Dubbio ontologico sugli equivalenti chimici

[bacone1]

Buona sera, vorrei porre ai chimici, se me lo consentono, una questione che mi sta lentamente innervosendo sempre più xD, vengo al dunque:
E' lecito trattare in termini di equivalenti chimici (o normalità, è indifferente) specie che disproporzionano? E se sì, con che criterio si scelgono le moli di elettroni che scambia?
Mi spiego meglio; nel problema ho questa reazione: $AuBr_2^-$ $harr$ $AuBr_4^-$ + Au e ho trovato la normalità della specie reagente, quella che disproporziona, solo che mi serve la sua molarità, come la trovo se questa maledetta si riduce e si ossida contemporaneamente? considero che scambi 3 moli di elettroni( sia quelli in entrata che in uscita) o che altro? Grazie in anticipo e scusatemi se non sono stato troppo chiaro.

[Roberto_1]

guarda già gli equivalenti andrebbero non usati perchè sono considerati obsoleti, poi usarli in una reazione di disproporione è davvero una brutta storia.
Guarda credo ti convenga, per seguire un filo logico, sdoppiare la molecola del reagente e scrivere AuBr2- + AuBr2- e ha questo punto puoi calcolare le due concentrazioni distinte e quindi sommarle (fai finta che sono due molecole differenti, come in una normale ossidoriduzione).

[bacone1]

Purtroppo, e sottolineo purtroppo, mi è impossibile fare come dici, perchè come mi permetto di ripeterti, io ho sta normalità della specie che disproporziona e voglio la molarità, di più, come diceva Martufello, nin zò (io ho diviso la normalità per tre, considerando tutti gli elettroni coinvolti, ma effettivamente come dici tu, bisognerebbe abolirli gli equivalenti.