Il dilemma del pescatore
Vorrei segnalare un articolo interessante sul sito di PRISTEM - Lettera Matematica dove viene proposta un'applicazione economica del dilemma del prigioniero (per chi dice che la TdG non ha applicazioni pratiche
).
Il link è: http://matematica.uni-bocconi.it/interv ... bischi.htm .

Il link è: http://matematica.uni-bocconi.it/interv ... bischi.htm .
Risposte
Carino, ma in questo passaggio c'è, a mio parere, un piccolo errore.
La frase segnata in grassetto e corsivo evidenzia un punto interessante: la diminuzione dello stock comporta un aumento dei costi marginali unitari di produzione. Tuttavia, non capisco come mai l'autore non tenga in considerazione la relazione domanda/offerta citata in precedenza.
In questo caso, una riduzione dello stock sul mercato comporta una maggiore scarsità del prodotto che si riflette in un prezzo di vendita più elevato; pertanto, la diminuzione del margine di contribuzione dovuta all'aumento dei costi unitari è compensata dall'effetto dello spostamento della curva di offerta che deve essere tenuto in considerazione.
Questo si pone in contrasto con l'affermazione evidenziata in grassetto e sottolineata alla fine, tuttavia fornisce una risposta alla questione rimasta senza risposta, ovvero al fatto che tale meccanismo non risulti sufficiente a scongiurare il pericolo di estinzione.
Non vedo un'enorme differenza rispetto al problema dello sfruttamento di risorse in comune ("The tragedy of the commons", Hardin, 1968).
Modelli bioeconomici basati sulla teoria dei giochi sono stati proposti da molti autori per descrivere situazioni con interazione strategica fra agenti che competono per lo sfruttamento di una risorsa comune (per una rassegna si veda Mesterton-Gibbons, 1993, oppure Sumaila, 1999). In questi modelli le decisioni di ciascuno degli agenti che partecipano allo sfruttamento della risorsa si ripercuotono sull'intero sistema. Infatti, un aumento della quantità pescata, e immessa nel mercato, da parte di ciascun giocatore, provoca un generale abbassamento del prezzo attraverso una data funzione di domanda, in base alla quale al crescere della quantità offerta diminuisce il prezzo di mercato. Questa costituisce la classica forma di interdipendenza che caratterizza ogni sistema di oligopolio. Ma nel caso della pesca lo stock di pesce disponibile entra nel problema economico anche come esternalità di costo, in quanto il costo risulta essere inversamente proporzionale alla biomassa presente. Questo effetto è legato all'ovvia considerazione che risulta più costoso pescare una specie scarsa rispetto ad una abbondante. Quindi se in un certo periodo cresce la quantità prelevata da uno o più agenti, lo stock disponibile diminuirà, con la conseguenza di far crescere i costi unitari di tutti gli agenti economici.La prima frase segnata in grassetto è una considerazione corretta, legata al funzionamento dell'equilibrio tra domanda e offerta.
Il fatto che i costi aumentino al diminuire della quantità di pesce presente fornisce un meccanismo di autoregolazione del sistema bioeconomico, poiché fa diminuire la convenienza a pescare una risorsa scarsa. Tale meccanismo non risulta però sufficiente a scongiurare il pericolo di estinzione.
La frase segnata in grassetto e corsivo evidenzia un punto interessante: la diminuzione dello stock comporta un aumento dei costi marginali unitari di produzione. Tuttavia, non capisco come mai l'autore non tenga in considerazione la relazione domanda/offerta citata in precedenza.
In questo caso, una riduzione dello stock sul mercato comporta una maggiore scarsità del prodotto che si riflette in un prezzo di vendita più elevato; pertanto, la diminuzione del margine di contribuzione dovuta all'aumento dei costi unitari è compensata dall'effetto dello spostamento della curva di offerta che deve essere tenuto in considerazione.
Questo si pone in contrasto con l'affermazione evidenziata in grassetto e sottolineata alla fine, tuttavia fornisce una risposta alla questione rimasta senza risposta, ovvero al fatto che tale meccanismo non risulti sufficiente a scongiurare il pericolo di estinzione.
