Economia aziendale (60099)

sganatascha
Salve a tutti, sono disperata.
Frequento il 5° anno dell'istituto tecnico per la gestione aziendale e purtroppo proprio nel mio ultimo anno scolastico mi tocca affrontare questa materia con un professore che non ci fa fare praticamente nulla.

Vi sarei grata se mi potreste indicare un sito o appunti su:

-budget
-bilancio

Se possibile appunti molto approfonditi.

Vi prego aiutatemi mi trovo in una situazione disastrosa!!!

Risposte
mitraglietta
https://www.skuola.net/appunti-skuola/ guarda qui. oppure questo mio appunto sul bilancio

IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Il candidato descriva il contenuto informativo del bilancio, a chi serve, a che cosa serve, quali sono i documenti obbligatori che compongono il bilancio d’esercizio di un’azienda.
Svolgimento
Il bilancio d’esercizio è un documento che accoglie i dati principali nei quali i terzi soggetti possono esprimere il loro giudizio sull’impresa. Viene redatto alla chiusura di ogni anno di gestione aziendale( o esercizio amministrativo) e viene redatto in modo che venga rappresentata la situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale dell’impresa in un determinato momento.
È una rappresentazione che è redatta con attraverso 3 documenti obbligatori: lo STATO PATRIMONIALE; il CONTO ECONOMICO e la NOTA INTEGRATIVA. È un prospetto che è ottenuto tramite la contabilità e che mette in luce anche il risultato economico. Ai documenti obbligatori del bilancio vi possono essere allegati 3 documenti facoltativi: la RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI, la REDAZIONE DEI SINDACI e la RELAZIONE DELLA SOCIETÁ DI REVISIONE CONTABILE (quando richiesta).
La relazione degli amministratori fornisce informazioni sulla situazione della società e sull’andamento della gestione aziendale e alcune note e prospetti supplementari. La redazione del bilancio che viene fatta dagli amministratori impone di seguire alcune regole altrimenti la comunicazione del bilancio risulterebbe poco efficace. Queste regole si possono anche definire principi (chiarezza, prudenza, competenza economica, informazione completa, continuità, comprensibilità, valutazione separata e veritiero):
CHIAREZZA: deve essere basato sulla classificazione omogenea dei componenti del reddito e del capitale dell’azienda;
PRUDENZA: vale a dire non bisogna sopravalutare i crediti e sottovalutare i debiti (es. se si vanta un credito di 10000 € verso il Sig. Rossi non si dovrà inserire questa voce per l’intero valore ma parzialmente perché non si può sapere se il Sig. Rossi pagherà veramente il debito risultando così insolvente);
COMPETENZA ECONOMICA: significa che vanno considerato i costi e i ricavi maturati nell’anno di gestione indipendentemente dalla data di pagamento o incasso;
INFORMAZIONE COMPLETA: deve consentire di valutare le possibilità da parte dell’azienda del recupero dei crediti o il valore delle azioni;
CONTINUITÁ: si devono mantenere se possibile i criteri di valutazione dei beni del bilancio nel tempo;
COMPRENSIBILITA: deve essere comprensibile in modo da consentirne una lettura semplice ed efficace ai terzi soggetti che desiderano visionare il bilancio d’esercizio ( è un documento pubblico);
VALUTAZIONE SEPARATA: i beni del bilancio di diversa natura dovranno avere una diversa valutazione (es. le immobilizzazioni non avranno lo stesso criterio di valutazione delle scorte di magazzino);
VERITIERO: non deve contenere informazioni che possono ingannare i soggetti interessati a leggere il bilancio.
La struttura del bilancio è indicata dalla legislazione nazionale, la quale si è uniformata alle direttive ai paesi dell’UNIONE EUROPEA; la legislazione indica la conformazione degli schemi e dei contenuti i quali sono obbligatori e consentono di avere bilanci adeguati alle finalità informative alle quali sono preposti. I soggetti che sono interessati a conoscere i risultati dell’andamento della gestione aziendale attraverso la visione del bilancio d’esercizio sono molte:
DIREZIONE DELL’AZIENDA: che trova nel bilancio un utile strumento di controllo e di governo dell’azienda;
AZIONISTI: i proprietari delle quote di capitale della società;
FISCO: perché l’azienda sulla base della situazione patrimoniale, reddituale e finanziaria tramite la lettura del bilancio si può dedurre le imposte che verranno pagate in base agli utili conseguiti dalla gestione;
FINANZIATORI: che visionano il bilancio per verificare le reali garanzie di solvibilità dell’azienda ed eventuali potenziali investitori.
Come già abbiamo detto prima il bilancio è un prospetto obbligatorio che le aziende sono tenute a presentare alla collettività (azienda = sistema aperto). Infatti le leggi ne impongono la redazione alle imprese. Esaminiamo ora i documenti che obbligatoriamente costituiscono il bilancio d’esercizio.

