Dati macroeconomici storici
Sapete dove trovare dati macroeconomici storici, nello specifico delle Germania o di altri stati esteri?
Il mio intento sarebbe quello di osservare gli effetti del european recovery program (ERP) conosciuto meglio come "piano Marshall".
Specie per la Germania, sembra che gli effetti dei trasferimenti non siano stati determinanti per la ripresa economica. Infatti il piano entra in azione solo nel 1949 quando la ripresa tedesca era già ampiamente avviata.
Anche sul presunto trasferimento tecnologico dei mezzi di produzione americani ho dei dubbi. Forse, per un paese come l'Italia e per talune industrie, l'apporto di tecnologia americana ha portato dei vantaggi.
Per la Germania, invece, ho dei dubbi. La Germania era o no tecnologiacamentepiù avanzata degli USA in quegli anni. Anche in guerra, la sconfitta tedesca avenne per motivi strategici e non tecnologici.
Il mio intento sarebbe quello di osservare gli effetti del european recovery program (ERP) conosciuto meglio come "piano Marshall".
Specie per la Germania, sembra che gli effetti dei trasferimenti non siano stati determinanti per la ripresa economica. Infatti il piano entra in azione solo nel 1949 quando la ripresa tedesca era già ampiamente avviata.
Anche sul presunto trasferimento tecnologico dei mezzi di produzione americani ho dei dubbi. Forse, per un paese come l'Italia e per talune industrie, l'apporto di tecnologia americana ha portato dei vantaggi.
Per la Germania, invece, ho dei dubbi. La Germania era o no tecnologiacamentepiù avanzata degli USA in quegli anni. Anche in guerra, la sconfitta tedesca avenne per motivi strategici e non tecnologici.
Risposte
Sapete dove trovare dati macroeconomici storici, nello specifico delle Germania o di altri stati esteri?
Il mio intento sarebbe quello di osservare gli effetti del european recovery program (ERP) conosciuto meglio come "piano Marshall".
Il tema è trattato in molti lavori sull'argomento, in ognuno dei quelli seri sono esposti i dati. Su internet non ti sparei dire però, forse è più facile trovarli in una biblioteca.
Specie per la Germania, sembra che gli effetti dei trasferimenti non siano stati determinanti per la ripresa economica.
Non solo per la germania, ma per tutti gli altri paesi. Non che il piano marshall sia stato inutile, una boccata d'ossigeno fa sempre bene, ma la ripresa alla fine di un conflitto è normale. E il motivo che spinse Washington a dare soldi non fu la "beneficenza", ma il fatto che i pasi EU importavanao dagli USA molto di più di quello che erano in grado di pagare, alla fine della guerra.
Se vuoi sapere quanto hanno ricevuto (in miliardi di dollari):
Regno unito: 2,73 , 7,2% del pil
Francia: 2,4 , 9,2%
RF Germania: 1,3 , 5,1%
Italia:0,977, 17% del Pil (!)
et altri, per un totale di 11,3 miliardi di US dollars.
Infatti il piano entra in azione solo nel 1949 quando la ripresa tedesca era già ampiamente avviata.Forse, ma ricordiamoci le importazioni.
Anche sul presunto trasferimento tecnologico dei mezzi di produzione americani ho dei dubbi. Forse, per un paese come l'Italia e per talune industrie, l'apporto di tecnologia americana ha portato dei vantaggi.Non hai tutti i torti, ma
La Germania era o no tecnologiacamentepiù avanzata degli USA in quegli anni.
No, pensa solo alla bomba atomica. Gli USA avevano già (e forse hanno sempre avuto) il predominio industriale e tecnologico.
Anche in guerra, la sconfitta tedesca avenne per motivi strategici e non tecnologici.
Dipende cosa intendi per strategici. Gli usa erano il primo paese industriale, in più non erano toccati dalla guerra sul loro territorio. Ti faccio l'esempio della guerra nel pacifico contro i giapponesi: il giappone produceva al culmine della guerra 2 portaerei all'anno, gli Usa 20 (ora non ricordo se le cifre sono esatte, gli ordini di grandezza sì).
Gli USA hanno vinto perchè più "grossi", semplicemente. (anche solo per le risorse naturali, il petrolio per esempio: quando la germania doveva fare studi per un carburante alternativo, visto che il petrolio scarseggiava, gli Usa avevano già il loro rockfeller e i suoi vasti pozzi).
Il discorso è semplice: Mike Tyson le suonerà sempre a Chuck Norris, per quanto bravo sia Chuck.
Sul primato tecnologico Usa non sono d'accordo, ma anche qui vorrei documentarmi.