Non vedo un'enorme differenza rispetto al problema dello sfruttamento di risorse in comune ("The tragedy of the commons", Hardin, 1968).
In questo caso, una riduzione dello stock sul mercato comporta una maggiore scarsità del prodotto che si riflette in un prezzo di vendita più elevato; pertanto, la diminuzione del margine di contribuzione dovuta all'aumento dei costi unitari è compensata dall'effetto dello spostamento della curva di offerta che deve essere tenuto in considerazione.
Questo si pone in contrasto con l'affermazione evidenziata in grassetto e sottolineata alla fine, tuttavia fornisce una risposta alla questione rimasta senza risposta, ovvero al fatto che tale meccanismo non risulti sufficiente a scongiurare il pericolo di estinzione.
Esatto, e non tiene nemmeno in considerazione il fatto che una domanda di "beni di lusso" può anche paradossalmente aumentare all'aumentare del prezzo: per cui una specie a rischio di estinzione o protetta può essere addirittura ancora più richiesta.
Il secondo fatto da tenere a mente è che le evidenze empiriche non sembrano corroborare questo modello: l'esempio dei pesci è infatti proprio paradossale: stanno diminuendo in modo impressionante molte specie (tra cui i tonni) a causa della pesca.
Ormai anche la lobby dei pescatori ha i propri economisti, si vede che è proprio un mestiere inflazionato...

Saluti
Per quanto riguarda i modelli strategici nella competizione per la pesca (problema del dilemma del pescatore) i commenti sui possibili effetti autoregolatori dell'esternalita' della funzione di domanda decrescente (ovvero piu' si pesca e piu' bassi saranno i prezzi e quindi meno conveniente pescare) sono giusti. Di questo si tiene conto in tutti i modelli, anzi e' il tipo di esternalita' di cui si tiene sempre conto negli oligopoli. Nel testo che e' stato messo sul sito Pristem non lo avevo evidenziato (e qui mi rivelo come autore del testo in questione) perche' cio' e' ovvio in tutti i modelli di oligopolio (ovvero non e' peculiare deli modelli della pesca) mentre l'esternalita' di costo e' peculiare di quel tipo di modelli.
Quel tipo di commento equivale a rilevare, quando qualcuno presenta un'auto nuova, che non ha specificato che "ha il motore" o "ha le ruote" ma si e' preoccupato solo di dire "ha il climatizzatore" sebbene sia molto meno importante di motore e ruote. Il fatto e' che motore e ruore sono considerati una presenza ovvia.
Quanto a considerare il pesce che si compra in pescheria come un genere di prodotto con funzione di domanda "snob", cioe' di quelle in cui piu' un bene costa e' piu' e' desiderato (come i capi firmati nel mercato della moda) lascerei perdere, non so se esiste qualche consumatore che chiede "sardine di marca". Forse ci si riferisce a ostriche e aragoste?
Quel tipo di commento equivale a rilevare, quando qualcuno presenta un'auto nuova, che non ha specificato che "ha il motore" o "ha le ruote" ma si e' preoccupato solo di dire "ha il climatizzatore" sebbene sia molto meno importante di motore e ruote. Il fatto e' che motore e ruore sono considerati una presenza ovvia.
Quanto a considerare il pesce che si compra in pescheria come un genere di prodotto con funzione di domanda "snob", cioe' di quelle in cui piu' un bene costa e' piu' e' desiderato (come i capi firmati nel mercato della moda) lascerei perdere, non so se esiste qualche consumatore che chiede "sardine di marca". Forse ci si riferisce a ostriche e aragoste?
Quanto a considerare il pesce che si compra in pescheria come un genere di prodotto con funzione di domanda "snob", cioe' di quelle in cui piu' un bene costa e' piu' e' desiderato (come i capi firmati nel mercato della moda) lascerei perdere, non so se esiste qualche consumatore che chiede "sardine di marca". Forse ci si riferisce a ostriche e aragoste?Temo, purtroppo, che una specie in via d'estinzione, o comunque rara, diventi naturalmente un bene di lusso e quindi goda dell'effetto snob.
