Mi aiutate a scegliere la materia più allettante ????
Allora io quest'anno passo al corso di laurea in scienze economiche. HO deciso!!!Solo che voglio un consiglio su quale di queste 3 materie inserire nel piano di studio..Perché i programmi non li conosco ( a primo acchito mi piace un casino "matematica per le applicazioni economiche e finanziarie).
ECCO I PROGRAMMI DELLE 3 MATERIE:
SCELTA 1)
Matematica per le applicazioni economiche e finanziarie C.d.L. in SE – 8 crediti – 50 ore
C.d.L.S. in SE - 8 crediti - 50 ore; EM - 4 crediti - 25 ore; F - 4 crediti - 25 ore
Per Crediti 4: I Modulo:
Numeri complessi: rappresentazione trigonometrica, potenze, radici ed esponenziale complessa. Algebra lineare: vettori, matrici, spazi vettoriali, basi, cambiamenti di base. Applicazioni lineari e sistemi lineari: Nucleo e Immagine. Teoremi di Sylvester, Cramer, Rouchè-Capelli. Autovalori e autovettori, polinomio caratteristico. Matrici simmetriche. Matrici diagonalizzabili.
Per Crediti 8: II Modulo (+ I Modulo):
Funzioni di variabile vettoriale: limiti, continuità, calcolo differenziale: funzioni differenziabili, derivate parziali e direzionali, polinomio di Taylor. Funzioni implicite: Teorema del Dini. Massimizzazione libera e vincolata. Condizioni del I e del II ordine, forme quadratiche. Teorema di Kuhn-Tucker.
Testi di riferimento
Dispense complete del corso e soluzioni delle prove d’esame disponibili presso la Stamperia della Facoltà e scaricabili dalla pagina WEB.
Testi di supporto
Pagani e Salsa: Analisi Matematica, Masson;
Chiang: Introduzione all'Economia Matematica, Boringhieri.
Per ricevere informazioni, avvisi, orari, testi dei compiti ecc. via INTERNET collegarsi con:
http://www.economia.unisi.it/lonzi/Index.htm.
SCELTA 2 ) [????.]
Modelli dei mercati finanziari C.d.L. in EMF – 8 crediti – 50 ore; SE – 8 crediti – 50 ore
MODALITÀ DI ESAME: prova scritta.
I – Selezione di portafogli azionari: l’analisi media-varianza. Portafogli di attività rischiose. Media e varianza di un portafoglio con due titoli rischiosi. Correlazione e diversificazione. L’insieme delle opportunità nel piano rischio-rendimento. Portafogli con n titoli rischiosi. Portafogli con n titoli rischiosi ed uno non rischioso. Frontiera efficiente e Teorema di separazione. La Capital Market Line. Diversificazione dei portafogli, rischio sistematico e non sistematico.
II - Il Capital Asset Pricing Model. L’equilibrio di mercato e il portafoglio di mercato. Il beta e la Security Market Line. La classificazione dei portafogli efficienti.
III – Derivati finanziari di tipo europeo. Definizione di titolo derivato. I derivati sentiero e non sentiero dipendenti. Il modello binomiale, sua struttura e caratteristiche. Gli schemi uniperiodale, biperiodale e multiperiodale.
IV – Derivati finanziari di tipo americano. Definizione di derivato americano. I processi martingala e markoviani. Il modello binomiale applicato ai derivati americani. Definizione ed utilizzo dei concetti di stopping time ed optimal stopping. I derivati convessi.
Testi ed eserciziario di riferimento
G. Castellani, M. De Felice e F. Moriconi; “Manuale di Finanza. Tomo II: Teoria del portafoglio e mercato azionario”. Ed. Il Mulino, Bologna, 2005. G. Castellani, M. De Felice e F. Moriconi; “Manuale di Finanza. Tomo III: Modelli stocastici e contratti derivati”. Ed. Il Mulino, Bologna, 2005. S.E. Shreve; “Stochastic Calculus for Finance I. The Binomial Asset Pricing Model”. Ed. Springer, 2003. Prove scritte proposte negli anni precedenti e reperibili presso la Stamperia di Facoltà. È caldamente consigliata anche la lettura del testo di S. Stenti; “Elogio del furto. Vincere da juventini rubando senza rimorsi”. Ed. Limina, Arezzo, 2004.