Hai citato la tecnologia nucleare che è di importazione europea.
Il fatto ch gli Usa producessero molto non significa che avessero il primato tecnologico che, secondo me, è stato raggiunto grazie al fallimento degli stati tecnologicamente più avanzati del tempo: Germania e Giappone.
Dopo la fine della guerra c'è stata parecchia tensione fra gli alleati per accaparrarsi la tecnologia dei perdenti: si pensi al famoso episodio del sommergibile tedesco ancora attivo nel pacifico a guerra già finita. Alla fine l'hanno spuntata gli Usa facendo sbarcare il "mostro marino" in un loro porto.
Sempre sul primato tecnologico: ai vertici della NASA del dopoguerra è noto che vi lavorassero molti scienziati europei scampati alle persecuzioni a fianco di ricercatori della Germania nazista.
Hai citato la tecnologia nucleare che è di importazione europea.
Il fatto ch gli Usa producessero molto non significa che avessero il primato tecnologico che, secondo me, è stato raggiunto grazie al fallimento degli stati tecnologicamente più avanzati del tempo: Germania e Giappone.
Dopo la fine della guerra c'è stata parecchia tensione fra gli alleati per accaparrarsi la tecnologia dei perdenti: si pensi al famoso episodio del sommergibile tedesco ancora attivo nel pacifico a guerra già finita. Alla fine l'hanno spuntata gli Usa facendo sbarcare il "mostro marino" in un loro porto.
Sempre sul primato tecnologico: ai vertici della NASA del dopoguerra è noto che vi lavorassero molti scienziati europei scampati alle persecuzioni a fianco di ricercatori della Germania nazista.
OT
Per motivi strategici intendo sia strettamente legati alle dinamiche delle strategie militari sia per le previsioni sbagliate dei dirigenti del Terzo Reich.
Gli storici concordano sul fatto che le battaglie che hanno dato la svolta alla guerra in Europa siano state quella di San pietroburgo (Leningrado) e la seconda battaglia di El-Alamein che ha sancito il dominio degli alleati nel mediterraneo.
Poi lo sbarco in Normandia, ma solo due anni più tardi e con le truppe tedesche impegnate sul difficile fronte orientale.
Come hai scritto gli USA, negli anni della guerra, hanno avuto la capacità di mobilitare un'intera popolazione trasformando la loro economia in un'economia di guerra coi vantaggi delle grandi risorse del nuovo continente e del grande numero di soldati arruolati.
La mia conclusione è che la supremazia tecnologica arrivò più tardi, quando solo il Giappone non si era arreso e con la famosa bomba in mano agli USA che sfruttarono tecnologie già sviluppate in europa.
Per motivi strategici intendo sia strettamente legati alle dinamiche delle strategie militari sia per le previsioni sbagliate dei dirigenti del Terzo Reich.
Gli storici concordano sul fatto che le battaglie che hanno dato la svolta alla guerra in Europa siano state quella di San pietroburgo (Leningrado) e la seconda battaglia di El-Alamein che ha sancito il dominio degli alleati nel mediterraneo.
Poi lo sbarco in Normandia, ma solo due anni più tardi e con le truppe tedesche impegnate sul difficile fronte orientale.
Come hai scritto gli USA, negli anni della guerra, hanno avuto la capacità di mobilitare un'intera popolazione trasformando la loro economia in un'economia di guerra coi vantaggi delle grandi risorse del nuovo continente e del grande numero di soldati arruolati.
La mia conclusione è che la supremazia tecnologica arrivò più tardi, quando solo il Giappone non si era arreso e con la famosa bomba in mano agli USA che sfruttarono tecnologie già sviluppate in europa.
Bisogna intendersi sull'utilizzo dei termini:
Un conto è la ricerca di base, un conto è la ricerca applicata, cosa ancora diversa è la tecnologia. Che molte menti "europee" fossero emigrate in USA (ma perchè continuare a chiamarli europei: un Fermi o un Einstein non sono più europei che americani) non deve far trarre la conclusione che la tecnologia americana sia stata di importazione europea. La tecnologia della bomba è USA.
Gli Usa avevano già il primato tecnologico (con questo termine intendo tecnico industriale), l'industria moderna è nata lì (Ford). Considera che la produzione di massa (la penultima delle grandi rivoluzioni tecnologiche) era realtà negji USA prima della WW2, metre in europa divennero realtà solo nel dopoguerra.
Ovvio, ma non bisogna confondere eccellenze in settori particolari, come quello missilistico, con supremazia tecnologica: se no potremmo dire che l'italia è più avanzata tecnologicamnte del giappone, perchè abbiamo la ferrari. Cosa palesemente falsa.
