Esportazioni nette e tasso di cambio
Buongiorno a tutti. A lezione abbiamo definito la formula delle esportazioni nette così $NX = -mY + xY_w + vR$, dove $Y$ è il reddito nazionale, $Y_w$ il reddito estero e $vR$ il tasso di cambio. Ora, però, se il tasso di cambio si apprezza le esportazioni non dovrebbero diminuire? Quindi, quel $vR$ potrebbe rappresentare il tasso di cambio relativo ai paesi esteri, e allora se questo si apprezza giustamente le esportazioni nette aumentano?
Ho riflettuto su quest'ultima cosa mentre scrivevo il messaggio, è l'unica intepretazione che sono riuscito a dare a quel vR. Secondo voi è corretta?
Ho riflettuto su quest'ultima cosa mentre scrivevo il messaggio, è l'unica intepretazione che sono riuscito a dare a quel vR. Secondo voi è corretta?
Risposte
Scusami, quella formula non mi è chiara. Sei sicuro che $vR$ è il tasso di cambio? Che senso ha aggiungere il tasso di cambio alle esportazioni? Sta in qualche libro?
Per il tasso di cambio, ci può essere sempre la confusione se si considera il tasso di cambio valuta estera/valuta nazionale o valuta nazionale/ valuta estera, controlla nei tuoi libri o lezioni che convenzione si segue, perché le cose sono opposte a seconda della convenzione.
Per il tasso di cambio, ci può essere sempre la confusione se si considera il tasso di cambio valuta estera/valuta nazionale o valuta nazionale/ valuta estera, controlla nei tuoi libri o lezioni che convenzione si segue, perché le cose sono opposte a seconda della convenzione.
"gabriella127":
Scusami, quella formula non mi è chiara. Sei sicuro che $vR$ è il tasso di cambio? Che senso ha aggiungere il tasso di cambio alle esportazioni? Sta in qualche libro?
In realtà sta su delle orribili slide sulle quali sto studiando, anche a me non quadra troppo ma so che le esportazioni dipendono anche dal tasso di cambio, quindi in qualche modo andrebbe considerato nella formula.
Sono sicuro che sia il TC perché me lo ha confermato la prof.
"gabriella127":
Per il tasso di cambio, ci può essere sempre la confusione se si considera il tasso di cambio valuta estera/valuta nazionale o valuta nazionale/ valuta estera, controlla nei tuoi libri o lezioni che convenzione si segue, perché le cose sono opposte a seconda della convenzione.
La convenzione che seguiamo è certo per incerto: prezzo della valuta nazionale in termini di valuta estera. Per questo motivo considerare il tasso di cambio positivo mi sembrava privo di senso, e l'unica spiegazione è che rappresenti in realtà il TC del paese estero (o la quotazione "incerto per certo", è equivalente).
Guarda, mi sa che ci sta qualche fraintendimento, aggiungere il tasso di cambio alle esportazioni non ha senso, non lo capisco. Io direi di usare il libro prima per capirci qualcosa.
Certo che da qualche parte ci deve stare il tasso di cambio, ma non così aggiunto nudo e crudo.
Certo che da qualche parte ci deve stare il tasso di cambio, ma non così aggiunto nudo e crudo.
"gabriella127":
Guarda, mi sa che ci sta qualche fraintendimento, aggiungere il tasso di cambio alle esportazioni non ha senso, non lo capisco. Io direi di usare il libro prima per capirci qualcosa.
Certo che da qualche parte ci deve stare il tasso di cambio, ma non così aggiunto nudo e crudo.
Come testo ufficiale usiamo l'Acocella ma quella formula non l'ho trovata, al massimo ci stanno le esportazioni nette in funzione del reddito nazionale, reddito estero e del tasso di cambio, ma non ci sta la formula estesa.
Lo intenderò come "termine a caso che considera il tasso di cambio", vorrei soltanto capire perché questo termine faccia variare positivamente NX...
Perché agli importatori esteri le merci nazionali in valuta loro, estera, costeranno di meno, se la loro valuta si è apprezzata rispetto a quella nazionale.
Se io sto negli USA e ho i dollari, se l'euro si deprezza rispetto al dollaro, ci vogliono meno dollari per pagare un euro, quindi le merci europee mi costano di meno, quindi io importo di più e l'Europa esporta di più.
Se io sto negli USA e ho i dollari, se l'euro si deprezza rispetto al dollaro, ci vogliono meno dollari per pagare un euro, quindi le merci europee mi costano di meno, quindi io importo di più e l'Europa esporta di più.
"gabriella127":
Perché agli importatori esteri le merci nazionali in valuta loro, estera, costeranno di meno, se la loro valuta si è apprezzata rispetto a quella nazionale.
Se io sto negli USA e ho i dollari, se l'euro si deprezza rispetto al dollaro, ci vogliono meno dollari per pagare un euro, quindi le merci europee mi costano di meno, quindi io importo di più e l'Europa esporta di più.
Ma questo è chiarissimo, basta solo mettersi d'accordo sulla definizione di tasso di cambio che si usa di volta in volta. Fermo restando che non mi è ancora chiaro perché quel vR indichi il tasso di cambio.
Ma infatti, su questa cosa ci si incasina sempre, è questione di chiarire le definizioni.
Tutti si sono attorcigliati su questa cosa quando fanno economia internazionale
Quel Vr non è chiaro, ci deve stare qualche fraintendimento.
Tutti si sono attorcigliati su questa cosa quando fanno economia internazionale

Quel Vr non è chiaro, ci deve stare qualche fraintendimento.