine con il Bambino che si trova sulla colonna nella parte a sud-est del transetto. Durante la sua lunga storia che la vede nascere come tempio romano dedicato a Giove e poi diventare luogo di culto cristiano, Notre Dame è stata molte volte sul punto di essere abbattuta. Per fortuna è intervenuto sempre la volontà di qualche parigino potente a salvarla.
La storia di Notre Dame
La storia della cattedrale è strettamente legata a Maurice De Sully, vescovo di Parigi che decise di sostituire la vecchia basilica con qualcosa di grandioso che rivaleggiasse con la basilica di St. Denis. Il risultato, finanziato dalle somme che Sully rastrellava senza distinzione tra i ricchi e i poveri di tutta Parigi, fu straordinario. Notre Dame divenne la più bella e importante chiesa della città, destando l’ammirazione e l’invidia delle altre capitali europee. Tra momenti cupi e di splendore, Notre Dame arriva fino alla Rivoluzione Francese, quando subisce i colpi più duri. I rivoluzionari la saccheggiano e la trasformano in un Tempio della Ragione. Le statue dei 28 Re di Giudea vengono distrutte; si salveranno solo 21 teste che oggi si trovano al Museo di Cluny. Alla base di questo scempio c’è un errore: i rivoluzionari erano convinti che le statue rappresentassero i Re di Francia. Quando Napoleone Bonaparte si fa incoronare nella Cattedrale nel 1804, le pareti della chiesa sono tappezzate di tende ed arazzi; non in gloria dell’imperatore ma per nascondere i buchi nelle pareti. Questa volta la demolizione sembra certa, finchè nel 1821 arriva il capolavoro di Victor Hugo: il romanzo Notre Dame de Paris.
Quasimodo e i Gargoile, Esmeralda, Notre Dame
Non si può parlare di Notre Dame senza fare riferimento al romanzo di Hugo. La trama riprende il tema della Bella e la Bestia e della lotta del bene contro il male. L’Arcidiacono di Notre Dame, Claude Frollo, si innamora di Esmeralda, zingara bellissima che ama danzare sul sagrato della chiesa e ordina a Quasimodo, gobbo deforme di rapirla. Esmeralda però è innamorata di Febo, capitano che viene ucciso da Frollo e che fa ricadere la colpa sulla zingarella. Quasimodo, da sempre abituato alla derisione, si commuove per la gentilezza con cui lo tratta Esmeralda e decide di difenderla, portandola a Notre Dame. Esmeralda verrà fatta impiccare da Frollo e Quasimodo, disperato d’amore, ucciderà Frollo per poi lasciarsi morire con Esmeralda tra le braccia. Tutto il romanzo ruota intorno alla cattedrale, ai suoi luoghi, ai suoi personaggi, come i Gargoile amici di Quasimodo.
I tesori della cattedrale di Notre Dame
Notre Dame conserva alcuni delle reliquie più importanti della cristianità; anche se la chiesa cattolica non l’ha mai riconosciuto ufficialmente, nella chiesa sono conservati la corona di spine che portò in testa Gesù, un chiodo e un pezzo della Croce santa. Il Tesoro è conservato nella sacrestia neo-gotica che si trova nel lato sud dell’edificio. Insieme alle reliquie di Cristo ci sono anche quelle di San Luigi, come alcune ossa e la tunica.
La corona di spine
Prima di essere crocifisso, i romani misero sulla testa di Gesù una corona di spine; era un modo per deriderlo di essersi proclamato Re dei Giudei. Come ogni oggetto entrato in contatto con Cristo, anche la corona di spine è un oggetto di culto, che nel XIII secolo Luigi VII fa portare in Francia e per cui fa costruire la Sainte Chapelle. Risparmiata dalle devastazioni rivoluzionarie, la corona fa parte del Tesoro di Notre Dame dal 1806. Non si può descrivere l’emozione che si prova a guardarla, indipendentemente dall’essere o meno credenti. La corona ha la forma di una anello formato da giunchi intrecciati a cui sono state attaccate delle spine. Non è facile riuscire a vedere la reliquia: è visibile, insieme al pezzo e al chiodo della Croce tutti il primo venerdì del mese alle 15 o ogni venerdì di Quaresima e il venerdì Santo dalle 10 alle 17. Normalmente sono visibili solo i reliquari, senza reliquie.
