Ricercando applicazione per tesina
sempre alla ricerca di un'applicazione originale della tdg per la tesina ... leggendo un saggio di odifreddi e ed il libro "calcoli morali..." di laszlo mero, che peraltro devo ancora terminare, mi è venuta l'idea di collegare la tdg alla filosofia politica: vorrei cercare, partendo dai primi esponenti (locke, hobbes, roussea, ... fino al novecento) di tracciare un quadro delle varie interpretazioni della miglior forma di governo (che in molti casi coincide con la migliore scelta economica di un paese). chiedo aiuto a chiunque abbia conoscenze in merito ...ad esempio modelli per spiegare la democrazia, capitalismo, socialismo, regimi fascisti etc (sempre che esista materiale a riguardo)... ciao grazie
Risposte
Sul fatto che la TdG sia collegabile alla filosofia politica direi che non ci piove.
Se te la cavi con l'inglese, potesti provare a dare un'occhiata alla "enciclopedia della filosofia" di Stanford, che trovi in rete:
http://plato.stanford.edu/
Puoi vedere anche questa pagina di Steve Brams (in particolare, la bibliografia):
http://www.columbia.edu/~de11/syllabi/Brams1.htm
Se te la cavi con l'inglese, potesti provare a dare un'occhiata alla "enciclopedia della filosofia" di Stanford, che trovi in rete:
http://plato.stanford.edu/
Puoi vedere anche questa pagina di Steve Brams (in particolare, la bibliografia):
http://www.columbia.edu/~de11/syllabi/Brams1.htm
Ti segnalo questo:
http://www.sociol.unimi.it/papers/2003- ... Curini.pdf
Mi ci sono imbattuto poco fa per caso.
Potrebbe valer la pena darci un'occhiata.
http://www.sociol.unimi.it/papers/2003- ... Curini.pdf
Mi ci sono imbattuto poco fa per caso.
Potrebbe valer la pena darci un'occhiata.
Un tema molto interessante. Grazie della segnalazione.
Sarebbe interessante approfondire con una simulazione, il ruolo e l'indice di potere di partiti piccoli - come quello di Mastella per intenderci - all'interno di una 'democrazia deliberativa'(sic!). Ossia quanti favori ad amici occorre fare per avere i voti e diventare ministro. Quindi da ministro quanti amici si possono sistemare nei centri di potere e incrementare voti e consensi per la legislatura successiva.
Non è polemica contro chi si riconosce nel partito di Mastella, mi sembra che questo modo di raccogliere consensi sia stato dichiarato dallo stesso Mastella.
Forse non è tema per una tesina agli esami di maturità. Però una semplice simulazione con dei conti si potrebbe azzardare.
Sarebbe interessante approfondire con una simulazione, il ruolo e l'indice di potere di partiti piccoli - come quello di Mastella per intenderci - all'interno di una 'democrazia deliberativa'(sic!). Ossia quanti favori ad amici occorre fare per avere i voti e diventare ministro. Quindi da ministro quanti amici si possono sistemare nei centri di potere e incrementare voti e consensi per la legislatura successiva.
Non è polemica contro chi si riconosce nel partito di Mastella, mi sembra che questo modo di raccogliere consensi sia stato dichiarato dallo stesso Mastella.
Forse non è tema per una tesina agli esami di maturità. Però una semplice simulazione con dei conti si potrebbe azzardare.
Ti segnalo il seguente testo: K. FILINIS, Teoria dei Giochi e Strategia Politica (Editori Riuniti, 1971); il teso è una semplice introduzione alla disciplina e presenta anche delle applicazioni alle strategie politiche. L'mpostazione dell' autore, onestamente segnalata, è quella del materialismo storico. Il testo è stato scritto in carcere perchè l'autore è stato un oppositore del regime dei colonnelli in Grecia.
Ciao, Ahmad!
Lieto di incrociarti qui.
Ho cancellato il tuo messaggio duplicato (oggi il forum e' un po' bizzoso...).
A ri-leggerti, spero
Lieto di incrociarti qui.
Ho cancellato il tuo messaggio duplicato (oggi il forum e' un po' bizzoso...).