LO STATO PATRIMONIALE
È un prospetto che rappresenta la struttura qualitativa e quantitativa del patrimonio dell’impresa, vale a dire la struttura dell’azienda nel quale si vengono a creare i processi d’acquisto, trasformazione e vendita. È composto da due raggruppamenti:
L’ATTIVO: nelle quali possiamo trovare gli investimenti dell’azienda (immobilizzazioni e attivo circolante);
IL PASSIVO: vi troviamo i beni che danno origine alle fonti di finanziamento dell’azienda( patrimonio netto e debiti ) in modo da riconoscere i mezzi propri dell’azienda e il capitale di terzi.
Il prospetto dello STATO PATRIMONIALE può presentarsi a:
FORMA A SEZIONI DIVISE: in cui sono distinti gli impieghi e le fonti dell’azienda;
FORMA A SCALARE: in cui sono evidenziati i risultati di sintesi.

STATO PATRIMONIALE A SEZIONI A SCALARE
INVESTIMENTI ( A )
FONTI DI FINANZIAMENTO ( P )
Crediti verso soci ancora dovuti
Patrimonio netto
Immobilizzazioni
Debiti
Attivo circolante
Trattamento di fine rapporto
Ratei e risconti attivi
Fondo per rischi e oneri

Ratei e risconti passivi

IL CONTO ECONOMICO
Questo documento obbligatorio indica il risultato della gestione aziendale prima che siano calcolate le imposte dirette. La sottrazione delle imposte dirette porta al risultato d’esercizio; dal quale si ricava l’utile netto oppure perdita. L’utile si ha, quando i ricavi sono superiori ai costi; mentre nella perdita i costi sono superiori ai ricavi. L’utile può definirsi soddisfacente, quando riesce a coprire tutti gli oneri figurativi. Il conto economico può essere redatto in due forme:
DIVISE: c’è una divisione netta tra costi e ricavi attribuibili ad un determinato esercizio;
SCALARE: tutti i componenti negativi e positivi del reddito nei risultati parziali.
CONTO ECONOMICO A SEZIONI SCALARE
A) Valore della produzione
Risultato prima delle imposte [ A-( B+C+D+E )
B) Costi della produzione
Imposte sul reddito d’esercizio
Differenza ( A-B )
Risultato d’esercizio
Proventi e oneri finanziari
Rettifiche di valore e accantonamenti di origine tributaria
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Utile o Perdita d’esercizio
Proventi e oneri straordinari


LA NOTA INTEGRATIVA
La nota integrativa è il documento che accompagna lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico, con funzione esplicativa e descrittiva che costituisce parte integrale del bilancio. La Nota Integrativa ha lo scopo di informare i destinatari del bilancio, integrando con dati di natura extracontabile e qualitativa lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico. Una funzione molto importante è quella di spiegare e motivare le scelte compiute dagli amministratori in sede di valutazione. Infine, svolge la funzione le descrivere in modo analitico le voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico. La Nota Integrativa è un documento informativo essenziale perché il bilancio sia in grado svolgere la sua funzione di strumento di informazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’azienda. Le informazioni contenute nella Nota Integrativa riguardano:
Spiegazione delle diverse tipologie di criteri di valutazione;
Movimenti nelle immobilizzazioni e nelle altre voci dell’attivo e del passivo;
Dettagli su alcune voci dello Stato Patrimoniale e del conto Economico;
Informazioni riguardanti i dipendenti, i compensi agli amministratori e ai sindaci;
Ammontare dei crediti e debiti;
Ripartizione dei ricavi, vendite e costi.