Il prezzo è funzione inversamente proporzionale alla scarsità di un bene e direttamente proporzionale alla sua utilità.
Non si preoccupi, Proff. Bischi, a noi piace scherazare:
Riguardo a quanto detto sull'effetto "snob" non penso che valga per i tonni, tuttavia per alcune specie in forte pericolo di estinzione c'è, a causa anche di un certo tipo di domanda proveniente oggi soprattutto dall'estremo oriente.
Penso che qui tutti siano in accordo con quanto Lei conclude nel Suo articolo:
Ormai anche la lobby dei pescatori ha i propri economisti, si vede che è proprio un mestiere inflazionato...
Riguardo a quanto detto sull'effetto "snob" non penso che valga per i tonni, tuttavia per alcune specie in forte pericolo di estinzione c'è, a causa anche di un certo tipo di domanda proveniente oggi soprattutto dall'estremo oriente.
Penso che qui tutti siano in accordo con quanto Lei conclude nel Suo articolo:
Una conclusione che possiamo ricavare dall'analisi svolta in questa breve nota è che occorre essere molto prudenti nello sfruttamento delle popolazioni naturali, e che quando i primi effetti negativi vengono alla luce potrebbe essere troppo tardi per porvi rimedio. Infatti, una delle caratteristiche che vengono messe chiaramente in luce dai modelli sopra esaminati è l'irreversibilità di certi fenomeni di degenerazione nelle dinamiche di lungo periodo. Questo ci spinge a evocare uno dei principi fondamentali nella gestione dei sistemi ecologici, il cosiddetto principio di precauzione.
"proff"
Visto, GI, quanta deferenza per i prof novelli?
Ti danno anche del lei!
Ma tranquillo, poi passa presto
Visto, GI, quanta deferenza per i prof novelli?
Ti danno anche del lei!
Ma tranquillo, poi passa presto

OT
"proff"
abbundandis in abbundandum
"
TOTÒ - Che è?
PEPPINO - Uno che?
TOTÒ - Uno che?
PEPPINO - Che è? Che è?
TOTÒ - Scusate se sono poche
PEPPINO - Che è?
TOTÒ - Che è? ... Scusate se sono poche... Ma settecentomila lire, punto e virgola, noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, questanno c'è stato una grande moria delle vacche,
PEPPINO - ... una grande ...
TOTÒ - Come voi ben sapete. Punto!
PEPPINO - Punto.
TOTÒ - Due punti!
PEPPINO - ... due punti...
TOTÒ - Ma sì... fai vedere che abbondiamo... abbundandis in abbundandum."
Ricevo da Bischi e "pubblico":
Stamattina per caso ho visto altri commenti sul forum, addirittura la "lobby dei pescatori" (simpatico che mi prendano per un economista,
...
Comunque mi pare che il tema dell' intreccio strategico economia-risorse-ambiente interessi.
Allora, se ci fosse davvero qualcuno curioso di approfondire, e magari che si diverte un po' con la modellistica dinamica, vorrei segnalare i seguenti articoli un po' piu' seri (quello da cui e' partita la discussione era, come sai, solo un divertissement per allietare gli amici dell'acquario).
...
stavolta davvero incarico te, se ritieni sia utile, di segnalare i seguenti articoli di "approfondimento". I primi due (in italiano) sono ancora di carattere divulgativo, ma piu' seri nell'impostazione, gli altri (in inglese) sono di carattere piu' specialistico e decisamente piu' adatti al palato di chi mastica un po' di matematica.
