Strumenti finanziari - 0 - Principi generali di valutazione

Cheguevilla
[size=75]Con questo post si apre quello che spero possa essere una guida utile per chi si avvicina all'economia e, allo stesso tempo, uno spazio di discussione per gli utenti un po' più "maturi".
La mia intenzione è quella di fornire una descrizione generale e sommaria dei vari strumenti finanziari, partendo dai più semplici fino ad arrivare ai principali derivati.
Sperando che la discussione possa in qualche modo essere di interesse agli utenti del forum.
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[size=134]Introduzione[/size]

In senso generale, un'operazione finanziaria consiste nella manifestazione, in una o più scadenze, di movimentazioni finanziarie.
Le scadenze sono gli istanti $t$ a cui le movimentazioni finanziarie (dette anche poste o flussi di cassa) si manifestano.
I parametri fondamentali da prendere in considerazione per valutare e selezionare l’investimento in attività finanziarie e le modalità di copertura dei fabbisogni finanziari sono:
    [*:1b4h68ky]Il rendimento, il rischio e la liquidità per quanto riguarda le attività;[/*:m:1b4h68ky]
    [*:1b4h68ky]La durata ed il costo per le passività;[/*:m:1b4h68ky][/list:u:1b4h68ky]La valutazione di un’attività finanziaria, più in particolare di uno strumento finanziario, coincide con il procedimento analitico che porta alla determinazione del suo prezzo.
    Il procedimento consiste nell’attualizzare tutti i flussi di cassa attesi:
    $V=sum_(t=1)^N(E(FC_t))/(1+i)^t$
    $V$=Valore dell'operazione.
    $E(FC_t)$=Flusso di cassa atteso al tempo $t$.
    $i$= Tasso di interesse generale (per semplicità, si assuma come il tasso di inflazione, anche se non è propriamente corretto).
    Più avanti vedremo come, assumendo diverse ipotesi per $i$, la formula assume significati differenti.


    Esempio:
    Gianni presta a Mario 1000 euro oggi. Mario restituirà tra un anno esatto 1065 euro.
    Supponendo che l'inflazione corrente sia pari al 3% su base annua.
    $V=-1000+1065/(1+0.03)=33.98 €$
    Questo 33.98 € corrisponde al valore attuale dell'operazione, ovvero a quanto vale in questo momento la possibilità di compiere questa operazione; questa quantità rappresenta anche il guadagno netto di Gianni.

Risposte
SnakePlinsky
Lodevole iniziativa.

Dal mio personalissimo punto di vista però:
Con questo post si apre quello che spero possa essere una guida utile per chi si avvicina all'economia....

consiglierei di partire da ancora prima coi concetti. Infatti spesso ad un neofita non sono chiari i concetti di attualizzazzione (4z?) : spesso non è chiaro il perchè di quel $(1+i)^-t$. E spesso ci si porta dietro lacune banali di questo tipo. Consiglio strettamente personale, e siccome sei tu che porti avanti quest'iniziativa pro bono, non farti influenzare troppo dalla mia opinione.

Un saluto.

Chicco_Stat_1
una z sola, attualizzazione ;)

SnakePlinsky
una z sola, attualizzazione Wink


normali effetti nefasti di una prolungata esposizione al computer e alla lingua di albione.

marco vicari
"Cheguevilla":
Esempio:
Gianni presta a Mario 1000 euro oggi. Mario restituirà tra un anno esatto 1065 euro.
Supponendo che l'inflazione corrente sia pari al 3% su base annua.
$V=-1000+1065/(1+0.03)=33.98 €$
Questo 33.98 € corrisponde al valore attuale dell'operazione, ovvero a quanto vale in questo momento la possibilità di compiere questa operazione; questa quantità rappresenta anche il guadagno netto di Gianni.


scusate la precisazione, ma in matematica finanziaria per valore attuale non si intente il montante attualizzato? cioè il valore del capitale al tempo $t$ moltiplicato per il fattore di sconto $(1+i)^-t$ e quindi considerato al tempo $0$?
nel tuo esempio non dovrebbe essere $V=1065/(1+0.03)$ ?