LE RELAZIONI SUL BILANCIO
Il bilancio è spesso corredato da una relazione degli amministratori sulla situazione della società e sull’andamento della gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese controllate, con riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti. La relazione sulla gestione è un documento di accompagnamento non obbligatorio che acquista una notevole importanza ai fini della valutazione delle prospettive per l’impresa. Infatti la relazione deve indicare anche una serie di elementi che permettano ai destinatari del bilancio di orientarsi nell’ambito dei programmi futuri, sia per quanto riguarda l’azienda nella sua globalità, sia per i singoli settori in cui opera. Occorre indicare i fatti significativi che sono accaduti fra la chiusura del bilancio e il momento in cui si redige la relazione stessa. Entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, il bilancio dev’essere discusso e approvato. Entro 30 giorni dall’approvazione, una copia del bilancio, deve essere depositata presso l’ufficio del Registro delle imprese. Il collegio sindacale riferisce all’assemblea dei soci la tenuta della contabilità e il risultato dell’esercizio finale dell’azienda.

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questo mio appunto, o meglio un tema sul budget.

Argomento: La programmazione e il budget
Il candidato spieghi il significato di questa affermazione: il budget è ormai diventato un indispensabile strumento di programmazione e di controllo della gestione, anche nelle aziende ristorative' (se opportuno si presentino degli esempi).
Innanzitutto occorre partire da una realtà aziendale sempre più caratterizzata come un sistema aperto a vari contesti (economici, sociali, culturali, politici). Tali contesti, tanto più in un sistema globalizzato come quello attuale, sono percorsi da una grande rapidità dell'innovazione, da una temibilità della concorrenza e da una continua modificazione dei gusti e delle aspettative della clientela anche nel settore della ristorazione. In una situazione di mercato di perenne evoluzione, le imprese non possono operare all'insegna dell'improvvisazione, affrontando giorno per giorno i problemi e gli ostacoli che via via si presentano. Occorre prestabilire le linee di azione e anticipare la soluzione dei problemi. Ecco perché le aziende provvedono a pianificare la loro attività e ad effettuare un sistematico controllo della gestione. Più precisamente intendiamo con il termine pianificazione la definizione delle scelte di fondo dell'attività aziendale come ad esempio le tecnologie da istallare, i mercati di riferimento, i segmenti da intercettare, il settore economico. Tali obiettivi aziendali sono raggiungibili generalmente nel medio-lungo periodo. Tali finalità generali non sarebbero raggiungibili se non si definissero anche le finalità immediate o annuali, i cosiddetti obiettivi intennedi, nonché le relative politiche aziendali di breve periodo (come gamme di prodotti da offrire, risorse da impiegare, volume di fatturato da raggiungere) tutte strumentali rispetto agli
obiettivi aziendali generali. In sintesi si può perciò affermare che la programmazione è il processo che sulla base degli indirizzi strategici ossia degli obiettivi generali raggiungibili in un tempo medio-lungo. individua le alternative concrete da attuare in un periodo breve, di regola un anno, stabilendo le risorse da impiegare, gli obiettivi da raggiungere (distinti per reparti o centri di costo), le azioni da compiere e gli strumenti da utilizzare per raggiungere quegli obiettivi con un utilizzo ottimale delle risorse. Lo strumento operativo per procedere alla programmazione globale dell'attività gestionale è il budget. Il budget è un documento annuale che riporta dati, espressi sotto forma di quantità e di valore, che l'azienda si aspetta di verificare man mano che la gestione diventerà operativa. Tali dati riguardano sia i costi dei vari fattori produttivi necessari per la produzione e la vendita del prodotto servizio, così come i ricavi sia tipici che non tipici che l'azienda ritiene di poter ottenere, sulla base di previsioni. Tali dati, individuati per settore produttivo (sala, bar, cucina, amministrazione ecc.) e mese dopo mese vanno a costituire il budget economico. E' evidente che il budget economico consentirà alla direzione di valutare l'utile previsto settore per settore e di dame una valutazione preventiva, proponendo correttivi laddove tale utile dovesse risultare non soddisfacente.