L'esterno della cattedrale
La facciata ovest
La facciata più famosa di Notre Dame è quella ovest; partendo dal basso sono visibili tre portoni che rappresentano, da sinistra verso destra il Portale del Giudizio Universale, il Portale della Vergine e il Portale di Sant’Anna. Il portale della Vergine è sovrastato da 3 figure di Profeti e 3 di Re. Al centro c’è la deposizione della Vergine dopo la sua morte e ancora sopra l’Incoronazione. Il portale centrale rappresenta il Giudizio Universale, con Cristo circondato da due angeli, da Maria e da San Giovanni che in modo caritatevole lo pregano di salvare le anime. Sopra e alla destra di Cristo ci sono le anime salvate; a sinistra quelle che i demoni stanno portando all’inferno. Il portale di Sant’Anna è un libro di pietra: è rappresentata la vita di Maria, dalla nascita all’educazione, fino all’Annunciazione e la visita dei Re Magi. Subito sopra i portali c’è la Galleria con le copie dei Re dei Giudei, e ancora sopra il rosone della Vergine. La facciata ovest è dominata da due torri; anche sembrano uguali, la sinistra è un po’ più alta.
La facciata sud
Della facciata sud, quella che affaccia sulla Senna, vi segnaliamo la cripta gotica, in cui è conservato il Tesoro della Cattedrale e il rosone con un motivo a losanghe ripetute; il portale sottostante è dedicato a al martirio di Saint Etienne, con scene dell’arresto, del processo e della lapidazione.
Gargoille e Chimere, i mostri di Notre Dame
I mostri che dall’alto di Notre Dame scrutano gli uomini non hanno solo una funzione decorativa. In realtà, gargouille in francese indica l’estremità dei condotti di scolo della acque piovane ed è proprio questa la funzione che svolgono in Notre Dame. Oggi il nome indica prevalentemente i mostri fantastici creati da Viollet-le-Duc durante uno dei tanti rifacimenti di Notre Dame. I mostri sono spettacolari e vale la pena andarli a guardare da vicino; basta farsi i 387 gradini della torre nord. Anche se i turisti chiamano tutte le figure di Notre Dame Gargoille, in realtà ci sono anche le Chimere, sulla facciata ovest. Le Chimere sono animali fantastici come i Gargoille ma non hanno alcuna utilità funzionale. La più famosa delle chimere è la Stryge, spirito maligno che vive solo di notte, presente in molte leggende orientali.
L'interno della cattedrale e i rosoni
La prima cosa che vi colpirò, entrando in Notre Dame, è la penombra in cui è avvolto l’interno della cattedrale. I vostri occhi avranno bisogno di qualche secondo per abituarsi, ma poi tutto diventerà più distinto. Notre Dame è lunga 135 metri, larga 48 e alta 35. La navata centrale è una vera meraviglia della prospettiva e della simmetria. Proseguendo verso l’organo, il più grande d’Europa, la luce si fa più forte. Entra dal rosone della parte ovest, ricostruito, come gli altri da Viollet-le-Duc. I rosoni sono dei libri in vetro: se vi portate un binocolo potrete ammirare le storie del Vecchio Testamento, santi, vergini, demoni e tutto quanto serviva ad educare alla religione il popolo che non sapeva leggere. La campana di Notre Dame de Paris non suona mai. Solo nelle occasioni veramente solenni si può ascoltare il suono che molti descrivono come puro e perfetto. Secondo la leggenda raccontata dai parigini, quando si decise di rifondere la campana per rifarla le donne di Parigi gettarono nel metallo fuso i loro gioielli in argento ed oro; da qui verrebbe la purezza del suono.

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4.Museo nazionale d'arte francese, con sede nell'omonimo palazzo, a Parigi, sulla riva destra della Senna. Residenza dei sovrani di Francia fino al 1682, è uno dei più grandi palazzi del mondo, costruito sul sito originario di una fortezza duecentesca. L'edificio del Louvre fu iniziato nel 1546 per volere di Francesco I, su progetto dell'architetto Pierre Lescot. Il palazzo venne in seguito più volte modificato. Sotto EnricoIV, nel XVII secolo, venne completata la Grande Galerie, oggi galleria principale, che costeggia la Senna, e sotto Napoleone III si realizzò l'ala sul lato settentrionale (lungo la Rue de Rivoli). Il grande complesso, che si estende su una superficie di oltre diciannove ettari, completato nel corso del XIX secolo, rappresenta un mirabile esempio di architettura e di decorazione scultorea.
Nel 1793 il Louvre divenne un museo aperto al pubblico, e a capo della commissione che lo amministrava fu designato il pittore francese Jacques-Louis David. Nel 1848 entrò a far parte del patrimonio statale. Il nucleo principale delle collezioni del Louvre è il gruppo di dipinti del Rinascimento italiano, tra cui spiccano diverse opere di Leonardo da Vinci, già in possesso di Francesco I, collezionista e mecenate.
