TdG e Grande Guerra
Sarà difficile, per me, avventurarmi in questa selva che prende il nome di Teoria dei Giochi, con ogni probabilità rischiando di rovinare nella banalizzazione dei concetti fondamentali di questa scienza o non-scienza. Tenterò comunque di lanciare una discussione tanto coraggiosa tanto, per me, di notevole interesse:
leggo, nelle mie casuali letture, un capitolo di Raymond Boudon il quale procede ad un'analisi che riguarda il sistema di interazione composto dal Gabinetto inglese e dal governo imperiale tedesco alla vigilia della prima guerra mondiale.
La premessa è che questa analisi non può essere esaustiva di un fenomeno complesso come l'origine di un conflitto mondiale.
Per farla breve nel gabinetto inglese esistevano due tendenze:
1- Un'azione di convincimento della Germania che la GB avrebbe sostenuto militarmente la Francia in caso di aggressione tedesca.
2- In opposizone alla prima tendenza, considerata scellerata perchè non si sarebbero ridotte le possibilità di una guerra ed inoltre si sarebbe chiusa ogni possibilità di negoziazione con la Germania. Quindi favorevole alla trattativa.
Alla fine prevalse la seconda strategia, sostenuta da Grey.
Grey è convinto che i due paesi si trovino nel dilemma del prigionerio (DP) e che anche la Germania avrebbe percepito se stessa come soggetta al DP nei confrondi della GB.
Quindi, nella visione di Grey, si trattava di convincere la Germania fra due possibilità:
1- L'aggressione con la risposta della GB e quindi la guerra (III nell'ordine di preferenza)
2- La trattativa (II nell'ordine di preferenza)
Quindi Grey avrebbe dovuto far capire alla Germania che, se solo lo avesse voluto, la Gb sarebbe stata disposta ad una trattativa, mentre, nel caso conrario, si sarebbe arrivati alla guerra.
L' intransigenza della prima strategia non sarebbe quindi andata bene, perchè avrebbe spinto la Germania ad affrontare un conflitto piuttosto che la sottomissione (ultima nell'ordine di preferenza).
La germania interpretò l'azione brittannica, però, come una prova di debolezza. Questo perchè la Germania percepiva i suoi rapporti con la GB secondo la struttura del pollo (P) con conseguente inversione di preferenze rispetto al DP.
Quindi per i tedeschi la scelta era la seguente:
1- Guerra (I preferenza)
2- Trattativa (II preferenza)
Nella percezione tedesca, infatti, la GB avrebbe condotto una politica di apertura per evitare l'aggressione. In pratica un'interpretazione delle volontà reciprocamente errate portò al conflitto.
La riflessione che ne consegue è che un atteggiamento bellicoso della GB avrebbe evitato uno dei conflitti più sanguinosi della storia, un paradosso, per la mia cultura pacifista, di difficile comprensione.
Si possono applicare questi modelli alle relazioni internazionali di oggi?
Probabilmente no, visto che generalmente si hanno molte più informazioni sulle politiche di un paese straniero.
Forse, allora, anche l'ignobile spionaggio della guerra fredda fece in modo di evitare lo scontro... ma è evidente che sto andando oltre.
Saluti
leggo, nelle mie casuali letture, un capitolo di Raymond Boudon il quale procede ad un'analisi che riguarda il sistema di interazione composto dal Gabinetto inglese e dal governo imperiale tedesco alla vigilia della prima guerra mondiale.
La premessa è che questa analisi non può essere esaustiva di un fenomeno complesso come l'origine di un conflitto mondiale.
Per farla breve nel gabinetto inglese esistevano due tendenze:
1- Un'azione di convincimento della Germania che la GB avrebbe sostenuto militarmente la Francia in caso di aggressione tedesca.
2- In opposizone alla prima tendenza, considerata scellerata perchè non si sarebbero ridotte le possibilità di una guerra ed inoltre si sarebbe chiusa ogni possibilità di negoziazione con la Germania. Quindi favorevole alla trattativa.
Alla fine prevalse la seconda strategia, sostenuta da Grey.
Grey è convinto che i due paesi si trovino nel dilemma del prigionerio (DP) e che anche la Germania avrebbe percepito se stessa come soggetta al DP nei confrondi della GB.