C.d.L.S. in EGIF – 4 crediti laurea triennale – 25 ore, SE – 8 crediti – 50 ore
Mutuato dal Corso di Modelli dei Mercati Finanziari
SCELTA 3) : NON SEMBRA DEVASTANTE
Statistica II C.d.L. in SE – 8 crediti – 50 ore
Universo e campione; Statistiche campionarie; Stima e verifica di ipotesi; Ipotesi funzionali; _
Regressione multipla e sue applicazioni; Analisi della varianza e sue applicazioni; Analisi delle serie storiche; Introduzione ai modelli ARMA e ARIMA.
Testi consigliati
L. Greco (1991) Appunti di Statistica inferenziale univariata, ed. Ticci Siena
OVVIAMENTE IO SONO PROPENSO PER LA SCELTA 1 E 2...FORSE PIU' PER LA SCELTA 1... SOLO CHE NELLA SCELTA 2 C'E' STUDIARE PURE IL LIBRO“Elogio del furto. Vincere da juventini rubando senza rimorsi”. Ed. LiminA ahahahah (Il prof è un genio io l'ho sempre saputo)
PS: spero di aver postato nella sezione giusta!!! In fondo e in fine...Sempre di economia si parla
ECCO I PROGRAMMI DELLE 3 MATERIE:
SCELTA 1)
Matematica per le applicazioni economiche e finanziarie C.d.L. in SE – 8 crediti – 50 ore
C.d.L.S. in SE - 8 crediti - 50 ore; EM - 4 crediti - 25 ore; F - 4 crediti - 25 ore
Per Crediti 4: I Modulo:
Numeri complessi: rappresentazione trigonometrica, potenze, radici ed esponenziale complessa. Algebra lineare: vettori, matrici, spazi vettoriali, basi, cambiamenti di base. Applicazioni lineari e sistemi lineari: Nucleo e Immagine. Teoremi di Sylvester, Cramer, Rouchè-Capelli. Autovalori e autovettori, polinomio caratteristico. Matrici simmetriche. Matrici diagonalizzabili.
Per Crediti 8: II Modulo (+ I Modulo):
Funzioni di variabile vettoriale: limiti, continuità, calcolo differenziale: funzioni differenziabili, derivate parziali e direzionali, polinomio di Taylor. Funzioni implicite: Teorema del Dini. Massimizzazione libera e vincolata. Condizioni del I e del II ordine, forme quadratiche. Teorema di Kuhn-Tucker.
Testi di riferimento
Dispense complete del corso e soluzioni delle prove d’esame disponibili presso la Stamperia della Facoltà e scaricabili dalla pagina WEB.
Testi di supporto
Pagani e Salsa: Analisi Matematica, Masson;
Chiang: Introduzione all'Economia Matematica, Boringhieri.
Per ricevere informazioni, avvisi, orari, testi dei compiti ecc. via INTERNET collegarsi con:
http://www.economia.unisi.it/lonzi/Index.htm.
SCELTA 2 ) [????.]
Modelli dei mercati finanziari C.d.L. in EMF – 8 crediti – 50 ore; SE – 8 crediti – 50 ore
MODALITÀ DI ESAME: prova scritta.
I – Selezione di portafogli azionari: l’analisi media-varianza. Portafogli di attività rischiose. Media e varianza di un portafoglio con due titoli rischiosi. Correlazione e diversificazione. L’insieme delle opportunità nel piano rischio-rendimento. Portafogli con n titoli rischiosi. Portafogli con n titoli rischiosi ed uno non rischioso. Frontiera efficiente e Teorema di separazione. La Capital Market Line. Diversificazione dei portafogli, rischio sistematico e non sistematico.
II - Il Capital Asset Pricing Model. L’equilibrio di mercato e il portafoglio di mercato. Il beta e la Security Market Line. La classificazione dei portafogli efficienti.
III – Derivati finanziari di tipo europeo. Definizione di titolo derivato. I derivati sentiero e non sentiero dipendenti. Il modello binomiale, sua struttura e caratteristiche. Gli schemi uniperiodale, biperiodale e multiperiodale.
IV – Derivati finanziari di tipo americano. Definizione di derivato americano. I processi martingala e markoviani. Il modello binomiale applicato ai derivati americani. Definizione ed utilizzo dei concetti di stopping time ed optimal stopping. I derivati convessi.