In seguito la raccolta venne ampliata con acquisizioni volute dal cardinale Richelieu e dal cardinale Mazarino, come mezzo per non disperdere opere già appartenute a Carlo I d'Inghilterra. Napoleone portò al Louvre opere d'arte razziate durante le sue campagne militari in Europa, anche se dopo la sua caduta molte opere d'arte furono restituite ai legittimi proprietari. Da allora hanno arricchito il museo donazioni, acquisizioni e reperti frutto di spedizioni archeologiche. Tra i pezzi più noti si ricordano le famose sculture ellenistiche Nike di Samotracia e Venere di Milo, la Gioconda di Leonardo, alcuni dipinti di artisti italiani, come Raffaello e Tiziano, e opere di Pieter Paul Rubens e Rembrandt. Le opere d'arte furono trasferite dal Louvre in nascondigli segreti fuori Parigi durante le due guerre mondiali per salvarle dai pericoli della guerra. Le collezioni del museo sono gestite da sette dipartimenti con a capo un conservatore. Il Dipartimento delle antichità egizie, istituito nel 1826, si occupa dello studio e dell'esposizione degli oggetti portati in Francia da Napoleone durante la campagna d'Egitto. Il Dipartimento di antichità orientali è famoso per le sue raccolte d'arte mesopotamica e islamica. Ci sono poi dipartimenti per le Antichità greche, romane e etrusche, per gli Objets d'art (che comprendono i gioielli della corona francese), e per i disegni e le stampe

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5.La Basilica del Sacré Coeur
Il Sacro Cuore di Parigi
Dall'alto di Montmartre la sagoma bianca della basilica del Sacro Cuore domina Parigi. Dopo la Tour Eiffel è il luogo più alto della città. Il colore bianco, non appannato neanche dal traffico che invade la collina, è dovuto alla pietra calcarea di Chateau-Landon che ha la caratteristica di non trattenere la polvere e lo smog. Così, dopo ogni pioggia, il Sacré-Coeur è ancora più splendente. I cattolici francesi la vollero costruire come ex-voto dopo l'umiliante sconfitta del 1870 nella guerra contro i prussiani e l'esperienza della Comune di Parigi, da molti considerata anticristiana. Inaugurata in pompa magna, venne però snobbata dagli abitanti di Montmartre che continuarono ad andare a messa alla chiesa di Saint Pierre, una delle più antiche di Parigi. La basilica non ha uno stile omogeneo. La costruzione, iniziata nel 1875, prevedeva uno stile romanico-bizantino ma vide diversi cambiamenti nel progetto. Mentre nel resto della Francia si costruivano basiliche dedicate alla Madonna (Lourdes, Notre-Dame a Lione, Notre-Dame a Marseille) questa era l'unica chiesa dedicata a Gesù. Quando finirono i lavori, nel 1920, si ottenne una struttura senza una caratteristica predominante ma non per questo meno affascinante.
Un luogo pieno di simboli
A Paul Abadie, l’architetto incaricato di costruirla, chiesero che il Sacré-Coeur fosse un luogo di pellegrinaggio, destinato ad ospitare molti fedeli. Questo spiega perché il sagrato è così ampio, le 237 scale così larghe e ci sono tante cappelle e una chiesa sotterranea. Dal campanile maggiore, che sovrasta altre quattro cupole, si gode una splendida vista su Parigi. Quando il cielo è limpido si riesce a vedere fino a 50 km di distanza.
Da non perdere. La basilica ha diversi elementi simbolici nascosti, tutti con un riferimento all’identità nazionale francese. All’ingresso, davanti al portico a tre archi, ci sono le statue di Giovanna DArco e Re Luigi IX, poi diventato santo. Anche la campana, una delle più grandi del mondo (ci vollero 6 cavalli per trainarla su per Montmartre) è chiamata Savoiarda, un esplicito riferimento all’annessione della regione del Savoy avvenuta nel 1895. Anche se mai ufficialmente riconosciuto dalla chiesa, molti ritengono che nella cripta sia custodito il Cuore di Gesù, da cui deriverebbe il nome. Dal 1885, dal giorno in cui si pose la prima pietra fino ad oggi, la basilica è stato luogo di una preghiera senza fine, con pellegrini e credenti che si alternano notte e giorno davanti all’altare. Le tessere di colore dorato risplendono nella penombra della chiesa illuminata solo dalle luci fioche delle candele e dei lumini accessi davanti all’immagine in bronzo di Cristo. Sono diverse le immagini di Gesù che si trovano nella basilica. All’esterno, proprio sopra l’ingresso, c’è una grande statua di Gesù che accoglie i visitatori con una mano sul suo cuore. Dietro l’altare c’è uno dei mosaici più grandi del mondo che lo raffigura mentre spalanca le braccia. Se volete visitare la basilica senza dovervi fare spazio tra venditori di souvenir, frotte di turisti in corsa e suonatori di chitarra, vi consigliamo di arrivarci al mattino presto, al tramonto, o, in modo molto rispettoso, durante le celebrazioni liturgiche.

