Catene di Markov a tempo continuo
Sto cercando di capire per la prima volta l'argomento in oggetto da questo documento.
Comincio a scrivere i punti principali che credo di aver capito.
La costruzione logica parte dalle ipotesi che il sistema in analisi possegga la "markov property" e che sia "time-homogeneous" (pag. 223-225). Da queste infatti si deduce naturalmente che le variabili aleatorie "tempo di permanenza nello stato i-esimo" ([tex]T_i[/tex]) sono esponenziali, ovvero:
$$ P(T_i>h)=P(X(t)=i, 0
dove [tex]X(t)[/tex] è lo stato al tempo t e [tex]\nu_i[/tex] è un parametro (interpretabile come una frequenza di uscita dallo stato $i$ verso altri stati).
Fin qui tutto liscio.
A un certo punto, mentre cerca di dimostrare un altro fatto, nel documento vengono implicitamente introdotte ed indicate (pag. 233) con la notazione [tex]p_{ij}[/tex] le seguenti probabilità:
[tex]P(\text{primo salto avverrà nello stato j}|X(0)=i)[/tex]
Prima domanda: chi è in realtà l'evento appena citato? Mi viene da pensare che sia scrivibile più o meno rigorosamente come \(\displaystyle \int_{h=0}^\infty P((X(t)=i, 0
Secondo dubbio: altrove nel testo viene più volte ribadito che si possono legare le [tex]p_{ij}[/tex] a delle altre quantità che lui chiama [tex]\nu_{ij}[/tex] (che stavolta vanno interpretate come una frequenza di uscita dallo stato $i$ verso lo stato $j$), nel modo seguente: $\nu_{ij}=p_{ij}\nu_{i}$. Come posso dimostrare una cosa del genere? Devo prima definire delle nuove variabili aleatorie $T_{ij}$ "tempo di permanenza nello stato i-esimo prima del salto nello stato j-esimo" (che non capisco nemmeno se sono ancora esponenziali)? Da lì come potrei arrivare ad affermare che $\nu_{ij}=p_{ij}\nu_{i}$?
Insomma, in questo punto ho le idee abbastanza confuse.
Ringrazio chiunque voglia schiarirmele.
Comincio a scrivere i punti principali che credo di aver capito.
La costruzione logica parte dalle ipotesi che il sistema in analisi possegga la "markov property" e che sia "time-homogeneous" (pag. 223-225). Da queste infatti si deduce naturalmente che le variabili aleatorie "tempo di permanenza nello stato i-esimo" ([tex]T_i[/tex]) sono esponenziali, ovvero:
$$ P(T_i>h)=P(X(t)=i, 0
dove [tex]X(t)[/tex] è lo stato al tempo t e [tex]\nu_i[/tex] è un parametro (interpretabile come una frequenza di uscita dallo stato $i$ verso altri stati).
Fin qui tutto liscio.
A un certo punto, mentre cerca di dimostrare un altro fatto, nel documento vengono implicitamente introdotte ed indicate (pag. 233) con la notazione [tex]p_{ij}[/tex] le seguenti probabilità:
[tex]P(\text{primo salto avverrà nello stato j}|X(0)=i)[/tex]
Prima domanda: chi è in realtà l'evento appena citato? Mi viene da pensare che sia scrivibile più o meno rigorosamente come \(\displaystyle \int_{h=0}^\infty P((X(t)=i, 0
Insomma, in questo punto ho le idee abbastanza confuse.
Ringrazio chiunque voglia schiarirmele.
Risposte
Se prendi dei valori $t_i$ indipendenti da distribuzioni esponenziali con parametri diversi, com'è distribuito il minimo di questi valori?
Ciao, grazie per interessarti al mio problema.
Non capisco dove vuoi farmi arrivare purtroppo. La risposta dovrebbe essere che è ancora esponenziale, ma chi sarebbe questa nuova variabile aleatoria? Il minimo tra le variabili aleatorie "tempo di permanenza nello stato i" mi fa pensare a quale stato 'salta per primo', però non vedo codificata l'informazione del 'in quale stato vado a finire'.
Non capisco dove vuoi farmi arrivare purtroppo. La risposta dovrebbe essere che è ancora esponenziale, ma chi sarebbe questa nuova variabile aleatoria? Il minimo tra le variabili aleatorie "tempo di permanenza nello stato i" mi fa pensare a quale stato 'salta per primo', però non vedo codificata l'informazione del 'in quale stato vado a finire'.
Non va bene la spiegazione su pagina 220?
Non mi piaceva perché quella viene data lí come motivazione intuitiva, ma come dice lui stesso la catena di markov a tempo continuo la costruisce formalmente dopo. Basandomi solo sui principi che introduce dopo (che non contengono gli orologi esponenziali per ogni possibile salto) volevo arrivare a tale conclusione.
Non so cosa dirti. Tutto quello che mi viene in mente è già nel documento che citi.
Che problema c'è con $p_{ij}$, per esempio?
Quasi sicuramente lasci lo stato $i$. In quel momento vai in un altro stato. Vai in stato $j$ con probabilità $p_{ij}$. Che problema c'è? Non vedo la difficoltà.
Che problema c'è con $p_{ij}$, per esempio?
Quasi sicuramente lasci lo stato $i$. In quel momento vai in un altro stato. Vai in stato $j$ con probabilità $p_{ij}$. Che problema c'è? Non vedo la difficoltà.