Il cacciatore di aquiloni

frapedro
ciao!!! qlcn mi sa dire dove posso trovare una recensione di questo libro???
xkè devo svolgere gli esercizi al fondo ma sono un pò complicati...
Grazie

Risposte
Dotto.Spax
frapedro :
ciao!!! qlcn mi sa dire dove posso trovare una recensione di questo libro???
xkè devo svolgere gli esercizi al fondo ma sono un pò complicati...
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prova a vedere qui
anche qui
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Francy1982
Link 2

domanda9:
Credo che l'aquilone librato nell'aria rappresenti la liberta ma da un lato l'aquilone è tenuto saldo a terra dalle mani sanguinanti del ragazzo che contro tutto e tutti vogliono continuare a tenere in alto l'aquilone e dimostrare che sono forti, c'è come nella vita solo il ragazzo e il suo aquilone, così come nella vita il ragazzo è solo con le sue scelte....ripeto nn ho letto il libro ma questa è l'idea che mi sono fatta!
Ti incollo il pezzo del libro che ho letto:
"Tenevo gli occhi fissi su un aquilone azzurro che da un'ora seminava il terrore. «Quanti ne ha tagliati?» chiesi. «Ne ho contati undici» rispose Hassan. «Sai di chi è?»
Hassan fece schioccare la lingua e alzò leggermente il mento, con un gesto che gli era tipico. Non ne aveva la più pallida idea. L'aquilone azzurro ne tagliò uno color porpora disegnando nel cielo due ampi cerchi. Nei dieci minuti successivi ne abbattè altri due, cui diedero la caccia orde scatenate di ragazzini.
A distanza di mezz'ora in cielo erano rimasti solo quattro aquiloni. Il mio stava ancora volando. Sembrava che ogni folata di vento soffiasse in mio favore. Non mi ero mai sentito così fortunato, così padrone di me stesso. Era eccitante. Non osavo guardare il tetto di casa. Dovevo concentrarmi, giocare il tutto per tutto. Un quarto d'ora dopo, il sogno che il mattino mi era sembrato impossibile era diventato realtà. Eravamo rimasti in due: io e l'aquilone azzurro.
L'atmosfera era tesa come il filo smerigliato che impugnavo con le mani sanguinanti. La gente pestava i piedi, batteva le mani, fischiava e scandiva: «Boboresh! Boboreshf Taglialo! Taglialo!» Tra quelle voci c'era anche quella di mio padre? La musica era assordante. Dalle terrazze e dalle porte aperte delle case si spandeva un odorino di mantu al vapore e di pakora fritto.
Io, però, sentivo solo il pulsare del sangue alle tempie. Vedevo solo l'aquilone azzurro. Annusavo solo il profumo della vittoria. Salvezza. Redenzione. Se Babà si sbagliava e c'era un Dio, come mi insegnavano a scuola, allora lui mi avrebbe fatto vincere.
Non sapevo per cosa stesse lottando il mio avversario, forse solo per il diritto di vantarsi. Ma questa per me era la sola opportunità di essere guardato e non soltanto visto, di essere ascoltato e non soltanto udito. Se Dio esisteva, doveva guidare il vento, farlo soffiare in mio favore in modo che con uno strattone io potessi liberarmi del mio dolore e del mio tormento. Avevo sopportato troppo. Ed ecco che improvvisamente la speranza diventava certezza. Avrei vinto. Era solo questione di tempo.
Una folata di vento fece alzare il mio aquilone. Ero in vantaggio. Mi portai sopra quello azzurro e mantenni la posizione. Il mio avversario sapeva di essere nei guai. Tentò una manovra disperata per liberarsi di me, ma io non glielo permisi. La folla intuiva che la gara stava per concludersi. «Taglialo! Taglialo!»
«Ci sei quasi, Amir agha! Ci sei quasi» gridò Hassan ansimando.
Chiusi gli occhi e allentai la presa sul filo. Il vento lo faceva scorrere tra le mie dita incidendo tagli profondi. E poi... Non ebbi bisogno di ascoltare il boato della folla. Né di vedere quello che accadeva attorno a me. Hassan urlava di gioia e mi abbracciava. «Bravo! Bravo! Amir agha!» Aprii gli occhi e vidi l'aquilone azzurro scendere in una spirale impazzita, come una ruota che si fosse staccata da un'automobile in corsa. Cercai di dire qualcosa, ma nessun suono mi uscì dalle labbra. Mi sembrava di lievitare, di guardare me stesso dall'alto. Giacca di pelle nera, sciarpa rossa, jeans sbiaditi. Un ragazzino magro, pallido, piccolo per i suoi dodici anni. Le spalle strette e un accenno di occhiaie sotto gli occhi castano chiaro. La brezza gli scompigliava i capelli. Alzò lo sguardo verso di me e ci scambiammo un sorriso.
Un secondo dopo urlavo a perdifiato in un turbinio di colori e suoni. Gettai il braccio libero attorno alle spalle di Hassan e insieme ci mettemmo a saltellare, ridendo tra le lacrime. «Hai vinto Amir agha! Hai vinto!» «Abbiamo vinto! Abbiamo vinto!» Non riuscivo a dire altro. Poi vidi Babà sul tetto. Era in piedi e dimenava i pugni, tra grida e applausi. Quello fu il momento più felice dei miei dodici anni di vita. Mio padre finalmente era orgoglioso di me" (citazione del libro).