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6."Avenue des Champs Elysees", letteralmente Viale dei Campi Elisi, è un largo viale conosciuto in tutto il mondo come la più splendida strada di Parigi.
Il viale corre per 3 km. attraverso l'"VIII arrondissement" nella parte nord-occidentale della città: da "Place de la Concorde" ad est, ricca di negozi, alberghi di lusso, ristoranti, caffè, uffici e compagnie aeree internazionali fino ad arrivare a "Place Charles de Gaulle" ad ovest, contraddistinta da giardini nei quali si trovano musei, teatri e alcuni celebri ristoranti.
Originariamente, gli "Champs Elysees" non erano altro che dei semplici campi, poi su commissione di Maria de' Medici, tra il 1616 e il 1724 venne costruito un lungo percorso alberato che si estendeva dal "Louvre" fino a "Place de l'Etoile".
Quando, nel 1828, il viale divenne di proprietà della città, vennero aggiunti percorsi pedonali, fontane e lampade a gas.
Nel 1860 il viale era frequentato soprattutto da commercianti che, organizzatisi nel "Syndicat d'Initiative et de Defense des Champs Elysees", chiedevano che venissero attuati nuovi progetti pubblici che in qualche modo potessero aumentare l'atmosfera del viale.
Dato che gli affitti sono molto elevati, poche persone attualmente vivono sugli "Champs Elysees", i piani alti degli edifici tendono ad essere occupati soprattutto da uffici.
Qui ogni anno il 14 luglio, alla presenza del Presidente della Repubblica, si svolge la più grande parata militare di Francia.
Questo è anche il luogo tradizionale dove si conclude l'ultima tappa del "Tour de France".


Manca il 1° punto: http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Eiffel

cichinella
2.Arco di Trionfo
L'Arco di Trionfo (dal francese: Arc de Triomphe de l'Étoile) è un monumento di Parigi di notevole importanza.
Oltre ad essere la tappa finale del tour de France dal 1975, si trova all'inizio del pluri nominato viale dei Champs-Élysées (campi elisi) , al centro della piazza Place de l'Étoile.
L'arco di Trionfo fu ideato e progettato da Jean Chalgrin e in seguito costruito dagli architetti Louis-Robert Goust e Jean-Nicolas Huyot, a riproduzione neoclassica degli antichi archi di trionfo dell'Impero Romano. L'arco di Trionfo è alto 50 metri e largo 45, il secondo arco di trionfo più grande, dopo un arco di trionfo nord coreano costruito nel 1982 per il settantesimo compleanno di Kim Il Sung. L'arco è così largo che un aereo riuscì ad attraversarlo in volo. All'interno, sulle pareti dell'arco, vi sono contenuti i nomi di 558 generali francesi, alcuni dei quali sottolineati per indicare i morti in battaglia.
Alla base di ogni colonna dell'arco di Trionfo è presente una scultura allegorica: Il trionfo del 1810 di Jean-Pierre Cortot, La Resistenza e La Pace di Antoine Etex e La partenza dei volontari del '92 chiamata solitamente La Marseillaise di Francois Rude. In merito a quest'ultima viene riportato che fu vittima di un incidente il giorno dell'inizio della battaglia di Verdun nel 1916: la spada tenuta in mano della scultura, rappresentante la Repubblica, si ruppe, ma venne immediatamente nascosta in modo da evitare qualsiasi interpretazione di cattivo presagio.
La costruzione dell'arco di Trionfo fu voluta e in seguito decisa da Napoleone Bonaparte nel 1806, dopo la battaglia di Austerlitz, per risaltare ed esaltare una delle sue numerose vittorie militari. Dopo un lungo periodo di pausa durante la Restaurazione Francese, i lavori ricominciarono nel 1833, durante il regno di Luigi Filippo, si conclusero nel tardo 1836. Ai nostri giorni la scultura rappresenta la Pace del 1815, nonostante non sia la motivazione originaria per la quale l'arco di Trionfo fu progettato.
Alla base dell'arco di Trionfo, venne posizionata nel 1920 la tomba del Milite Ignoto e una fiamma perenne, in memoria dei morti della prima guerra mondiale mai stati identificati. Dopo la seconda guerra mondiale, dal 1945 in poi, la tomba è stata dedicata anche alla memoria dei morti della seconda guerra mondiale. Ogni 11 novembre viene eseguita una cerimonia ufficiale, anniversario dell'armistizio del 1918 tra Francia e Germania.