Ma il budget non si esaurisce nel budget economico. Il budget di un'azienda è composto inoltre dal budget degli investimenti e dal budget finanziario. Il primo dei due comprende la descrizione e il valore degli investimenti che l'azienda intende effettuare nel corso del prossimo esercizio, il secondo, cioè il budget finanziario, prevede e programma sia le entrate monetarie (individuate settore per settore e mese per mese, sia entrate correnti che entrate di capitale) che le uscite monetarie anche in questo caso individuate settore per settore, mese per mese, correnti e di capitale. E'evidente che il budget finanziario, in quanto definisce il fabbisogno finanziario e prevede il cash flow svolge una funzione di verifica delle possibilità che ha l'azienda di soddisfare gli obiettivi posti negli altri budgets. E' importante a questo punto sottolineare che la definizione degli obiettivi, poi quantificati nel budget sotto forma di quantità e di valori, deriva da una serie di accurate analisi che l'imprenditore andrà ad effettuare tempo prima di elaborare il budget. Si tratta in particolare dell'analisi ambientale, dell'analisi aziendale e dell'analisi previsionale. La prima sonda minacce e opportunità che caratterizzano il contesto nel quale l'azienda opera, la seconda si occupa di studiare la clientela, il prodotto/servizio offerto dall'azienda stessa in un'ottica di miglioramento. L'ultima, l'analisi previsionale, delinea lo scenario globale nel quale •l'azienda opererà in un futuro prossimo dal punto di vista economico, sociale, culturale, tecnologico. Solo a seguito di tutte queste indagini, e solo se condotte accuratamente, gli obiettivi potranno essere fissati in modo che risultino realistici e effettivamente raggiungibili dall'azienda in futuro. Solo ora l'impresa e i responsabili dei vari centri di responsabilità saranno in grado di definire obiettivi e misure. Inoltre, per comprendere appieno la funzione del budget come strumento della programmazione della gestione globale, è opportuno ricordare che esso si forma grazie alla partecipazione di buona parte dei dipendenti dei vari settori aziendali. Se compito della direzione generale (direttori, dirigenti) è di elaborare le linee generali da seguire nel prossimo esercizio, compito dei capi servizio, in collaborazione con i loro subordinati, sarà quello e di stendere i budget di settore (o parziali) individuando, all'intemo delle linee generali, obiettivi settoriali e relativi strumenti per raggiungerli (il tutto tradotto in dati, quantità e valori). Sempre nell'ottica di comprendere appieno la funzione programmatoria del budget è opportuno ricordare in quale modo vengono costruiti i dati che saranno poi inseriti nel budget. Innanzitutto va precisato che tali dati sono misure predeterminate, stabilite a tavolino dalla direzione e dai responsabili dei centri, sia partendo dai dati storici aziendali, sia a seguito dei risultati delle indagini ambientali, aziendali e previsionali, il tutto nell'ottica del miglioramento del livello di efficienza/efficacia aziendale. Ricordiamo che si intende per efficienza il rapporto fra il valore delle risorse inserite nel processo produttivo e il valore finale della produzione. Puntare a migliorare l'efficienza significa puntare a contenere i costi dei fattori produttivi sia nei termini dei costi di acquisizione sia nei termini dei costi di trasformazione. Così per un'analisi attenta dell'uso delle materie prime in cucina può avere evidenziato nel corso dell'esercizio passato degli sprechi. In tal caso il dato previsto di consumo di quelle materie prime da inserire nel budget sarà più contenuto rispetto