Dotto.Spax
frapedro :
ciao!!! qlcn mi sa dire dove posso trovare una recensione di questo libro???
xkè devo svolgere gli esercizi al fondo ma sono un pò complicati...
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non saprei mi dispiace molto di non poterti dare una mano

frapedro
:thx Grazie Francy1982 per tutte le informazioni che mi hai inviato mi sono di tantissimo aiuto, :blush:blush però scusate se insisto, qualcuno riesce a inviarmi ancora qualcosa sulle altre domande, purtroppo sono tante ed i compiti quest'anno erano molti, non sono la sola purtroppo ad essere in ritardo!!!!! Grazie

*+saretta+*
frapedro :
ciao!!! qlcn mi sa dire dove posso trovare una recensione di questo libro???
xkè devo svolgere gli esercizi al fondo ma sono un pò complicati...
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I l'ho letto...:) e devo dire che la scheda narrativa di wikipedia nn è x niente male...:yes

Francy1982
IL libro non l'ho letto ciò nonostante ho provato a cercarti qualche link e qualche cosa su internet che intuitivamente riconduca alle domande che hai postato:

link primo

QUESITO PRIMO:
Amir vive in una delle più belle case della città afgana. In una capanna d'argilla, nel giardino
di Amir e Baba, vive Hassan, il migliore amico di Amir, con suo padre Ali, entrambi servi nella casa di Amir. I due bambini sono inseparabili e formano una coppia
d'eccezione nell'annuale torneo di aquiloni. L'amicizia tra i due viene descritta attraverso gli occhi di Amir, bambino
ricco e viziato, che fa di tutto per ottenere l'amore e l'approvazione di suo padre Baba, che ha tanto successo
con gli altri, ma che sembra incapace di comprendere suo figlio.
E proprio attraverso gli occhi di Amir che vengono
descritte le spaccature della società afgana tra sciiti e sunniti,pashtun e hazara, i primi padroni e i secondi
servi, esattamente come Amir e Hazara. Quest'ultimo è totalmente devoto ad Amir, per il quale ha
un'ammirazione ed amicizia incondizionata e per lui non esita ad esporsi a pericoli ed angherie.
Amir è un'altro tipo di persona ed un giorno,nel 1975, per vigliaccheria, egoismo e per conquistarsi l'amore di suo padre,
non riesce a salvare l'amico da un episodio di brutale violenza.
Da lì l'armonia tra i due si infrange e le strade si dividono, anche per il precipitare della situazione
politica afghana. Questi sono i ricordi di Amir quando riceve la
telefonata in America, quasi trent'anni dopo, e decide di partire anche per riparare alle colpe commesse
in "quel passato che si aggrappa con i suoi artigli al presente". (Tratto da www.ciao.it)