Testi ed eserciziario di riferimento
G. Castellani, M. De Felice e F. Moriconi; “Manuale di Finanza. Tomo II: Teoria del portafoglio e mercato azionario”. Ed. Il Mulino, Bologna, 2005. G. Castellani, M. De Felice e F. Moriconi; “Manuale di Finanza. Tomo III: Modelli stocastici e contratti derivati”. Ed. Il Mulino, Bologna, 2005. S.E. Shreve; “Stochastic Calculus for Finance I. The Binomial Asset Pricing Model”. Ed. Springer, 2003. Prove scritte proposte negli anni precedenti e reperibili presso la Stamperia di Facoltà. È caldamente consigliata anche la lettura del testo di S. Stenti; “Elogio del furto. Vincere da juventini rubando senza rimorsi”. Ed. Limina, Arezzo, 2004.
C.d.L.S. in EGIF – 4 crediti laurea triennale – 25 ore, SE – 8 crediti – 50 ore
Mutuato dal Corso di Modelli dei Mercati Finanziari
SCELTA 3) : NON SEMBRA DEVASTANTE
Statistica II C.d.L. in SE – 8 crediti – 50 ore
Universo e campione; Statistiche campionarie; Stima e verifica di ipotesi; Ipotesi funzionali; _
Regressione multipla e sue applicazioni; Analisi della varianza e sue applicazioni; Analisi delle serie storiche; Introduzione ai modelli ARMA e ARIMA.
Testi consigliati
L. Greco (1991) Appunti di Statistica inferenziale univariata, ed. Ticci Siena
OVVIAMENTE IO SONO PROPENSO PER LA SCELTA 1 E 2...FORSE PIU' PER LA SCELTA 1... SOLO CHE NELLA SCELTA 2 C'E' STUDIARE PURE IL LIBRO“Elogio del furto. Vincere da juventini rubando senza rimorsi”. Ed. LiminA ahahahah (Il prof è un genio io l'ho sempre saputo)
PS: spero di aver postato nella sezione giusta!!! In fondo e in fine...Sempre di economia si parla
Risposte
Beata te che hai questa facilità con la matematica...sono al secondo anno di Commercio estero e sono ancora bloccato con l'esame di matematica (analisi+matematica finanziaria) hai qualche consiglio? thanks e buona fortuna per la tua nuova avventura, io ovviamente farei la seconda scelta...
come mai hai deciso di cambiare in scienze economiche?
come mai hai deciso di cambiare in scienze economiche?
SORPRESINA: A Causa del nuovo ordinamento sono rimasto ad Arezzo anche per il secondo anno che cambiano solo 2 esami (alla specialistica di S.E non puoi essere ammesso con un voto di laurea < 100)...E poi..
NOn so se laurearmi in economia e management (passando da economia e commercio) oppure se fare scienze economiche 5 anni..
La prima è più facile e forse presenta più sbocchi lavorativi...
La seconda è più difficile e porta molti a fare un dottorato di di ricerca di 4 anni in Economia Politica (se si vuol essere seri)...
Insomma se prendessi scienze economiche e se tutto andasse bene, finirei l'università e dottorato a 27 anni... Che senso ha se poi non trovo un posto da economista o da docente di economia politica??? La domanda di lavoro per gli economisti è molto bassa...E' questo il problema!!!E a 27 anni una persona è troppo "adulta" per entrare come dipendente in una banca o in un'azienda (visto che vogliono gente giovane, e non gente che sa fare calcoli econometrici o cose strane).
E' una cosa brutta da dire..Ma non posso fare la matematica, l'econometria, la statistica e la parte più bella dell'economia (Macro avanzata + Micro avanzata + teoria dei giochi + il restante delle materie economiche)..Per colpa di questo sistema assurdo...CHe paradossalmente lascia disoccupati chi studia di più (nel mio caso..Posso trovare occupazione con scienze economiche se e solo se sono un genio dell'economia...Ma come posso saperlo a Priori???NOn ho mica la sfera di cristallo!).
Poi ovviamente non è detto che rimarrei disoccupato, ma il rischio c'è...ed è superiore rispetto ad altre lauree specialistiche (anche se a scienze economiche i frequentanti sono 30 e non dovrebbe essere così...)