apprezzo sempre i tuoi interventi, spero che vorrai togliermi questa eventuale errata convinzione.
grazie

marco vicari
la mia domanda era sul termine (che poi è importante), non faccio matematica finanziaria da molti anni e potrei ricoprdare male i vari termini (o nel frattempo sono stati aggiornati :D ).
io ricordavo che il "valore attuale" era: il valore attuale di un capitale (1065) ad un'epoca anteriore (ora) a quella della sua disponibilità (tra un anno).
quello che sergio chiama valore attuale netto era il chash flow attualizzato.
però probabilmente ricordo male... :lol:

marco vicari
infatti il mio dubbio era solo sui nomi, la formula di chequevilla era abbastanza chiara (come spesso succede nella matamatica). :-D
negli ultimi anni la inglesizzazione dei nomi ha portato a tali risultati, spesso la stessa cosa si chiama in vari modi a secondo di chi ha tradotto l'ultimo libro in inglese di tendenza sull'argomento.

Cheguevilla
Essendo il primo intervento, ho lasciato i termini più generici possibili.
Credo che l'ultima frase dell'esempio sia chiara:
[quote"Cheguevilla"]Questo 33.98 € corrisponde al valore attuale dell'operazione, ovvero a quanto vale in questo momento la possibilità di compiere questa operazione; questa quantità rappresenta anche il guadagno netto di Gianni.[/quote]
L'idea di partire da 1 o da 0 è più o meno indifferente; come detto da Sergio, è più una questione di nomi che di concetto.
Ciò che mi premeva indicare nell'intervento era il concetto per cui la valutazione di un investimento/finanziamento si compie sul valore attuale dei flussi di cassa attesi.
Naturalmente, è indifferente pensare di iniziare con un esborso già effettuato ed attualizzare il resto, oppure considerare di essere nell'istante in cui viene effettuato il primo esborso, quindi attualizzandolo istantaneamente, cioè moltiplicarlo per un fattore unitario.

marco vicari
confermo che era solo una questione di nomi.
vorrei ricordare a chi legge come il semplice esempio di chequevilla abbia fatto notare come in matematica due capitali siano confrontabili solo se riferiti allo stesso istante di tempo.
spesso questa regola fondamentale viene dimenticata e non raramente si sente gente parlare di somme non attualizzate o capitalizzate, tipo: compro senza interessi un bene di $1000$ euro e pago $10$ comode rate mensili da $100$ euro; o peggio: mi viene proposto un investimento a $5$ anni d $10.000$ euro, se la borsa va male e non supera un certo valore dell'indice mi viene comunque restituito alla fine dei $5$ anni lo stesso capitale di $10.000$ euro, nella peggiore delle ipotesi non perdo nulla.
gli esempi sopra esposti ci fanno notare come spesso certi operatori (banche, finanziarie, ecc...) guadagnino sull'ignoranza matematica (purtroppo troppo diffusa) della gente.

SnakePlinsky
se la borsa va male e non supera un certo valore dell'indice mi viene comunque restituito alla fine dei 5 anni lo stesso capitale di 10.000 euro, nella peggiore delle ipotesi non perdo nulla.


Per questo ho consigliato a Cheguevilla di approfondire quell' $(1+i)^ -t$.

Anche perchè nella capitalizzazzione composta si nasconde un assunzione che non è valida per tutti gli operatori, ovvero l'istantaneo reinvestimento degli interessi. Per le persone comuni spesso è meglio calcolare con interessi a capitalizzazzione semplice.

gli esempi sopra esposti ci fanno notare come spesso certi operatori (banche, finanziarie, ecc...) guadagnino sull'ignoranza matematica (purtroppo troppo diffusa) della gente.


Più che ignoranza matematica direi ignoranza finanziaria, e spesso si specula anche sul senso di fiducia che certe istituzioni trasmettono.


P.S. VAN e DCF sono la stessa cosa, col van più specificatamente si intende che si sottrae alla sommatoria l'esborso iniziale.

Saluti

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