QUESITO SECONDO:
“Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. E’ stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.”Queste le parole di Amir adulto che vive da ormai vent’anni in America, dove è fuggito con il padre. E, quando una telefonata inaspettata lo raggiunge a San Francisco, comprende che deve partire e tornare a casa. Un viaggio di ritorno, un viaggio dentro di sé, un viaggio di espiazione, un viaggio di riscatto. Ricordi assordanti e prorompenti, sensazioni sopite ma mai dimenticate. Ad attenderlo non ci sono però solo i rimorsi e i fantasmi della sua coscienza; quella che una volta era casa e patria è ora una landa desolata, terra di relitti umani e di donne invisibili la cui bellezza non esiste più. Qui avere un padre o un fratello, dopo gli indiscriminati stermini dei talebani, è una vera rarità; qui incrociare il loro sguardo, il più delle volte, significa tortura e morte; qui regnano sgomento e terrore.(Tratto da: www.my-libraryblog.com)

QUESITO TERZO:
FOrse la risposta la puoi trovare qui io ti inocollo quell oche ho trovato su wikipedia nell'analisi del personaggio Baba:
Baba - Padre sia d'Amir che di Hassan, è soprannominato Toophan Agha, Mister Uragano, a causa della sua forza. Ama molto il calcio e tenta con ogni mezzo di fare in modo che il figlio Amir si dedichi allo sport, ma a quest'ultimo manca l'aggressività per intraprendere un gioco agonistico. Vuole molto bene e stima anche Hassan,che si suppone figlio del suo servo hazara,provocando l'invidia di Amir. Hassan è molto bravo nel campo dello sport, ma è analfabeta; mentre Amir è molto bravo a scuola, ma non ha mai vinto una competizione. Baba trascorre la maggior parte del tempo con Rahim Khan, nel suo studio a fumare tabacco con il tè. È molto orgoglioso e difende ad ogni costo le persone più umili e non ha paura di morire. Muore per cancro ai polmoni. Odia i medici soprattutto quelli russi. L'ultima sua azione è di chiedere al generale Taheri di fidanzare e fare in modo che sua figlia sposi Amir.

QUESTITO QUARTO:
ti posto le caratteristiche del personaggio che ho trovato su wikipedia da cui puoi estrapolarne il carattere:

Amir - Figlio di Baba. É un ragazzo magro e pallido dalle spalle strette, gli occhi color castano chiaro e piccolo di statura per i suoi dodici anni. Non è molto bravo nel campo sportivo, ma lo è in quello letterario e ama leggere e scrivere romanzi. Il primo racconto che scrive viene letto per la prima volta da Rahim Khan e Hassan. Vince nel periodo invernale i combattimenti con gli aquiloni e grazie a questo riesce a conquistarsi la fiducia del padre. Tradisce un amico per via della sua paura. Fugge in California con il padre, e si sposa con una afgana, Soraya. I due non hanno figli. Torna in Afghanistan per via di Rahim Khan che sta per morire e riceve da lui la notizia che Hassan era il suo fratellastro e che ha un nipote di cui dovrà prendersi cura. Dopo una serie di avvenimenti che vedono anche un nuovo scontro col suo vecchio avversario Assef, trova suo nipote Sohrab, che cerca di portar via dalla guerra.

QUESTITO QUINTO:
Stessa cosa per sanaubar mi è venuta in mente (ripeto che non ho letto il libro ma è solo una mia impressione), che forse è ventre inospitale perchè scappa con dei ballerini e rivede il figlio quando è già adulto, ti incollo quello dice wikipedia sul personaggio

Sanaubar - madre di Hassan era una sciita di etnia hazara, più giovane del marito di diciannove anni, aveva occhi verdi e un sorriso malizioso e seduceva facilmente gli uomini con il suo sensuale ondeggiare di fianchi. Dopo aver dato alla luce il figlio fugge con una compagnia di ballerini e cantanti girovaghi. Ritroverà il figlio da vecchio e vivrà con lui e con suo nipote Sohrab

QUESTITO SESTO:
sempre da wikipedia:

Assef era senza dubbio il più spietato tormentatore d'Ali. Assef andava d’Amir per prendere in giro Hassan per via delle sue origini. Hassan aveva minacciato con la fionda Assef, e da quel giorno lui non si era vendicato, infatti, se la prende con Amir. Assef ha idee razziste e pensa di fare una pulizia etnica, proprio come Hitler. La sua idea non si smentisce, quando per il compleanno d'Amir gli regala un libro tedesco che parla del suo argomento preferito. Assef diventa poi l'uomo con gli occhiali da sole che durante una partita giustizia due hazara.