Quindi, nella visione di Grey, si trattava di convincere la Germania fra due possibilità:
1- L'aggressione con la risposta della GB e quindi la guerra (III nell'ordine di preferenza)
2- La trattativa (II nell'ordine di preferenza)
Quindi Grey avrebbe dovuto far capire alla Germania che, se solo lo avesse voluto, la Gb sarebbe stata disposta ad una trattativa, mentre, nel caso conrario, si sarebbe arrivati alla guerra.
L' intransigenza della prima strategia non sarebbe quindi andata bene, perchè avrebbe spinto la Germania ad affrontare un conflitto piuttosto che la sottomissione (ultima nell'ordine di preferenza).
La germania interpretò l'azione brittannica, però, come una prova di debolezza. Questo perchè la Germania percepiva i suoi rapporti con la GB secondo la struttura del pollo (P) con conseguente inversione di preferenze rispetto al DP.
Quindi per i tedeschi la scelta era la seguente:
1- Guerra (I preferenza)
2- Trattativa (II preferenza)
Nella percezione tedesca, infatti, la GB avrebbe condotto una politica di apertura per evitare l'aggressione. In pratica un'interpretazione delle volontà reciprocamente errate portò al conflitto.
La riflessione che ne consegue è che un atteggiamento bellicoso della GB avrebbe evitato uno dei conflitti più sanguinosi della storia, un paradosso, per la mia cultura pacifista, di difficile comprensione.
Si possono applicare questi modelli alle relazioni internazionali di oggi?
Probabilmente no, visto che generalmente si hanno molte più informazioni sulle politiche di un paese straniero.
Forse, allora, anche l'ignobile spionaggio della guerra fredda fece in modo di evitare lo scontro... ma è evidente che sto andando oltre.
Saluti
Risposte
Ciao, grazie per l'interessante intervento, che mi leggerò con calma appena possibile.
Solo un veloce commento a quanto dici qui:
La riflessione che ne consegue è che un atteggiamento bellicoso della GB avrebbe evitato uno dei conflitti più sanguinosi della storia, un paradosso, per la mia cultura pacifista, di difficile comprensione.
Non voglio dire che l'analisi sia corretta, ma che possa essersi verificata una situazione come quella che tu descrivi non è sorprendente.
Avere meno strategie da usare può essere un vantaggio ("bruciarsi i ponti alle spalle"); vedere i propri payoff diminuire può essere fantastico; un po' di altruismo aiuta ad ottenere risultati migliori per se stessi, etc.
Se hai voglia di darci un'occhiata, qui vengono discussi alcuni di questi aspetti, senza particolari tecnicismi: http://www.diptem.unige.it/patrone/LMP_53_patrone.pdf
Solo un veloce commento a quanto dici qui:
La riflessione che ne consegue è che un atteggiamento bellicoso della GB avrebbe evitato uno dei conflitti più sanguinosi della storia, un paradosso, per la mia cultura pacifista, di difficile comprensione.
Non voglio dire che l'analisi sia corretta, ma che possa essersi verificata una situazione come quella che tu descrivi non è sorprendente.
Avere meno strategie da usare può essere un vantaggio ("bruciarsi i ponti alle spalle"); vedere i propri payoff diminuire può essere fantastico; un po' di altruismo aiuta ad ottenere risultati migliori per se stessi, etc.
Se hai voglia di darci un'occhiata, qui vengono discussi alcuni di questi aspetti, senza particolari tecnicismi: http://www.diptem.unige.it/patrone/LMP_53_patrone.pdf
Grazie per l'articolo, anche questo da leggere con calma.
Mi sono accorto che potrei non essere stato chiaro, sopratutto per il fatto di non aver modellizzatto le situazioni, ma chi conosce i celebri "dilemma del prigioniero" e "gioco del pollo" dovrebbe trovarsi.
Mi vengono in mente altre mille situazioni in cui si potrebbero vedere queste interazioni, ma è necessario rifletterci bene prima di generalizzare.
In effetti mi piacerebbe vedere il conflitto Israele-Palestina in chiave TdG. Con tutto quello che hanno scritto in proposito è probabile che ci sia qualcosa.
Mi sono accorto che potrei non essere stato chiaro, sopratutto per il fatto di non aver modellizzatto le situazioni, ma chi conosce i celebri "dilemma del prigioniero" e "gioco del pollo" dovrebbe trovarsi.
Mi vengono in mente altre mille situazioni in cui si potrebbero vedere queste interazioni, ma è necessario rifletterci bene prima di generalizzare.
In effetti mi piacerebbe vedere il conflitto Israele-Palestina in chiave TdG. Con tutto quello che hanno scritto in proposito è probabile che ci sia qualcosa.
