SING3 e TdG

Fioravante Patrone1
Oggi a Madrid inizia SING3, il convegno "europeo" di TdG (e in buona parte mia "creatura"!!! vedasi "history" nella pag web di sing3):

http://www.mat.ucm.es/congresos/sing3/

E si apre la sezione di TdG del forum, contemporaneamente

Buon segno!
Vedremo se l'interesse sarà sufficiente per giustificare la sopravvivenza di questa sezione.

Mi farò vivo al ritorno (le connessioni wifi dagli hotel costano un occhi della testa :evil: )

Risposte
wedge
che dirti, complimenti per l'iniziativa :D

_admin
Accidenti, ti hanno citato un sacco di volte!

Mi piacerebbe che si desse un aspetto internazionale a questo specifico forum, con qualche intervento in inglese, magari si riesce a coinvolgere anche ragazzi o studiosi stranieri, e potremmo uscire dal nostro provincialismo ... tuttavia non vorrei suscitare indignazione da parte dei puristi italiani.
Proviamo.

Cheguevilla
Mi piacerebbe che si desse un aspetto internazionale a questo specifico forum, con qualche intervento in inglese, magari si riesce a coinvolgere anche ragazzi o studiosi stranieri, e potremmo uscire dal nostro provincialismo ... tuttavia non vorrei suscitare indignazione da parte dei puristi italiani.
Proviamo.
That's correct.
If we really want to grow up, living within our courtyard is not enough.
We're like a lobster: we need to abandon our carapace in order to grow.

GIOVANNI IL CHIMICO
I agree with your statement, my dear friends.

Fioravante Patrone1
Nuova sezione del forum. La prima cosa che salta all'occhio è che non ci sono moderatori.
Bene, vuol dire che ci si confronterà fin da subito con un dilemma sociale abbondantemente affrontato anche con gli strumenti della TdG: la nascita delle istituzioni :-D

Spero che ci divertiremo...

Io mi impegno a postare (per un po' di tempo, comunque non dopo che il sole si sia spento) qualche problema e a dare due cenni "teorici". Magari vediamo di fare qualche "sperimentazione"che abbia senso via forum!

_admin
Non mi è chiaro come si possa affrontare il problema della nascita delle istituzioni, anche se qui si tratta di istituzioni ridotte veramente all'osso.
La seconda parte del messaggio è in relazione con la prima?

Fioravante Patrone1
Prima risposta.

Il problema della nascita delle istituzioni è uno dei temi importanti di cui si occupa la TdG.

Il guaio è che il risultato di una situazione di interazione strategica può essere inefficiente, per due motivi principali:
- prevalere degli incentivi individuali su quelli collettivi (esempio classico: il gioco del "dilemma del prigioniero", vedi sotto)
- problemi di coordinamento (come mostrano, in particolare, i giochi di puro coordinamento, vedi sotto)

Questa inefficienza può essere superata tramite accordi (vincolanti o no) fra i "giocatori" (ovvero, gli attori sociali). Può anche emergere come risultato di una interazione ripetuta, così come essere il prodotto di selezione evolutiva, o di apprendimento.

Tutto questo di cui sopra è TdG...

Vedasi, ad esempio:
http://www.diptem.unige.it/patrone/www_04/index.html

summer school nel contesto di "GP+":
http://www.diptem.unige.it/patrone/www_05/index.html
iniziativa che dovrebbe riprendere nel 2008, sul tema "Game Theory and Voting"


dilemma del prigioniero
        L        R

T     (3,3)    (1,4)

B     (4,1)    (2,2)


gioco di puro coordinamento
        L        R

T     (1,1)    (0,0)

B     (0,0)    (1,1)



Seconda risposta.
Un poco, nel senso che alcune delle tematiche che vorrei portare nel forum hanno a che fare con quanto detto sopra.

_admin
Scusate se dopo aver proposto un taglio internazionale continuo a scrivere in italiano. Faccio una gran fatica a scrivere in inglese e poi mi passa la voglia.

Tornando alla questione delle istituzioni...
Affinché una istituzione così semplice come la scelta di un moderatore di un forum abbia un senso pratico occorre
- la presenza di una istituzione di ordine superiore
- un periodo di osservazione
- un periodo di prova (non sempre possibile, quando si assegna un incarico)
- un lungo periodo di azione
- una riduscussione periodica dell'incarico
- in passato devono già esserci stati casi di rotazione dell'incarico, altrimenti la rotazione apparirà come un declassamento.
Queste sono le prime cose che mi vengono in mente.
Con tutti questi limiti, l'assegnazione di incarichi istituzionali va di pari passo con il ciclo di vita della istituzione stessa. Le condizioni iniziali variano così profondamente che può non avere senso impostare un modello matematico.