A ri-leggerti, spero
Aggiungo ancora una indicazione, che ritengo importante e che può essere utile anche ad altri; premetto che può riguardare coloro che preparano una tesina in un corso di TdG o la vera e propria tesi di laurea. Si tratta delle ricerche degli ultimi anni di Brian Skyrms il quale è un filosofo dell' Università della California con sede ad Irvine e che nella buona tradizione analitica anglosassone non disdegna i metodi matematici nelle sue speculazioni. Le sue ultime ricerche sull' origine del contratto sociale, le convenzioni e le istituzioni, si sono concretizzate nei due seguenti libri:
The Stag Hunt and the Evolution of Social Structure Cambridge University Press, 2004
Evolution of the Social Contract Cambridge University Press: 1996
Il suo approccio è genuinamente dinamico (quindi, non giochi sequenziali e giochi ripetuti) e per questo usa i giochi evolutivi. Io personalmente ritengo che tale approccio sia il più adatto per la descrizione dell' emergere delle istituzioni e delle convenzioni.
Nel suo sito, facilmente rintracciabile, si trova anche un simulatore per la dinamica dei suoi ultimi modelli.
The Stag Hunt and the Evolution of Social Structure Cambridge University Press, 2004
Evolution of the Social Contract Cambridge University Press: 1996
Il suo approccio è genuinamente dinamico (quindi, non giochi sequenziali e giochi ripetuti) e per questo usa i giochi evolutivi. Io personalmente ritengo che tale approccio sia il più adatto per la descrizione dell' emergere delle istituzioni e delle convenzioni.
Nel suo sito, facilmente rintracciabile, si trova anche un simulatore per la dinamica dei suoi ultimi modelli.
"Page89":
sempre alla ricerca di un'applicazione originale della tdg per la tesina ... leggendo un saggio di odifreddi e ed il libro "calcoli morali..." di laszlo mero, che peraltro devo ancora terminare, mi è venuta l'idea di collegare la tdg alla filosofia politica: vorrei cercare, partendo dai primi esponenti (locke, hobbes, roussea, ... fino al novecento) di tracciare un quadro delle varie interpretazioni della miglior forma di governo (che in molti casi coincide con la migliore scelta economica di un paese). chiedo aiuto a chiunque abbia conoscenze in merito ...ad esempio modelli per spiegare la democrazia, capitalismo, socialismo, regimi fascisti etc (sempre che esista materiale a riguardo)... ciao grazie
Per i libri non aggiungo nulla, i prof (sicuramente fioravante lo è ma credo anche Ahmad) hanno detto già abbastanza.
Secondo me però la tua ricerca dovrebbe essere fortemente ridotta. Cioè, magari mi sbaglio, ma a me sembra che cercare applicazioni nella filosofia politica o anche solo nelle forme di governo della teoria dei giochi sia come fare ricerca nell'utilizzo delle armi da fuoco nei conflitti. Soprattutto considerato che la tua è una tesina. Secondo me dovresti porre l'attenzione su argomenti più specifici; magari su una sola forma di governo...
La tesina deve comunque dare un contributo alla scienza, quindi se ti preoccupi di qualcosa di particolare (magari l'applicazione di un certo modello alla spiegazione matematica di una determinata forma di governo) e lo approfondisci hai più probabilità di dire cose nuove e di interessare i membri della commissione. Inoltre secondo me dimostri di aver lavorato di più e rischi di meno che qualcuno della commissione faccia domande a cui non sai rispondere. Ricordati che tu devi sapere bene di cosa stai parlando. Più è ristretto il campo più è facile sapere ciò che c'è da sapere.
Nelle varie biblioteche universitarie dovresti trovare del materiale.
Un rischio di essere troppo generali è che nel non voler eccedere troppo nelle pagine finisci per fare una tesina "divulgativa" o, ancora peggio, dimentichi qualcosa di importante; il rischio di una scelta troppo particolare è che i professori della commissione pensino che non c'era nulla da dire sull'argomento (anche se questo ti da la possibilità di dimostrare il contrario).
P.S: Se è possibile che ti trovi un prof di diritto all'esame vai a guardare in un buon manuale di diritto costituzionale la definizione di forma di governo, quali sono i modelli generali e quali invece sono esempi. Lo dico perché dopo tanto lavoro non è bello sentirsi dire cose tipo; "ma stai parlando delle forme di stato o di governo?" "Ma questo non è una forma di governo ma un modello economico..." "Il regime fascista è solo un esempio di dittatura". Inoltre il metterlo nella tesi dimostra una attenzione alla multi-disciplinarietà. Anche filosofi del diritto e scienziati politici hanno parlato dell'argomento quindi dovresti dare un'occhiata ad almeno i testi più autorevoli.
Ciao questo è il mio primo messaggio nel forum e vi chiedo se potete indicarmi un possibile argomento finanziario in connessione con la Teoria dei giochi. La mia tesi vorrebbe affrontare la relazione tra la Teoria dei Giochi e le aste di titoli di stato e i comportamenti degli operatori nel mercato primario. Necessito di materiale..grazie.......