Applicazioni della teoria dei giochi al conflitto Israelo-palestinese.
Ho giracchiato con Google ed ho trovato alcune cose che, ad una veloce lettura mi sembrano interessanti:
http://www.slate.com/?id=2065830
http://www.antiwar.com/henderson/?articleid=7647
http://www.jcpa.org/jl/vp448.htm
http://blog.une.edu.au/klausrohde/2007/ ... conflicts/
Ci sono poi contributi quali:
http://www.bepress.com/wpsr/vol3/iss2/art3/
Cose di carattere più "scientifico" le puoi trovare cercando:
game theory palestine israel
su Google scholar:
http://scholar.google.it/
Molti articoli usano la TdG più come un artificio retorico, come uno strumento per ridurre a formule ed a tabelle quanto comunque si potrebbe già dire solo verbalmente. Non solo, ma se non vi è almeno una ragionevole corrispondenza fra il modello di TdG e gli osservati/osservabili, direi che il contributo scientifico si vanifica quasi completamente. Mi sembrano interessanti:
http://jpr.sagepub.com/cgi/content/abstract/42/5/563
http://www.bepress.com/wpsr/vol3/iss2/art3/
In particolare, ti segnalo l'articolo di Yaron (ospitato in una raccolta di suoi contributi a cura di Dinar, col quale ho collaborato e continuo a collaborare):
http://books.google.it/books?hl=it&lr=& ... FM#PPT1,M1
Alcune pagine iniziali sono visibili, ma il libro dovrebbe essere reperibile in qualche biblio universitaria (economia, agraria, et similia).
Qui il tema è il conflitto sull'acqua, che è comunque uno dei fattori improtanti di conflitto.
Ulteriori info in merito (conflitto sul Mountain Aquifer) puoi trovarle qui (è un ottimo lavoro di rassegna, garantisco
):
http://www-wds.worldbank.org/external/d ... ps4074.pdf
Concludo menzionando gli interessanti appunti di Giorgio Gallo, che sono ospitati sulla pag web dedicata al mio libro di TdG (ma ti conviene fare un giro anche sulla sua pag web), e dove il conflitto Israelo-palestinese è ampiamente discusso:
http://www.diptem.unige.it/patrone/deci ... lexity.pdf
Ho giracchiato con Google ed ho trovato alcune cose che, ad una veloce lettura mi sembrano interessanti:
http://www.slate.com/?id=2065830
http://www.antiwar.com/henderson/?articleid=7647
http://www.jcpa.org/jl/vp448.htm
http://blog.une.edu.au/klausrohde/2007/ ... conflicts/
Ci sono poi contributi quali:
http://www.bepress.com/wpsr/vol3/iss2/art3/
Cose di carattere più "scientifico" le puoi trovare cercando:
game theory palestine israel
su Google scholar:
http://scholar.google.it/
Molti articoli usano la TdG più come un artificio retorico, come uno strumento per ridurre a formule ed a tabelle quanto comunque si potrebbe già dire solo verbalmente. Non solo, ma se non vi è almeno una ragionevole corrispondenza fra il modello di TdG e gli osservati/osservabili, direi che il contributo scientifico si vanifica quasi completamente. Mi sembrano interessanti:
http://jpr.sagepub.com/cgi/content/abstract/42/5/563
http://www.bepress.com/wpsr/vol3/iss2/art3/
In particolare, ti segnalo l'articolo di Yaron (ospitato in una raccolta di suoi contributi a cura di Dinar, col quale ho collaborato e continuo a collaborare):
http://books.google.it/books?hl=it&lr=& ... FM#PPT1,M1
Alcune pagine iniziali sono visibili, ma il libro dovrebbe essere reperibile in qualche biblio universitaria (economia, agraria, et similia).
Qui il tema è il conflitto sull'acqua, che è comunque uno dei fattori improtanti di conflitto.
Ulteriori info in merito (conflitto sul Mountain Aquifer) puoi trovarle qui (è un ottimo lavoro di rassegna, garantisco

http://www-wds.worldbank.org/external/d ... ps4074.pdf
Concludo menzionando gli interessanti appunti di Giorgio Gallo, che sono ospitati sulla pag web dedicata al mio libro di TdG (ma ti conviene fare un giro anche sulla sua pag web), e dove il conflitto Israelo-palestinese è ampiamente discusso:
http://www.diptem.unige.it/patrone/deci ... lexity.pdf
Grazie, leggerò i vari documenti che hai proposto
