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denise
ciao mi servirebbe un riassunto e il commento del libro la promessa e la panne, di buona qualita e poco conosciuto mi sapete aiutare???(chiedo la luna lo sò)cmq grazie a tutti quelli che risponderanno!!

Risposte
italocca
ovvio che finisce cosi!

denise
dico solo che poi il riassunto continua...o no ???

italocca
è il riassunto! o che cosa vuoi?

denise
ma nn finisce cosi o si???? la promessa qualcuno mi aiuti!!!!

italocca
ecco apposta x te:)

il riassunto il breve:
Un banale incidente costringe Alfredo Traps, rappresentante di articoli tessili, a fermarsi in un paese. La panne non gli spiace, una notte fuori casa può sempre offrire un'avventura. Ma la casa che lo ospita, quella di un vecchio giudice a riposo, non è quanto si aspettava. Infatti, invece di qualche compagnia femminile, il rappresentante trova quattro vecchietti, tutti ex uomini di legge, che gli spiegano il loro unico passatempo: rifare dei famosi processi storici come quello a Socrate, a Gesù, a Giovanna d'Arco. Ma il gioco, aggiungono, diventa più bello con del materiale vivente. E cosi Traps, tra una bottiglia di vino e l'altra, si ritrova in veste di imputato. In un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco scivola nella realtà per poi tornare gioco, in uno sfasamento continuo abilmente orchestrato dai quattro amici: Traps parla, si confessa, la sua vita banale sembra acquistare improvvisamente risvolti cruenti; sognava un'avventura ma si sente scoperto e si svela attraverso un esercizio di raffinate sevizie mentali, dove la posta finale può sciogliersi in una risata generale o in una condanna senza possibilità di appello. (www.internetbookshop.it)
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Contenuto:
Il volume raccoglie i racconti di Friedrich Durrenmatt scritti fra il 1942 e il 1985. Esemplare per la sua narrativa è "La panne", del 1956, dove la vicenda assume i toni cangianti del leggero, del comico, dell'angosciante, del tragico e coinvolge il lettore nello stesso modo in cui cattura il protagonista. Il tema dominante è il conflitto dell'individuo con un mondo mostruoso, come dice Durrenmatt, il quale tuttavia spazia anche in orizzonti più vasti. I primi esili schizzi preannunciano la qualità del suo lavoro futuro che si precisa in una serie di situazioni concrete dallo scacco esistenziale e, qualche caso, come in "Guerra invernale nel Tibet", si dilata dalla sfera della attualità a una avveniristica condizione umana. A Durrenmatt piace esplorare anche le zone del mito in "Il ritratto di Sisifo", "La morte della Pizia" o "Il Minotauro", dove la sorte del ferino figlio di Pasife si moltiplica a dismisura, sullo sfondo di un labirinto che, mentre sembra offrire mille possibilità di salvezza, della sua parete di vetro riproduce all'infinito l'illusorietà di ogni tentativo di fuga. Su un altro versante, in "La caduta", Durrenmatt costruisce la parabola che dall'alternanza politica porta alle degenerazioni più feroci nella lotta per il potere. Le aporie della civiltà sono messe in risalto, con un divertito anacronismo, in "Notizie sullo stato dell'informazione nell'età della pietra". Ma sarebbe limitativo circoscrivere il mondo di Durrenmatt a parametri ideologici o a schemi filosofici rigidi; il suo sguardo coglie incubi o dissonanze della vita con un forte senso dello humor e del grottesco, che redime le sue pagine da ogni intenzione moralistica, per abbandonarsi al libero gioco dell'invenzione e della fantasia. Senza mai rinunciare alle sue responsabilità di scrittore: "Il solo modo per superare il conflitto è viverlo. L'arte, la letteratura, sono, come qualunque altra cosa, un confronto col mondo. Una volta afferrato questo, ne potremo intravedere anche il senso." (da: http://www.bol.it)

denise
durrenmatt friedrich

Francy1982
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