Modello economico a più variabili
Prima di tutto ciao a tutti. Mi presento in modo rapidissimo, essendo il mio primo post. Ho 24 anni, mi chiamo Fabio, sono uno studente di economia e sto facendo la tesi. E da qui nascono i problemi, che spero di risolvere con il vostro aiuto. La mia tesi non verte sulla matematica, ma mi serve come strumento. Devo misurare il rischio paese, costruendo un nuovo indicatore. In teoria niente di trascendentale, solo che non so, una volta che ho gerarchizzato (quindi assegnando un peso ad ognuno) i vari fattori di cui tengo conto, come mettere nella stessa funzione valori che hanno unità di misura ed ordini di grandezza diversi. Grazie in anticipo, spero di essermi spiegato.
Risposte
?
Tesi di quale specialistica
?
(di indirizzo economico immagino.)..
Io non posso aiutarti più di tanto che sono all'inizio del secondo anno mi dispiace, ma conosco solo le basi della microeconomia.
Aspettiamo l'arrivo di qualche esperto
Tesi di quale specialistica
?
(di indirizzo economico immagino.)..
Io non posso aiutarti più di tanto che sono all'inizio del secondo anno mi dispiace, ma conosco solo le basi della microeconomia.
Aspettiamo l'arrivo di qualche esperto

Benvenuto.
Dal momento che il risultato di una funzione ha una sua unità di misura, l’espressione della funzione deve rispettare la relazione tra le unità di misura.
Ad esempio, in fisica ci sono formule che mischiano unità di misure differenti (ad esempio spazio e tempo), ed il risultato è un’unità di misura ancora diversa.
Poiché, per il tuo problema, la situazione è leggermente differente, ti suggerirei di considerare la tua funzione come la composizione di più funzioni le quali danno un risultato nella stessa unità di misura.
Ad esempio, chiamiamo $R(X_1,X_2,…,X_n)$ la funzione rischio che stai cercando.
Quindi, le varie funzioni $X_i$ saranno funzioni confrontabili tra loro.
Supponiamo che $X_1$ sia il debito pubblico sul PIL, $X_2$ il tasso di indebitamento a breve, $X_3$ l’avanzo primario e così via.
Per ognuna di queste funzioni, il paese riceve una classificazione (che per comodità potrebbe essere un intero, ad esempio tra 1 e 10).
A questo punto, si tratta di comporre il tutto attraverso la funzione R che potrebbe essere vista come una media ponderata dei risultati ottenuti dalle singole valutazioni.
Ad esempio:
$R(X,Y,Z)=sum_(i=1)^nalpha_iX_i$
Dove $sum_(i=1)^n=1$
Il risultato sarà un numero appartenente all'intervallo scelto (ad esempio da 1 a 10).
A questo punto sta a te decidere come approssimare o se volere ritoccare in qualche modo il risultato.
Un nodo carente di questo sistema è la calibrazione dei pesi (gli $alpha_i$), poichè rischia di diventare una scelta arbitraria e comunque la sua rilevanza rischia di essere notevole.
Ad esempio, nel caso dell'Islanda, la preponderanza di un indicatore rispetto ad un altro potrebbe dare risultati sostanzialmente diversi tra loro.
Questo tipo di idea ha i suoi pregi e i suoi difetti, naturalmente.
Aspettiamo che qualcuno più "pratico" di me si faccia vivo.
Dal momento che il risultato di una funzione ha una sua unità di misura, l’espressione della funzione deve rispettare la relazione tra le unità di misura.
Ad esempio, in fisica ci sono formule che mischiano unità di misure differenti (ad esempio spazio e tempo), ed il risultato è un’unità di misura ancora diversa.
Poiché, per il tuo problema, la situazione è leggermente differente, ti suggerirei di considerare la tua funzione come la composizione di più funzioni le quali danno un risultato nella stessa unità di misura.
Ad esempio, chiamiamo $R(X_1,X_2,…,X_n)$ la funzione rischio che stai cercando.
Quindi, le varie funzioni $X_i$ saranno funzioni confrontabili tra loro.
Supponiamo che $X_1$ sia il debito pubblico sul PIL, $X_2$ il tasso di indebitamento a breve, $X_3$ l’avanzo primario e così via.
Per ognuna di queste funzioni, il paese riceve una classificazione (che per comodità potrebbe essere un intero, ad esempio tra 1 e 10).
A questo punto, si tratta di comporre il tutto attraverso la funzione R che potrebbe essere vista come una media ponderata dei risultati ottenuti dalle singole valutazioni.
Ad esempio:
$R(X,Y,Z)=sum_(i=1)^nalpha_iX_i$
Dove $sum_(i=1)^n=1$
Il risultato sarà un numero appartenente all'intervallo scelto (ad esempio da 1 a 10).
A questo punto sta a te decidere come approssimare o se volere ritoccare in qualche modo il risultato.
Un nodo carente di questo sistema è la calibrazione dei pesi (gli $alpha_i$), poichè rischia di diventare una scelta arbitraria e comunque la sua rilevanza rischia di essere notevole.
Ad esempio, nel caso dell'Islanda, la preponderanza di un indicatore rispetto ad un altro potrebbe dare risultati sostanzialmente diversi tra loro.
Questo tipo di idea ha i suoi pregi e i suoi difetti, naturalmente.
Aspettiamo che qualcuno più "pratico" di me si faccia vivo.