Una lastra sopra la tomba del milite ignoto riporta: "ICI REPOSE UN SOLDAT FRANÇAIS MORT POUR LA PATRIE 1914-1918 (tradotto: QUI RIPOSA UN SOLDATO FRANCESE MORTO PER LA PATRIA 1914-1918)".
Sotto l'arco di Trionfo è presente un museo sotterraneo che contiene oggetti appartenuti a Napoleone Bonaparte e cimeli della prima guerra modiale, oltre ai documenti storici riguardanti lo stesso arco.
E' tutt'ora presente la seguente tradizione: ogni sera alle 18.30 i membri della Associazione dei Combattenti o delle Vittime di Guerra ravvivano la fiamma. Dal 1923, anno dell'accensione, e anche il 14 giugno del 1940, giorno in cui l'armata olandese entrò a Parigi e sfilò in Place de l'Étoile alcuni ufficali autorizzarano l'operazione, questa tradizione non ha mai subito un arresto. L'associazione "La Flamme sous l'Arc de Triomphe" (la fiamma sull'arco di Trionfo), che raggruppa 41 membri di tutte le nazionalità organizza la cerimonia per accogliere le associazioni che, a loro volta, vengono a a ravvivare la fiamma della memoria.
Extra: Arco di Trionfo e Champs-Elysées
Nel 1667 l'architetto e progettista di giardini André Le Nôtre, per migliorare l'effetto prospettico della vista dal palazzo delle Tuileries, fece piantare alcuni filari d'alberi. Nel 1709 l'ombroso viale che partiva dalle Tuileries era già noto come Champs-Elysées, mutuando il nome dai campi celesti della mitologia greca. Unendo Place de la Concorde all'Arco di Trionfo (un altro dei monumenti-simbolo di Parigi), gli Champs-Elysées formano la spina dorsale della Voie Triomphale (la Via trionfale) e, nell'Ottocento, furono il luogo di passeggio preferito dell'alta società parigina. Attualmente, dodici grandi viali convergono in Place de l'Etoile, dove si erge l'arco, rendendo gli Champs-Elysées una della zone più trafficate del centro cittadino.

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3.Parigi: Notre Dame de Paris
La Signora di Parigi
Notre Dame è il centro della Francia. Non tanto perché è una cattedrale bellissima; in Francia le cattedrali gotiche di Amiens, Evreux, Reims e altre non hanno niente da invidiare alla “Signora di Parigi”. Notre Dame è il centro della Francia perché dal sagrato antistante l’ingresso parte il Punto Zero, il punto da cui vengono calcolate tutte le distanze stradali delle Francia.
Per capire qual è, cercate a terra una stella di bronzo. Il nome della cattedrale viene dalla statua della Vergine con il Bambino che si trova sulla colonna nella parte a sud-est del transetto. Durante la sua lunga storia che la vede nascere come tempio romano dedicato a Giove e poi diventare luogo di culto cristiano, Notre Dame è stata molte volte sul punto di essere abbattuta. Per fortuna è intervenuto sempre la volontà di qualche parigino potente a salvarla.
La storia di Notre Dame
La storia della cattedrale è strettamente legata a Maurice De Sully, vescovo di Parigi che decise di sostituire la vecchia basilica con qualcosa di grandioso che rivaleggiasse con la basilica di St. Denis. Il risultato, finanziato dalle somme che Sully rastrellava senza distinzione tra i ricchi e i poveri di tutta Parigi, fu straordinario. Notre Dame divenne la più bella e importante chiesa della città, destando l’ammirazione e l’invidia delle altre capitali europee. Tra momenti cupi e di splendore, Notre Dame arriva fino alla Rivoluzione Francese, quando subisce i colpi più duri. I rivoluzionari la saccheggiano e la trasformano in un Tempio della Ragione. Le statue dei 28 Re di Giudea vengono distrutte; si salveranno solo 21 teste che oggi si trovano al Museo di Cluny. Alla base di questo scempio c’è un errore: i rivoluzionari erano convinti che le statue rappresentassero i Re di Francia. Quando Napoleone Bonaparte si fa incoronare nella Cattedrale nel 1804, le pareti della chiesa sono tappezzate di tende ed arazzi; non in gloria dell’imperatore ma per nascondere i buchi nelle pareti. Questa volta la demolizione sembra certa, finchè nel 1821 arriva il capolavoro di Victor Hugo: il romanzo Notre Dame de Paris.
