Dubbio calcolo elasticità puntuale da grafico

Marco1985Mn
Intanto che ci sono posto anche questo



La risposta alla prima domanda $p>=0$ mi lascia perplesso in quanto dal grafico non si riesce a capire se la funzione continua con un asintoto orizzontale $y=0$ oppure se scende anche sotto. In quel caso $p>=0$ è errata.

La mia perplessità riguarda gli ultimi 2 punti, dove chiede di determinare l’elasticità solo guardando il grafico. In tutti gli esercizi del libro di testo quando si chiede di calcolare l’elasticità puntuale viene fornita la funzione di domanda, dalla quale poi si estrapola la derivata prima, si moltiplica per $p/q$ e si ottiene l’elasticità puntuale nel prezzo desiderato. Ma qui come si fa? Avevo pensato di ricavare l’equazione della retta passante per due punti nei tratti che vanno dal punto $Z(0,50)$ e $A(30;50*e^(-0,6))$ e poi ricavare la derivata prima e applicare la formula. Ci sono altri metodi per risolvere?
Grazie mille

Risposte
gabriella127
Per quanto riguarda il punto $1$ l'esercizio dice che si tratta di una esponenziale, quindi non diventa negativa.

Per quanto riguarda i punti $2$ e $3$, ci sono di metodi geometrici per calcolare l'elasticità, considerando le pendenze della curva di domanda e il rapporto $p/q$, o i segmenti della curva determinati dal punto in considerazione, nel caso di curve di domanda lineari. In una curva di domanda lineare comunque il punto di elasticità unitaria è il punto di mezzo.


Si potrebbero applicare questi metodi alla retta tangente (poiché si parla di derivata) nei punti $A$ e $B$.
Ma come al solito, non ho idea di cosa abbia fatto la professoressa e a che metodo si riferisca, quindi stiamo sempre a consultare la palla di vetro. O si guarda un libro di testo della scuola o appunti di lezioni.

Però, se devi spesso fare lezione di microeconomia a ragazzi, ti consiglio di procurarti un libro di micro, universitario, da seguire, se no impazzisci.

gabriella127
Tieni anche presente che non è detto che i metodi grafici di cui si parla nell'esercizio siano presenti in qualsiasi libro di microeconomia universitario, dipende.
Queste cose numeriche-algebriche-geometriche non sono cose così importanti e gettonate se si studia economia all'università, si fanno al primo anno o, come nel tuo caso, a scuola, quindi dipende dai corsi e dai libri.
(Ma poi, chi le vede più).

Marco1985Mn
Gabriella però se non ho la funzione di domanda come faccio?
ha senso fare quello che ho scritto?
geometricamente non riesco a trovare il punto di elasticità unitaria, da cui poi capisco che prima è rigida e poi è elastica.

gabriella127
Non puoi fare come hai fatto, perché se la definizione di elasticità puntuale è quella con la derivata, l'unica cosa che puoi fare è disegnare la tangente nel punto. L'elasticità unitaria è el punto di mezzo si ha una retta.
Quindi (ma me lo sto inventando, non so che fa la professoressa) si potrebbe trovare il punto di elasticità unitaria sulla tangente, e poi confrontare con il punto $p_1$ o $p_2$.

Ma ripeto, chi sa qual è il metodo grafico della professoressa, non starei ora a inventarsi metodi propri che caso mai sono diversi da quelli che deve usare la ragazza.

Se nell'esercizio si dice, nel nulla: 'usa il metodo grafico', uno che ne sa quale?
Meglio chiedere alla ragazza che cosa ha spiegato la professoressa, inutile che perdi tempo.
Quello che puoi fare tu, anche per prepararti a dare spiegazioni alla ragazza, è guardare su un libro di micro come funziona l'elasticità in caso di domanda lineare, questa è una cosa standard da sapere.

Marco1985Mn
considerazione idiota dovuta alla stanchezza, ma come faccio a trovare il punto di mezzo su una retta che è infinita? scusa ma sono fuso.

gabriella127
Ma si intende della funzione di domanda, quindi solo nel quadrante positivo, tra i due punti di intersezione con gli assi.

Marco1985Mn
ah ok quindi punto di intersezione con asse y e con asse x. e poi trovo il punto medio?

gabriella127
Sì sì

Marco1985Mn
"gabriella127":
Sì sì

Da li, ciò che sta prima è elastico, ciò che sta dopo è rigido.

gabriella127
Guarda che nel grafico della professoressa ci stanno gli assi scambiati rispetto ai soliti grafici, controlla di quale grafico parli , in quello della professoressa dovrebbe essere il contrario.

Marco1985Mn
"gabriella127":
Guarda che nel grafico della professoressa ci stanno gli assi scambiati rispetto ai soliti grafici, controlla di quale grafico parli , in quello della professoressa dovrebbe essere il contrario.

beh prezzo su asse x e quantità domandata su asse y. Devo scambiarli?perchè? non sto capendo piu nulla

gabriella127
Non devi scambiare niente, non so che stai consoderando, perché se stai guardando un libro, di solito il prezzo è sulle ordinate e la quantità sulle ascisse, la figura della professoressa è poco comune.
Volevo solo avvisarti di questo.

In ogni caso devi guardare al rapporto $p/q$ che moltiplica la derivata. La derivata in una funzione lineare è sempre la stessa in ogni punto, quindi nel calcolo dell'elasticità quello che varia da punto a punto è il rapporto $p/q$.

Marco1985Mn
"gabriella127":
Non devi scambiare niente, non so che stai consoderando, perché se stai guardando un libro, di solito il prezzo è sulle ordinate e la quantità sulle ascisse, la figura della professoressa è poco comune.
Volevo solo avvisarti di questo.

Si però prezzo variabile indipendente e domanda dipendente. Io lascerei come indica la prof

gabriella127
Sì, per il momento resta così, $p$ sulle ascisse, se così lo fa la professoressa, ma andando avanti in economia non lo troverai mai così.
La consuetudine è $p$ sull'asse delle ordinate e $q$ sulle ascisse.
Questa è una usanza che è così dall'800, l'ha introdotta Marshall e così è rimasta, e ha le sue ragioni.
La tua è una obiezione molto diffusa tra gli studenti, c'è un thread qui in questa sezione sull'argomento, se ben ricordo.

Marco1985Mn
Si si Gabriella verissimo, su tutti i libri di testo sono scambiati gli assi. Anche se effettivamente vedo più sensato mettere il prezzo sull'asse delle x. Comunque ho un libro di microeconomia e devo mettermi a riguardarlo effettivamente. La parte del programma di matematica di v° ragioneria comprende alcuni concetti applicati di microeconomia. Poi ci sono prof che deviano un pochino dal libro e vado nel pallone

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