COMUNQUE RITORNANDO A NOI...PERCHE' LAUREARMI IN SCIENZE ECONOMICHE? -Perché dopo la Bocconi e Bologna, Quello di Siena è il corso di laurea specialistica che offre una preparazione migliore, essendo affiancata dal dipartimento di economia politica (un signor dipartimento)-
E poi non è paragonabile la bellezza del settore matematico/economico rispetto al settore aziendale...
PS: sono un uomo
PPS: IO come te non ero appassionato di matematica...E' stato il mio docente a farmela piacere come materia (cosa molto rara) ....Che spiega tutto per filo e per segno ...E sa spiegare cose difficili in un modo facile e comprensibile... MI ha trasmesso il metodo di ragionamento e ora riesco a capire e ad apprezzare certe cose che prima non apprezzavo.
NOn so se laurearmi in economia e management (passando da economia e commercio) oppure se fare scienze economiche 5 anni..
La prima è più facile e forse presenta più sbocchi lavorativi...
La seconda è più difficile e porta molti a fare un dottorato di di ricerca di 4 anni in Economia Politica (se si vuol essere seri)...
Insomma se prendessi scienze economiche e se tutto andasse bene, finirei l'università e dottorato a 27 anni... Che senso ha se poi non trovo un posto da economista o da docente di economia politica??? La domanda di lavoro per gli economisti è molto bassa...E' questo il problema!!!E a 27 anni una persona è troppo "adulta" per entrare come dipendente in una banca o in un'azienda (visto che vogliono gente giovane, e non gente che sa fare calcoli econometrici o cose strane).
E' una cosa brutta da dire..Ma non posso fare la matematica, l'econometria, la statistica e la parte più bella dell'economia (Macro avanzata + Micro avanzata + teoria dei giochi + il restante delle materie economiche)..Per colpa di questo sistema assurdo...CHe paradossalmente lascia disoccupati chi studia di più (nel mio caso..Posso trovare occupazione con scienze economiche se e solo se sono un genio dell'economia...Ma come posso saperlo a Priori???NOn ho mica la sfera di cristallo!).
Poi ovviamente non è detto che rimarrei disoccupato, ma il rischio c'è...ed è superiore rispetto ad altre lauree specialistiche (anche se a scienze economiche i frequentanti sono 30 e non dovrebbe essere così...)
COMUNQUE RITORNANDO A NOI...PERCHE' LAUREARMI IN SCIENZE ECONOMICHE? -Perché dopo la Bocconi e Bologna, Quello di Siena è il corso di laurea specialistica che offre una preparazione migliore, essendo affiancata dal dipartimento di economia politica (un signor dipartimento)-
E poi non è paragonabile la bellezza del settore matematico/economico rispetto al settore aziendale...
PS: sono un uomo
PPS: IO come te non ero appassionato di matematica...E' stato il mio docente a farmela piacere come materia (cosa molto rara) ....Che spiega tutto per filo e per segno ...E sa spiegare cose difficili in un modo facile e comprensibile... MI ha trasmesso il metodo di ragionamento e ora riesco a capire e ad apprezzare certe cose che prima non apprezzavo.
passa a economia e commercio e basta.
Mica che ti fai altri 5 anni...
Mica che ti fai altri 5 anni...
a Economia e commercio c'è un po' troppa massa a mio parere...E' l'unica cosa che mi turba...Non lo so ... Sto valutando tutti i pro e i contro di ciascun corso di laurea e devo dire che è veramente dura..Ogni giorno cambio idea ( a scienze economiche sono in 30 a seguirla e quindi la didattica è molto meglio)
PS: IO studierei volentieri altri 5 anni...E' il "dopo" ciò che mi preoccupa e che mi turba tanto tanto tanto.
PS: IO studierei volentieri altri 5 anni...E' il "dopo" ciò che mi preoccupa e che mi turba tanto tanto tanto.