Quasimodo e i Gargoile, Esmeralda, Notre Dame
Non si può parlare di Notre Dame senza fare riferimento al romanzo di Hugo. La trama riprende il tema della Bella e la Bestia e della lotta del bene contro il male. L’Arcidiacono di Notre Dame, Claude Frollo, si innamora di Esmeralda, zingara bellissima che ama danzare sul sagrato della chiesa e ordina a Quasimodo, gobbo deforme di rapirla. Esmeralda però è innamorata di Febo, capitano che viene ucciso da Frollo e che fa ricadere la colpa sulla zingarella. Quasimodo, da sempre abituato alla derisione, si commuove per la gentilezza con cui lo tratta Esmeralda e decide di difenderla, portandola a Notre Dame. Esmeralda verrà fatta impiccare da Frollo e Quasimodo, disperato d’amore, ucciderà Frollo per poi lasciarsi morire con Esmeralda tra le braccia. Tutto il romanzo ruota intorno alla cattedrale, ai suoi luoghi, ai suoi personaggi, come i Gargoile amici di Quasimodo.
I tesori della cattedrale di Notre Dame
Notre Dame conserva alcuni delle reliquie più importanti della cristianità; anche se la chiesa cattolica non l’ha mai riconosciuto ufficialmente, nella chiesa sono conservati la corona di spine che portò in testa Gesù, un chiodo e un pezzo della Croce santa. Il Tesoro è conservato nella sacrestia neo-gotica che si trova nel lato sud dell’edificio. Insieme alle reliquie di Cristo ci sono anche quelle di San Luigi, come alcune ossa e la tunica.
La corona di spine
Prima di essere crocifisso, i romani misero sulla testa di Gesù una corona di spine; era un modo per deriderlo di essersi proclamato Re dei Giudei. Come ogni oggetto entrato in contatto con Cristo, anche la corona di spine è un oggetto di culto, che nel XIII secolo Luigi VII fa portare in Francia e per cui fa costruire la Sainte Chapelle. Risparmiata dalle devastazioni rivoluzionarie, la corona fa parte del Tesoro di Notre Dame dal 1806. Non si può descrivere l’emozione che si prova a guardarla, indipendentemente dall’essere o meno credenti. La corona ha la forma di una anello formato da giunchi intrecciati a cui sono state attaccate delle spine. Non è facile riuscire a vedere la reliquia: è visibile, insieme al pezzo e al chiodo della Croce tutti il primo venerdì del mese alle 15 o ogni venerdì di Quaresima e il venerdì Santo dalle 10 alle 17. Normalmente sono visibili solo i reliquari, senza reliquie.
L'esterno della cattedrale
La facciata ovest
La facciata più famosa di Notre Dame è quella ovest; partendo dal basso sono visibili tre portoni che rappresentano, da sinistra verso destra il Portale del Giudizio Universale, il Portale della Vergine e il Portale di Sant’Anna. Il portale della Vergine è sovrastato da 3 figure di Profeti e 3 di Re. Al centro c’è la deposizione della Vergine dopo la sua morte e ancora sopra l’Incoronazione. Il portale centrale rappresenta il Giudizio Universale, con Cristo circondato da due angeli, da Maria e da San Giovanni che in modo caritatevole lo pregano di salvare le anime. Sopra e alla destra di Cristo ci sono le anime salvate; a sinistra quelle che i demoni stanno portando all’inferno. Il portale di Sant’Anna è un libro di pietra: è rappresentata la vita di Maria, dalla nascita all’educazione, fino all’Annunciazione e la visita dei Re Magi. Subito sopra i portali c’è la Galleria con le copie dei Re dei Giudei, e ancora sopra il rosone della Vergine. La facciata ovest è dominata da due torri; anche sembrano uguali, la sinistra è un po’ più alta.
La facciata sud
Della facciata sud, quella che affaccia sulla Senna, vi segnaliamo la cripta gotica, in cui è conservato il Tesoro della Cattedrale e il rosone con un motivo a losanghe ripetute; il portale sottostante è dedicato a al martirio di Saint Etienne, con scene dell’arresto, del processo e della lapidazione.
Gargoille e Chimere, i mostri di Notre Dame
I mostri che dall’alto di Notre Dame scrutano gli uomini non hanno solo una funzione decorativa. In realtà, gargouille in francese indica l’estremità dei condotti di scolo della acque piovane ed è proprio questa la funzione che svolgono in Notre Dame. Oggi il nome indica prevalentemente i mostri fantastici creati da Viollet-le-Duc durante uno dei tanti rifacimenti di Notre Dame. I mostri sono spettacolari e vale la pena andarli a guardare da vicino; basta farsi i 387 gradini della torre nord. Anche se i turisti chiamano tutte le figure di Notre Dame Gargoille, in realtà ci sono anche le Chimere, sulla facciata ovest. Le Chimere sono animali fantastici come i Gargoille ma non hanno alcuna utilità funzionale. La più famosa delle chimere è la Stryge, spirito maligno che vive solo di notte, presente in molte leggende orientali.