agli anni precedenti con lo scopo di contenere giorno dopo giorno un uso improprio di quelle materie prime. Si pensi a questa logica di miglioramento, estesa dal momento dell'acquisto a quello dell'utilizzo di tutti i fattori produttivi necessari per lo svolgimento dell'attività produttiva e si comprenderà senz'altro come il budget rappresenti per tutti i dipendenti di ogni livello gerarchico una guida fondamentale per i loro comportamenti. Lo stesso dicasi per il budget in funzione del raggiungimento di livelli superiori di efficacia, dove per efficacia si intende il rapporto fra obiettivi programmati e obiettivi effettivamente raggiunti e il riferimento è in particolare al budget delle presenze e perciò delle vendite ehe informerà la direzione sulla capacità dell'azienda di proporre sistemi di prodotto/servizio di interesse per la clientela e il mercato in genere. La tecnica di costruzione dei dati punta esplicitamente a miglioramenti dei livelli di efficienza/efficacia dell'attività aziendale. I costi standard cioè misure predeterminate costituiscono degli obiettivi da raggiungere perché rappresentano appunto quanto ci si aspetta da personale, impianti, vendite, merci. I costi standard usati nella costruzione del budget sono definiti costi standard previsti che, a differenza dei costi standard ideali e normali, costituiscono degli obiettivi effettivamente raggiungibili dall'azienda nella sua concreta realtà operativa e che segnano, se raggiunti, un incremento effettivo dell'efficienza aziendale. Il costo standard di mano d'opera dirètta verrà determinato con riferimento al tempo necessario per un addetto della cucina, in date condizioni, per ottenere la produzione di 15 piatti e alla remunerazione oraria che varia in re1azìone alla tipologia del lavoro impiegato.
Il budget non svolge solo una funzione di programmazione ma. anche di controllo della gestione. Come avviene il controllo? Con quali possibili conseguenze?
L'attività di controllo comincia ad essere svolta già con la fase di avvio della gestione del nuovo esercizio.
Si sa che la gestione con le sue tre fasi (aequisizione, trasformazione, vendita) produce dei dati (quantità e valori). Tali dati - definiti effettivi- vengono confrontati con i dati di budget con notevole frequenza e cioè generalmente un paio di volte al mese, ogni quindicina di giorni, dai responsabili dei vari centri di responsabilità in cui è articolata l'azienda che adotta il sistema del budget. Tale confronto può dare i seguenti risultati:
1) il dato effettivo è in linea col dato di budget
2) 2) il dato effettivo non è in linea col dato di budget.
Nel caso 1) la gestione prosegue come programmato e non deve subire correzioni. Nel caso 2) si è verificato uno scostamento. Sia nell'ipotesi 1) che nell'ipotesi 2) i responsabili dei centri dovranno comunque redigere un rapporto informativo che sarà trasmesso alla direzione e in base al quale si deduce il livello di efficacia, di efficienza e di produttività dei singoli reparti aziendali. (attività di reporting). Gli scostamenti saranno analizzati con lo scopo di valutare le cause che hanno condotto a questa variazione rispetto a quanto programmato e di definire gli interventi per correggere le anomalie.
Gli scostamenti possono riguardare la quantità o il prezzo
Lo scostamento di quantità si definisce deviazione di efficienza in quanto si fa risalire a variazioni nei rendimenti dei fattori produttivi (cause interne), mentre lo scostamento del prezzo indica vali azioni nelle condizioni di acquisizione dei fattori produttivi e costituisce una deviazione di origine esterna. A seconda del tipo di causa individuata, i responsabili, in accordo con la direzione, provvederanno a individuare correttivi (sia se le cause sono attribuibili all'azienda sia se le previsioni si sono rivelate non corrette, sia se è accaduto l'imprevedibile) perché gli scostamenti rappresentano dei passi falsi in vista del raggiungimento degli obiettivi programmati e che appartengono alla strategia aziendale.

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