"esteta_edonista":
a Economia e commercio c'è un po' troppa massa a mio parere...E' l'unica cosa che mi turba...Non lo so ... Sto valutando tutti i pro e i contro di ciascun corso di laurea e devo dire che è veramente dura..Ogni giorno cambio idea ( a scienze economiche sono in 30 a seguirla e quindi la didattica è molto meglio)
PS: IO studierei volentieri altri 5 anni...E' il "dopo" ciò che mi preoccupa e che mi turba tanto tanto tanto.
io per come la penso io, voglio studiare ciò che mi piace davvero e mi rende soddisfatto..non andrei a fare qualcosa per puro risvolto economico..anche perchè se secondo me una cosa ti soddisfa la fai + volentieri, con risultati migliori e alla fine se sei bravo in ciò che ami ti distingui dagli altri..
io farei anche più di una Laurea... ma prima o poi il Mondo del Lavoro ci chiama... anche perchè anche l'esperienza lavorativa è una laurea 
good luck
good luck
"xbissiox":
io farei anche più di una Laurea... ma prima o poi il Mondo del Lavoro ci chiama... anche perchè anche l'esperienza lavorativa è una laurea
io non dicevo di non andare mai a lavorare..dicevo che si deve fare ciò che piace..male male uno può sempre andare a insegnare se ci riesce..
"Andrearufus":
[quote="xbissiox"]io farei anche più di una Laurea... ma prima o poi il Mondo del Lavoro ci chiama... anche perchè anche l'esperienza lavorativa è una laurea
io non dicevo di non andare mai a lavorare..dicevo che si deve fare ciò che piace..male male uno può sempre andare a insegnare se ci riesce..[/quote]
la mia era solo una piccola costatazione amichevole
"xbissiox":
[quote="Andrearufus"][quote="xbissiox"]io farei anche più di una Laurea... ma prima o poi il Mondo del Lavoro ci chiama... anche perchè anche l'esperienza lavorativa è una laurea
io non dicevo di non andare mai a lavorare..dicevo che si deve fare ciò che piace..male male uno può sempre andare a insegnare se ci riesce..[/quote]
la mia era solo una piccola costatazione amichevole
[/quote]anche la mia
ma fare il commercialista non ti piacerebbe? non ho capito esattamente cosa vorresti fare nella tua vita...se lo sai ovviamente
Magari andare a insegnare!!!
Credo che per ottenere una cattedra universitaria bisogna essere bravi parecchio parecchio però...
-il commercialista? Tenere la contabilità?-No a me piacerebbe o controllare i titoli e le azioni, o occuparmi di problemi di sistemi economici, oppure insegnare in una cattedra universitaria...
Insomma mi accontento di poco
Credo che per ottenere una cattedra universitaria bisogna essere bravi parecchio parecchio però...
-il commercialista? Tenere la contabilità?-No a me piacerebbe o controllare i titoli e le azioni, o occuparmi di problemi di sistemi economici, oppure insegnare in una cattedra universitaria...
Insomma mi accontento di poco
"esteta_edonista":
Magari andare a insegnare!!!
Credo che per ottenere una cattedra universitaria bisogna essere bravi parecchio parecchio però...
-il commercialista? Tenere la contabilità?-No a me piacerebbe o controllare i titoli e le azioni, o occuparmi di problemi di sistemi economici, oppure insegnare in una cattedra universitaria...
Insomma mi accontento di poco
Non sottovalutare la professione del commercialista
PS ti consiglio la scelta 3
La scelta 3 sarebbe stupenda..Il problema sta nell'arrivarci....
Non sottovaluto assolutamente il lavoro da commercialista...Però c'è da stare dietro alle norme giuridiche che si attualizzano..e poi non so come funzioni alla perfezione tale professione.
Non so..Ho paura che sia monotona...(E' anche vero però che con il lavoro del commercialista si portano a casa molti dindi..)
Non sottovaluto assolutamente il lavoro da commercialista...Però c'è da stare dietro alle norme giuridiche che si attualizzano..e poi non so come funzioni alla perfezione tale professione.
Non so..Ho paura che sia monotona...(E' anche vero però che con il lavoro del commercialista si portano a casa molti dindi..)
"esteta_edonista":
Magari andare a insegnare!!!
Credo che per ottenere una cattedra universitaria bisogna essere bravi parecchio parecchio però...
-il commercialista? Tenere la contabilità?-No a me piacerebbe o controllare i titoli e le azioni, o occuparmi di problemi di sistemi economici, oppure insegnare in una cattedra universitaria...