Kroldar
"Fioravante Patrone":

Il problema della nascita delle istituzioni è uno dei temi importanti di cui si occupa la TdG.

Il guaio è che il risultato di una situazione di interazione strategica può essere inefficiente, per due motivi principali:
- prevalere degli incentivi individuali su quelli collettivi (esempio classico: il gioco del "dilemma del prigioniero", vedi sotto)
- problemi di coordinamento (come mostrano, in particolare, i giochi di puro coordinamento, vedi sotto)


Ora che ci penso, mi chiedo come si collochino i problemi di coordinamento nel discorso sulla nascita delle istituzioni in particolare e in quello relativo ai giochi cooperativi in generale.
Inoltre, se si può cooperare, i problemi di coordinamento vengono banalmente risolti... o no? :-s

Fioravante Patrone1
"Kroldar":

Ora che ci penso, mi chiedo come si collochino i problemi di coordinamento nel discorso sulla nascita delle istituzioni in particolare e in quello relativo ai giochi cooperativi in generale.
Inoltre, se si può cooperare, i problemi di coordinamento vengono banalmente risolti... o no? :-s

L'idea è che un modo per risolvere problemi di coordinamento è quello di:
- parlarsi, se possibile
- introdurre una convenzione (si guida a dx: in questo modo non ci si deve fermare a parlare con ogni autista che si incrocia per decidere da che parte passare :-D )
- "costruire" istituzioni che servano per rafforzare le convenzioni (rendendole note, aggiungendo "pene" per chi le viola...)

Quanto all'ultima domanda, una precisazione che mi tocca spesso fare.
Io intendo "se si può cooperare" come "se si è in un contesto di giochi cooperativi", ovverossia se si possono sottoscrivere accordi vincolanti.
Spesso invece si dice "se si può cooperare" riferendosi alla presenza o meno di una strategia "benevolente" a disposizione dei giocatori.
Come si vede, siamo a due livelli distinti del discorso. La mia "lettura" privilegia il punto di vista "istituzionale" (ovvero, devo avere un quadro istituzionale che rende possibili accordi vincolanti). L'altra riguarda il complesso delle strategie a disposizione dei giocatori e prevede una analisi "non cooperativa" della situazione di interazione strategica.

Detto questo, e con la mia interpretazione, la risposta è che la possibilità di sottoscrivere accordi vincolanti elimina ogni problema se siamo in una situazione di puro coordinamento. Cioè se le preferenze dei giocatori rispetto agli esiti sono identiche. In questo caso, addirittura, non c'è neanche necessità di accordi vincolanti: basta poter comunicare (cheap talk).

Se invece, come normalmente avviene, i payoff dei giocatori non sono perfettamente "allineati", la possibilità di sottoscrivere accordi vincolanti non riesce a risolvere la parte di coordinamento del problema in quanto non si riesce, in generale, a disaccoppiare l'aspetto "coordinamento" da quello del conflitto.

Fioravante Patrone1
interessante esempio di problema di coordinamento non risolto, nonostante la presenza di istituzioni:

http://www.repubblica.it/2007/09/sezion ... cenza.html

breve estratto:

Un disagio che tocca da vicino non solo il Boscardin, ma quasi tutti gli istituti superiori di Vicenza ai quali l'Amministrazione comunale e le due aziende che gestiscono il trasporto urbano ed extraurbano, Aim e Ftv, hanno sostanzialmente imposto due fasce orarie a scelta: 7,30 oppure 8,10. Un aut aut dettato dalla speranza di dividere a metà gli oltre 15 mila studenti vicentini, senza che Aim, azienda divorata dai debiti, debba aumentare il parco macchine o pagare gli straordinari agli autisti degli autobus che sfruttando i quaranta minuti tra una fascia e l'altra riescono così a compiere doppi tragitti.

Il guaio è che a posizionarsi sulla fascia delle 7,30 è stata la maggior parte degli istituti che, complici le 36 o addirittura 40 ore settimanali, ha scelto di iniziare prima le lezioni per non posticipare troppo l'orario di uscita.



morale: severa incapacità gestionale...
la presenza di istituzioni offre la possibilità di comunicare e soprattutto di assumere impegni vincolanti, per coordinare le scelte
ma, naturalmente, servono le ipotesi standard della TdG, fa cui quella di avere decisori intelligenti

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