L'interno della cattedrale e i rosoni
La prima cosa che vi colpirò, entrando in Notre Dame, è la penombra in cui è avvolto l’interno della cattedrale. I vostri occhi avranno bisogno di qualche secondo per abituarsi, ma poi tutto diventerà più distinto. Notre Dame è lunga 135 metri, larga 48 e alta 35. La navata centrale è una vera meraviglia della prospettiva e della simmetria. Proseguendo verso l’organo, il più grande d’Europa, la luce si fa più forte. Entra dal rosone della parte ovest, ricostruito, come gli altri da Viollet-le-Duc. I rosoni sono dei libri in vetro: se vi portate un binocolo potrete ammirare le storie del Vecchio Testamento, santi, vergini, demoni e tutto quanto serviva ad educare alla religione il popolo che non sapeva leggere. La campana di Notre Dame de Paris non suona mai. Solo nelle occasioni veramente solenni si può ascoltare il suono che molti descrivono come puro e perfetto. Secondo la leggenda raccontata dai parigini, quando si decise di rifondere la campana per rifarla le donne di Parigi gettarono nel metallo fuso i loro gioielli in argento ed oro; da qui verrebbe la purezza del suono.

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4.Museo nazionale d'arte francese, con sede nell'omonimo palazzo, a Parigi, sulla riva destra della Senna. Residenza dei sovrani di Francia fino al 1682, è uno dei più grandi palazzi del mondo, costruito sul sito originario di una fortezza duecentesca. L'edificio del Louvre fu iniziato nel 1546 per volere di Francesco I, su progetto dell'architetto Pierre Lescot. Il palazzo venne in seguito più volte modificato. Sotto EnricoIV, nel XVII secolo, venne completata la Grande Galerie, oggi galleria principale, che costeggia la Senna, e sotto Napoleone III si realizzò l'ala sul lato settentrionale (lungo la Rue de Rivoli). Il grande complesso, che si estende su una superficie di oltre diciannove ettari, completato nel corso del XIX secolo, rappresenta un mirabile esempio di architettura e di decorazione scultorea.
Nel 1793 il Louvre divenne un museo aperto al pubblico, e a capo della commissione che lo amministrava fu designato il pittore francese Jacques-Louis David. Nel 1848 entrò a far parte del patrimonio statale. Il nucleo principale delle collezioni del Louvre è il gruppo di dipinti del Rinascimento italiano, tra cui spiccano diverse opere di Leonardo da Vinci, già in possesso di Francesco I, collezionista e mecenate.
In seguito la raccolta venne ampliata con acquisizioni volute dal cardinale Richelieu e dal cardinale Mazarino, come mezzo per non disperdere opere già appartenute a Carlo I d'Inghilterra. Napoleone portò al Louvre opere d'arte razziate durante le sue campagne militari in Europa, anche se dopo la sua caduta molte opere d'arte furono restituite ai legittimi proprietari. Da allora hanno arricchito il museo donazioni, acquisizioni e reperti frutto di spedizioni archeologiche. Tra i pezzi più noti si ricordano le famose sculture ellenistiche Nike di Samotracia e Venere di Milo, la Gioconda di Leonardo, alcuni dipinti di artisti italiani, come Raffaello e Tiziano, e opere di Pieter Paul Rubens e Rembrandt. Le opere d'arte furono trasferite dal Louvre in nascondigli segreti fuori Parigi durante le due guerre mondiali per salvarle dai pericoli della guerra. Le collezioni del museo sono gestite da sette dipartimenti con a capo un conservatore. Il Dipartimento delle antichità egizie, istituito nel 1826, si occupa dello studio e dell'esposizione degli oggetti portati in Francia da Napoleone durante la campagna d'Egitto. Il Dipartimento di antichità orientali è famoso per le sue raccolte d'arte mesopotamica e islamica. Ci sono poi dipartimenti per le Antichità greche, romane e etrusche, per gli Objets d'art (che comprendono i gioielli della corona francese), e per i disegni e le stampe

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5.La Basilica del Sacré Coeur
Il Sacro Cuore di Parigi
Dall'alto di Montmartre la sagoma bianca della basilica del Sacro Cuore domina Parigi. Dopo la Tour Eiffel è il luogo più alto della città. Il colore bianco, non appannato neanche dal traffico che invade la collina, è dovuto alla pietra calcarea di Chateau-Landon che ha la caratteristica di non trattenere la polvere e lo smog. Così, dopo ogni pioggia, il Sacré-Coeur è ancora più splendente. I cattolici francesi la vollero costruire come ex-voto dopo l'umiliante sconfitta del 1870 nella guerra contro i prussiani e l'esperienza della Comune di Parigi, da molti considerata anticristiana. Inaugurata in pompa magna, venne però snobbata dagli abitanti di Montmartre che continuarono ad andare a messa alla chiesa di Saint Pierre, una delle più antiche di Parigi. La basilica non ha uno stile omogeneo. La costruzione, iniziata nel 1875, prevedeva uno stile romanico-bizantino ma vide diversi cambiamenti nel progetto. Mentre nel resto della Francia si costruivano basiliche dedicate alla Madonna (Lourdes, Notre-Dame a Lione, Notre-Dame a Marseille) questa era l'unica chiesa dedicata a Gesù. Quando finirono i lavori, nel 1920, si ottenne una struttura senza una caratteristica predominante ma non per questo meno affascinante.