COMPRENSIONE NARRATIVA


QUESITO DUE:
sempre da wikipedia


Amir - Figlio di Baba. É un ragazzo magro e pallido dalle spalle strette, gli occhi color castano chiaro e piccolo di statura per i suoi dodici anni. Non è molto bravo nel campo sportivo, ma lo è in quello letterario e ama leggere e scrivere romanzi. Il primo racconto che scrive viene letto per la prima volta da Rahim Khan e Hassan. Vince nel periodo invernale i combattimenti con gli aquiloni e grazie a questo riesce a conquistarsi la fiducia del padre. Tradisce un amico per via della sua paura. Fugge in California con il padre, e si sposa con una afgana, Soraya. I due non hanno figli. Torna in Afghanistan per via di Rahim Khan che sta per morire e riceve da lui la notizia che Hassan era il suo fratellastro e che ha un nipote di cui dovrà prendersi cura. Dopo una serie di avvenimenti che vedono anche un nuovo scontro col suo vecchio avversario Assef, trova suo nipote Sohrab, che cerca di portar via dalla guerra.


Baba - Padre sia d'Amir che di Hassan, è soprannominato Toophan Agha, Mister Uragano, a causa della sua forza. Ama molto il calcio e tenta con ogni mezzo di fare in modo che il figlio Amir si dedichi allo sport, ma a quest'ultimo manca l'aggressività per intraprendere un gioco agonistico. Vuole molto bene e stima anche Hassan,che si suppone figlio del suo servo hazara,provocando l'invidia di Amir. Hassan è molto bravo nel campo dello sport, ma è analfabeta; mentre Amir è molto bravo a scuola, ma non ha mai vinto una competizione. Baba trascorre la maggior parte del tempo con Rahim Khan, nel suo studio a fumare tabacco con il tè. È molto orgoglioso e difende ad ogni costo le persone più umili e non ha paura di morire. Muore per cancro ai polmoni. Odia i medici soprattutto quelli russi. L'ultima sua azione è di chiedere al generale Taheri di fidanzare e fare in modo che sua figlia sposi Amir.


Rahim khan - Il migliore amico di Baba e socio in affari.

Ali - Di animo gentile, la gamba destra atrofizzata a causa della poliomelite, aveva i tratti mongolici caratteristici degli hazar e trova la gioia con la nascita del figlio.

Sanaubar - madre di Hassan era una sciita di etnia hazara, più giovane del marito di diciannove anni, aveva occhi verdi e un sorriso malizioso e seduceva facilmente gli uomini con il suo sensuale ondeggiare di fianchi. Dopo aver dato alla luce il figlio fugge con una compagnia di ballerini e cantanti girovaghi. Ritroverà il figlio da vecchio e vivrà con lui e con suo nipote Sohrab.

Hassan - Figliastro di Baba di origine hazara. Viso perfettamente tondo, come quello di una bambola cinese di legno, con il naso largo e piatto, gli occhi a mandorla, stretti come una foglia di bambù, giallo oro, verdi, o azzurri come zaffiri a seconda della luce. Ha piccole orecchie dall'attaccatura bassa e il mento appuntito, che sembra un'appendice carnosa. Ha il labbro spezzato come se fosse un errore del fabbricante di bambole cui era sfuggito lo scalpello o per distrazione o per stanchezza. Hassan nei confronti d'Amir è molto gentile, ed è sempre pronto a proteggerlo in caso di pericolo. La sua arma migliore è la fionda. Si scopre che Hassan e Amir sono fratelli, e che in realtà Sanaubar aveva tradito il marito con Baba. Hassan si sposa con Farzana, ma poi i due sono assassinati e il bambino, Sohrab, rimane orfano.

