AIUTOOOOOOOOOOOOO HO BISOGNO URGENTE!!!!!!!!!!!!

froby
operazione overlord (sbarco in normandia) come posso collegarlo con economia politica...
io vorrei provare a mettere la spesa pubblica durante il D- day ma non trovo nulla... perfavore ho bisogno di una mano......
allora ho fatto storia (d-day), italiano (letterario durante 2 guerra mondiale), economia aziendale ( la logistica) adesso ho bisogno di economia politica..... non so cosa mettere in riferimento allo sbarco in noemandia...... AIUTO SOLO QUESTOOOOOOOOOOOO

Risposte
michaeljacksondebest
Ridisegnata dal cinema, trasformata in leggenda, riletta a seconda delle opportunità politiche, la realtà storica dello sbarco in Normandia non è mai stata con una visione d'insieme in grado di fornire un quadro credibile, se non proprio logico. Per anni, il punto di vista militare ha privilegiato gli aspetti tattici, strategici e logistici dell'operazione Overlord. Ogni ricostruzione spiegava che l'armata degli alleati che stava attraversando la Manica non si era mai vista per quantità di mezzi e uomini, ma anche per la qualità di alcune invenzioni (i carri armati galleggianti, i porti artificiali, gli oleodotti componibili). Olivier Wieviorka, con un uso molto chiaro e discreto di cifre e statistiche, spiega qual'era la produzione industriale, l'economia e il mercato dietro quell'armata. Allo stesso modo vaglia con scrupolosa attenzione i motivi che portarono gli alleati a resistere alle pressioni di Stalin che avrebbe voluto l'apertura di un nuovo fronte occidentale molto prima del 1944. Come diceva uno dei protagonisti sul campo, il generale Bradley: "Le guerre si combattono per la risoluzione dei conflitti politici" e ne consegue che "uno sforzo militare non può essere disgiunto da obiettivi politici". Diventano avvicenti, e fondamentali, nella ricostruzione di Olivier Wieviorka tutte le lunghe e ostinate trattative tra i diversi alleati, ivi incluse le incomprensioni e le reciproche diffidenze (non solo tra gli alleati e l'Unione Sovietica, ma anche tra gli americani e i francesi e gli inglesi). Per seguire questo tratto è necessario condividere quello che pensava Churchill ovvero che "in tempo di guerra la verità è così preziosa che deve essere scortata dalla guardia del corpo delle menzogne". La verità storica, più di sessant'anni dopo, non ammette molte revisioni: lo sbarco in Normandia fu un'operazione senza precedenti (per le dimensioni, per le componenti, per come è stato strutturato) e come scrisse un ufficiale alla vigilia del D-Day: "tutti esprimevano fiducia nella riuscita dell'operazione; tutti temevano che fallisse". Ripulita dalla retorica vittoriosa e dall'aura di leggenda, l'operazione Overlord rivela, nella disanima di Olivier Wieviorka, tutte le sue lacune tattiche e logistiche e trova conferma della sua fortuna strategica in una serie di circostanze favorevoli. Forse è vero, come diceva il maggiore pianificatore della guerra, il generale americano Gerow, che "le guerre si vincono con strategie oculate, messe in atto da forze ben addestrate, equipaggiate in modo adeguato ed efficace", ma non sempre funziona tutto in modo così automatico. Anche perché, alla fine, sul campo di battaglia ci sono più uomini che prodotti dell'industria e il libro di Olivier Wieviorka non ricorda con dignità soltanto le forze combattenti, ma anche le popolazioni, del tutto innocenti, che subirono prima i bombardamenti e poi tutta la devastazione del passaggio della guerra. Anche per questo, la visione dello sbarco in Normandia di Olivier Wieviorka ha qualcosa in più, non ultimo il fatto che è scritta con una certo garbo verso il lettore.

spero ke ti serva qualcs

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