Un luogo pieno di simboli
A Paul Abadie, l’architetto incaricato di costruirla, chiesero che il Sacré-Coeur fosse un luogo di pellegrinaggio, destinato ad ospitare molti fedeli. Questo spiega perché il sagrato è così ampio, le 237 scale così larghe e ci sono tante cappelle e una chiesa sotterranea. Dal campanile maggiore, che sovrasta altre quattro cupole, si gode una splendida vista su Parigi. Quando il cielo è limpido si riesce a vedere fino a 50 km di distanza.
Da non perdere. La basilica ha diversi elementi simbolici nascosti, tutti con un riferimento all’identità nazionale francese. All’ingresso, davanti al portico a tre archi, ci sono le statue di Giovanna DArco e Re Luigi IX, poi diventato santo. Anche la campana, una delle più grandi del mondo (ci vollero 6 cavalli per trainarla su per Montmartre) è chiamata Savoiarda, un esplicito riferimento all’annessione della regione del Savoy avvenuta nel 1895. Anche se mai ufficialmente riconosciuto dalla chiesa, molti ritengono che nella cripta sia custodito il Cuore di Gesù, da cui deriverebbe il nome. Dal 1885, dal giorno in cui si pose la prima pietra fino ad oggi, la basilica è stato luogo di una preghiera senza fine, con pellegrini e credenti che si alternano notte e giorno davanti all’altare. Le tessere di colore dorato risplendono nella penombra della chiesa illuminata solo dalle luci fioche delle candele e dei lumini accessi davanti all’immagine in bronzo di Cristo. Sono diverse le immagini di Gesù che si trovano nella basilica. All’esterno, proprio sopra l’ingresso, c’è una grande statua di Gesù che accoglie i visitatori con una mano sul suo cuore. Dietro l’altare c’è uno dei mosaici più grandi del mondo che lo raffigura mentre spalanca le braccia. Se volete visitare la basilica senza dovervi fare spazio tra venditori di souvenir, frotte di turisti in corsa e suonatori di chitarra, vi consigliamo di arrivarci al mattino presto, al tramonto, o, in modo molto rispettoso, durante le celebrazioni liturgiche.

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6."Avenue des Champs Elysees", letteralmente Viale dei Campi Elisi, è un largo viale conosciuto in tutto il mondo come la più splendida strada di Parigi.
Il viale corre per 3 km. attraverso l'"VIII arrondissement" nella parte nord-occidentale della città: da "Place de la Concorde" ad est, ricca di negozi, alberghi di lusso, ristoranti, caffè, uffici e compagnie aeree internazionali fino ad arrivare a "Place Charles de Gaulle" ad ovest, contraddistinta da giardini nei quali si trovano musei, teatri e alcuni celebri ristoranti.
Originariamente, gli "Champs Elysees" non erano altro che dei semplici campi, poi su commissione di Maria de' Medici, tra il 1616 e il 1724 venne costruito un lungo percorso alberato che si estendeva dal "Louvre" fino a "Place de l'Etoile".
Quando, nel 1828, il viale divenne di proprietà della città, vennero aggiunti percorsi pedonali, fontane e lampade a gas.
Nel 1860 il viale era frequentato soprattutto da commercianti che, organizzatisi nel "Syndicat d'Initiative et de Defense des Champs Elysees", chiedevano che venissero attuati nuovi progetti pubblici che in qualche modo potessero aumentare l'atmosfera del viale.
Dato che gli affitti sono molto elevati, poche persone attualmente vivono sugli "Champs Elysees", i piani alti degli edifici tendono ad essere occupati soprattutto da uffici.
Qui ogni anno il 14 luglio, alla presenza del Presidente della Repubblica, si svolge la più grande parata militare di Francia.
Questo è anche il luogo tradizionale dove si conclude l'ultima tappa del "Tour de France".

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