Assef - Figlio di un amico del padre d'Amir. Suo padre si chiamava Mahumud ed era un pilota di aerei. Il padre era afgano e sua madre tedesca. Assef era il più alto e aveva gli occhi azzurri. Nel quartiere in cui viveva la sua parola era legge. Alcuni ragazzi lo avevano soprannominato “il mangiatore d’orecchie” (Goshkor). Assef era senza dubbio il più spietato tormentatore d'Ali. Assef andava d’Amir per prendere in giro Hassan per via delle sue origini. Hassan aveva minacciato con la fionda Assef, e da quel giorno lui non si era vendicato, infatti, se la prende con Amir. Assef ha idee razziste e pensa di fare una pulizia etnica, proprio come Hitler. La sua idea non si smentisce, quando per il compleanno d'Amir gli regala un libro tedesco che parla del suo argomento preferito. Assef diventa poi l'uomo con gli occhiali da sole che durante una partita giustizia due hazara.

Soraya - Figlia del generale Taheri, va in sposa ad Amir. A causa del destino non riesce ad aver figli. Dal libro si può ricavare che è molto intelligente e che il padre vuole che lei diventi una persona importante come un medico o avvocato. Soraya però non vuole dare retta al padre; ella ha un sogno: quello di fare l'insegnante, il padre lo ritiene un lavoro umile perché si guadagna poco. Si prende cura di Sohrab come se fosse suo figlio. Soraya è anche un punto di riferimento per Amir perché lui si confida con lei.Nel periodo post-matrimoniale Soraya si prende cura di Baba come se fosse suo padre e quando cerca di fare un figlio con Amir, Soraya viene a scoprire di avere una Sterilità emotiva.

Sohrab - Il figlio generato da Hassan e Farzana. Rimasto orfano, è preso dallo zio che tiene un orfanotrofio. Dopo poco tempo viene preso a forza dal signore con gli occhiali da sole, che altri non è se non Assef. Sohrab protegge come suo padre Amir, utilizzando la fionda. Il bambino in un primo momento esita a fidarsi d'Amir, ma pian piano acquisisce fiducia ed accetta di andare in America con lui. Dopo l'incidente, causato dal fatto che Amir gli aveva detto che doveva riandare in un orfanotrofio, il ragazzo si chiuderà in un mutismo assoluto. I suoi occhi cominceranno di nuovo a brillare quando per la prima volta vede Amir rincorrere un aquilone abbattuto.

QUESITO TRE:
sempre da wikipedia:
La storia è scritta in prima persona ed il narratore è onnisciente e varia una sola volta durante il corso della storia (quando Rahim parla ad Amir degli avvenimenti verificatisi in sua assenza). Il linguaggio è ricercato ma anche facile da capire, non mancano termini in lingua araba. Lo stile è scorrevole. Il romanzo è di genere storico perché si svolge durante trent'anni di storia afgana, dalla caduta dell’impero russo alla fine del regime talebano fino ai nostri giorni. Il narratore esprime i suoi pensieri, le sue paure e le sue preoccupazioni e questi fattori messi insieme favoriscono una lettura molto realistica. Le descrizioni sono molto accurate, anche se alcune volte troncano le situazioni estreme.

QUESTITO QUARTO:
trovi qualcosa nella descrizione di Hassan che ti ho postato sopra

Le altre domande che finiscono il primo link sono troppo specifiche per il testo e non ho trovato nulla...Spero che questi link che ho trovato possano esserti utili ciau ciau

frapedro
:blushscusate ma stavo leggendo il libro e cercando di rispondere alle domande ora ho deciso di postarvi tutte le domande dell'aanalisi del romanzo, spero tanto che qualcuno possa darmi una mano, grazie !!!!
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Queste sono tutte le pagine delle domande al fondo del libro. :dozingoff

pukketta
si...posta!!!anke se nn credo ke ci sia qualcuno ke debba leggere proprio il tuo stesso libro.....

Francy1982
già ha ragione ipplala posta gli esecizi qualcuno che li sa fare o li ha già fatti o che ti aiuta lo trovi di sicuro!

IPPLALA
Postali!

frapedro
:blush scusate!!!! ma non c'è nessuno che abbia come me gli esercizi da fare i fondo al libro, così potremmo aiutarci a vicenda. Grazie!!!!!!!:yes

IPPLALA
Ecco che ho trovato:

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_cacciatore_di_aquiloni

http://www.w2m.it/pub/archiviow4m.php?book=143

Mario
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_cacciatore_di_aquiloni

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