Insomma mi accontento di poco
per insegnare intendevo anche magari economia alle superiori..
alle superiori si insegna soprattutto ragioneria ed economia aziendale...
E poi avere a che fare con i ragazzi della futura generazione (che magari battono le capate sui banchi ed escono dalla porta urlando) non è il massimo...Meglio il lavoro in banca allora ^_^... Dove si guadagna bene anche se un è po' più monotono forse (almeno all'apparenza)...
E poi avere a che fare con i ragazzi della futura generazione (che magari battono le capate sui banchi ed escono dalla porta urlando) non è il massimo...Meglio il lavoro in banca allora ^_^... Dove si guadagna bene anche se un è po' più monotono forse (almeno all'apparenza)...
si forse hai ragione..ma toglimi una curiosità..quando hai iniziato economia con che idea sei partito? cosa pensavi di fare dopo?
Ovviamente non è stata una scelta mia...Mi sono appassionato all'economia perché fortunatamente ho trovato microeconomia, matematica, statistica, matematica finanziaria....
Io volevo fare o psicologia o filosofia (anche mat non mi sarebbe dispiaciuta, ma non mi sentgo tutt'ora ad un livello tale da intraprendere quel percorso durissimo)...Mio padre non voleva che intraprendessi tali percorsi...Così mi sono buttato " a caso"...E' brutto da dire..MA IO FINO AD UN ANNO FA NON SAPEVO NEMMENO COSA FOSSE L'ECONOMIA. (Non è stata una mia scelta)
Io volevo fare o psicologia o filosofia (anche mat non mi sarebbe dispiaciuta, ma non mi sentgo tutt'ora ad un livello tale da intraprendere quel percorso durissimo)...Mio padre non voleva che intraprendessi tali percorsi...Così mi sono buttato " a caso"...E' brutto da dire..MA IO FINO AD UN ANNO FA NON SAPEVO NEMMENO COSA FOSSE L'ECONOMIA. (Non è stata una mia scelta)
cavolo allora eri nella mia stessa situazione O_O anche io indeciso fra psicologia e filosofia..poi ho optato per psicologia..
Ma sai ...Secondo me è normale che gli appassionati di matematica siano spesso così (non voglio generalizzare troppo).
Tuttavia molti hanno voglia di conoscere loro stessi e per questo intraprendono psicologia...(L'intento principale , oltre a curare gli altri, è di conoscere meglio se stessi...E così è per me).
Poi che dire di filosofia...Io l'ho sempre vista come matematica descritta in maniera umana...Ha un suo filo logico...E' il nesso tra la matematica e le materie umane, anche se ha a che fare prevalentemente con la matematica (a mio parere).
Secondo me tutti i più grandi filosofi sono potenzialmente dei grandi logici e matematici.
Solo che non so...Ora come ora...CHi studia le materie umane è più chiuso rispetto ad un matematico. TUtti gli insegnanti di matematica che ho incontrato hanno una cultura ad ampio raggio...Gli insegnanti di letteratura no.
Sono un pò OT...Però non so cosa fare...Perché mi piace prevalentemente l'astrattezza, e finire a lavorare con dei ragazzi che non mi porteranno rispetto per tutta la vita non è un gran futuro.
Tuttavia molti hanno voglia di conoscere loro stessi e per questo intraprendono psicologia...(L'intento principale , oltre a curare gli altri, è di conoscere meglio se stessi...E così è per me).
Poi che dire di filosofia...Io l'ho sempre vista come matematica descritta in maniera umana...Ha un suo filo logico...E' il nesso tra la matematica e le materie umane, anche se ha a che fare prevalentemente con la matematica (a mio parere).
Secondo me tutti i più grandi filosofi sono potenzialmente dei grandi logici e matematici.
Solo che non so...Ora come ora...CHi studia le materie umane è più chiuso rispetto ad un matematico. TUtti gli insegnanti di matematica che ho incontrato hanno una cultura ad ampio raggio...Gli insegnanti di letteratura no.
Sono un pò OT...Però non so cosa fare...Perché mi piace prevalentemente l'astrattezza, e finire a lavorare con dei ragazzi che non mi porteranno rispetto per tutta la vita non è un gran futuro.
scusa ma perchè ti hanno impedito di fare filo?
Accedi a tutti gli appunti
Tutor AI: studia meglio e in meno tempo