Antonelli, G., Bischi, G.I., Lamantia, F., Viganò, E. “Il ruolo delle riserve marine nella gestione sostenibile della pesca. Costi, benefici, modelli” in A. Castellini et al. “L’apporto degli economisti agrari alla ricerca scientifica nel settore ittico”, Franco Angeli Editore, 2006. download PDF (129 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/AntBis ... ezia05.pdf
Bischi, G.I., Lamantia F. Sbragia L. “Modelli matematici come ausilio nello studio di politiche per la gestione della pesca” in La sostenibilità nel settore della pesca. Modelli, politiche, esperienze in un'area del litorale romagnolo-marchigiano, edited by Antonelli G., Bischi G.I., Viganò E., Franco Angeli Editore, Milano (2005) download PDF (294 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/BiLamS ... biblio.pdf
Bischi, G.I. and F. Lamantia “Harvesting dynamics with protected and unprotected areas” Journal of Economic Behavior and Organization vol. 62 (2007) pp. 348-370 download PDF (670 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/BiLam-JEBO07.pdf
Bischi, G.I., M. Kopel and F. Szidarovszky "Expectation-Stock Dynamics in Multi-Agent Fisheries" Annals of Operations Research , 137, N. 1, (2005) pp. 299-329 download PDF (531 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/Bi-Ko-Szi-AOR05.pdf
Bischi, G.I., F. Lamantia and L. Sbragia "Competition and cooperation in natural resources exploitation: An evolutionary game approach" in: "Game Practice and the Environment" (C.Carraro and V.Fragnelli Eds.) - Edward Elgar Publishing (2004) pp. 187-211 download PDF (484 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/bls-alessandria02.pdf
Stamattina per caso ho visto altri commenti sul forum, addirittura la "lobby dei pescatori" (simpatico che mi prendano per un economista,
...
Comunque mi pare che il tema dell' intreccio strategico economia-risorse-ambiente interessi.
Allora, se ci fosse davvero qualcuno curioso di approfondire, e magari che si diverte un po' con la modellistica dinamica, vorrei segnalare i seguenti articoli un po' piu' seri (quello da cui e' partita la discussione era, come sai, solo un divertissement per allietare gli amici dell'acquario).
...
stavolta davvero incarico te, se ritieni sia utile, di segnalare i seguenti articoli di "approfondimento". I primi due (in italiano) sono ancora di carattere divulgativo, ma piu' seri nell'impostazione, gli altri (in inglese) sono di carattere piu' specialistico e decisamente piu' adatti al palato di chi mastica un po' di matematica.
Antonelli, G., Bischi, G.I., Lamantia, F., Viganò, E. “Il ruolo delle riserve marine nella gestione sostenibile della pesca. Costi, benefici, modelli” in A. Castellini et al. “L’apporto degli economisti agrari alla ricerca scientifica nel settore ittico”, Franco Angeli Editore, 2006. download PDF (129 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/AntBis ... ezia05.pdf
Bischi, G.I., Lamantia F. Sbragia L. “Modelli matematici come ausilio nello studio di politiche per la gestione della pesca” in La sostenibilità nel settore della pesca. Modelli, politiche, esperienze in un'area del litorale romagnolo-marchigiano, edited by Antonelli G., Bischi G.I., Viganò E., Franco Angeli Editore, Milano (2005) download PDF (294 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/BiLamS ... biblio.pdf
Bischi, G.I. and F. Lamantia “Harvesting dynamics with protected and unprotected areas” Journal of Economic Behavior and Organization vol. 62 (2007) pp. 348-370 download PDF (670 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/BiLam-JEBO07.pdf
Bischi, G.I., M. Kopel and F. Szidarovszky "Expectation-Stock Dynamics in Multi-Agent Fisheries" Annals of Operations Research , 137, N. 1, (2005) pp. 299-329 download PDF (531 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/Bi-Ko-Szi-AOR05.pdf
Bischi, G.I., F. Lamantia and L. Sbragia "Competition and cooperation in natural resources exploitation: An evolutionary game approach" in: "Game Practice and the Environment" (C.Carraro and V.Fragnelli Eds.) - Edward Elgar Publishing (2004) pp. 187-211 download PDF (484 KB):
http://www.econ.uniurb.it/bischi/bls-alessandria02.pdf