Tesi di laurea?
Allora ti faccio la domanda che faccio sempre in questi casi: cosa ci sta a fare il relatore?
Ciao
Allora ti faccio la domanda che faccio sempre in questi casi: cosa ci sta a fare il relatore?
Ciao
Ciao a tutti..sono una ragazza del 5 anno del liceo scientifico..qualcuno potrebbe suggerirmi come inserire la TDG in una tesina su materialismo e meccanicismo??
Beh, c'è una connessione che passa attraverso uno dei principali esponenti del materialismo, ovvero Hobbes.
La sua teoria dello Stato è stata "letta" mediante l'uso della teoria dei giochi. Il giochino di base su cui si è molto speculato è il dilemma del prigioniero, che sembra descrivere la situazione pre-statuale, con i suoi tratti di inefficienza.
Il Sovrano è colui che permette di trasformare il gioco da non cooperativo a cooperativo, recuperando in efficienza.
Dopo di che, la TdG è, in generale, uno strumento per l'analisi del processo di formazione delle convenzioni, delle norme. E per studiarne la stabilità. Ma questo esula dal rapporto diretto che ti interessava.
Se te la cavi con l'inglese, potresti usare questi due link come "punto di partenza":
http://plato.stanford.edu/entries/hobbes-moral/
http://plato.stanford.edu/entries/prisoner-dilemma/
Se invece vuoi una connessione diretta con il materialismo ed il meccanicismo, l'unica cosa che saprei dire è che la TdG è apparentemente abbastanza lontana da questi paradigmi interpretativi, visto che è centrata sulla idea di "decisore razionale".
Al decisore razionale è attribuita la libertà di scegliere fra diverse alternative quella che lui ritiene migliore. Quindi qualcosa di significativamente diverso da un robottino meccanico: ceratmente dotato di "free will".
D'altro canto, la sua stessa essenza di decisore (perettamente) razionale lo rende del tutto prevedibile. Il suo libero arbitrio alla fin fine è solo una illusione, in quanto è condannato a comportarsi da decisore razionale e quindi le sue scelte sono determinate. La libertà che gli resta, e che può rendere non prevedibili le sue azioni, riguarda le credenze che ha sugli altri individui coinvolti nel gioco, ovvero nel processo di interazione strategica. Ma, anche qui, la teoria bayesiana ortodossa richiede che i suoi belief siano "giustificati". Per cui, di nuovo questi apparenti spazi di libertà si chiudono inesorabilmente.
La sua teoria dello Stato è stata "letta" mediante l'uso della teoria dei giochi. Il giochino di base su cui si è molto speculato è il dilemma del prigioniero, che sembra descrivere la situazione pre-statuale, con i suoi tratti di inefficienza.
Il Sovrano è colui che permette di trasformare il gioco da non cooperativo a cooperativo, recuperando in efficienza.
Dopo di che, la TdG è, in generale, uno strumento per l'analisi del processo di formazione delle convenzioni, delle norme. E per studiarne la stabilità. Ma questo esula dal rapporto diretto che ti interessava.
Se te la cavi con l'inglese, potresti usare questi due link come "punto di partenza":
http://plato.stanford.edu/entries/hobbes-moral/
http://plato.stanford.edu/entries/prisoner-dilemma/
Se invece vuoi una connessione diretta con il materialismo ed il meccanicismo, l'unica cosa che saprei dire è che la TdG è apparentemente abbastanza lontana da questi paradigmi interpretativi, visto che è centrata sulla idea di "decisore razionale".
Al decisore razionale è attribuita la libertà di scegliere fra diverse alternative quella che lui ritiene migliore. Quindi qualcosa di significativamente diverso da un robottino meccanico: ceratmente dotato di "free will".
D'altro canto, la sua stessa essenza di decisore (perettamente) razionale lo rende del tutto prevedibile. Il suo libero arbitrio alla fin fine è solo una illusione, in quanto è condannato a comportarsi da decisore razionale e quindi le sue scelte sono determinate. La libertà che gli resta, e che può rendere non prevedibili le sue azioni, riguarda le credenze che ha sugli altri individui coinvolti nel gioco, ovvero nel processo di interazione strategica. Ma, anche qui, la teoria bayesiana ortodossa richiede che i suoi belief siano "giustificati". Per cui, di nuovo questi apparenti spazi di libertà si chiudono inesorabilmente.