Gli storici amano pensare più alle battagie che alle industrie, ma le seconde sono di gran lunga più importanti delle prime.
La macchina industriale bellica tedesca, molto performante, aveva comunque raggiunto il limite o quasi di produzione ben prima della fine della guerra; quella usa avevano ancora possibilità di espansione. (una considerazione amara è che il complesso militare industriale, dei cui pericoli aveva parlato il pres. Eisenhower nel 57 credo, è tuttora più che presente e in ottima salute, e ha influenzato in modo notevole i 50 anni di storia a venire)
LA legge di numeri vale sempre in guerra: per quanto forte sia, un welter come chuck norris nulla può contro un massimo come tyson. Se poi chuck norris(germania) decide di litigare contemporaneamente con Tyson(usa) e Ivan Drago(urss), è ovvio che le prende. Chuck potrà anche avere come alleato anche Bruce Lee (giappone; lo so che Lee non è giapponese) e perfino Alberto Sordi (italia), ma l'esito è scontato.[/code]
Hai citato la tecnologia nucleare che è di importazione europea.
Un conto è la ricerca di base, un conto è la ricerca applicata, cosa ancora diversa è la tecnologia. Che molte menti "europee" fossero emigrate in USA (ma perchè continuare a chiamarli europei: un Fermi o un Einstein non sono più europei che americani) non deve far trarre la conclusione che la tecnologia americana sia stata di importazione europea. La tecnologia della bomba è USA.
Il fatto ch gli Usa producessero molto non significa che avessero il primato tecnologico che, secondo me, è stato raggiunto grazie al fallimento degli stati tecnologicamente più avanzati del tempo: Germania e Giappone.
Gli Usa avevano già il primato tecnologico (con questo termine intendo tecnico industriale), l'industria moderna è nata lì (Ford). Considera che la produzione di massa (la penultima delle grandi rivoluzioni tecnologiche) era realtà negji USA prima della WW2, metre in europa divennero realtà solo nel dopoguerra.
Dopo la fine della guerra c'è stata parecchia tensione fra gli alleati per accaparrarsi la tecnologia dei perdenti
Ovvio, ma non bisogna confondere eccellenze in settori particolari, come quello missilistico, con supremazia tecnologica: se no potremmo dire che l'italia è più avanzata tecnologicamnte del giappone, perchè abbiamo la ferrari. Cosa palesemente falsa.
Gli storici concordano sul fatto che le battaglie che hanno dato la svolta alla guerra in Europa siano state quella di San pietroburgo (Leningrado) e la seconda battaglia di El-Alamein che ha sancito il dominio degli alleati nel mediterraneo.
Gli storici amano pensare più alle battagie che alle industrie, ma le seconde sono di gran lunga più importanti delle prime.
La macchina industriale bellica tedesca, molto performante, aveva comunque raggiunto il limite o quasi di produzione ben prima della fine della guerra; quella usa avevano ancora possibilità di espansione. (una considerazione amara è che il complesso militare industriale, dei cui pericoli aveva parlato il pres. Eisenhower nel 57 credo, è tuttora più che presente e in ottima salute, e ha influenzato in modo notevole i 50 anni di storia a venire)
LA legge di numeri vale sempre in guerra: per quanto forte sia, un welter come chuck norris nulla può contro un massimo come tyson. Se poi chuck norris(germania) decide di litigare contemporaneamente con Tyson(usa) e Ivan Drago(urss), è ovvio che le prende. Chuck potrà anche avere come alleato anche Bruce Lee (giappone; lo so che Lee non è giapponese) e perfino Alberto Sordi (italia), ma l'esito è scontato.[/code]
Per venirne a capo è necessario avere dati sulla produttività, per questo avevo chiesto dei dati storici.
Poi l'origine della produttività: intensivo uso di manodopera o investimenti nei miglioramenti tecnici del capitale?
Hai fatto l'esempio delle auto, secondo me gli Usa fino agli anni 80 hanno prodotto auto nettamente inferiori a quelle giapponesi od europee. Magari ne hanno prodotte di più, a costi bassi e con l'organizzazione scientifica del lavoro (cosa che era già sviluppata anche in Germania, nazione industriale mica dell'ultima ora).
Questo è un errore strategico gravissimo da parte dei tedeschi, gli storici raccontano i fatti.
Tu fai un'analisi da uno che sa già come sono andate a finire le cose.
I tedeschi avevano sottovalutato sia i russi che gli americani, Mussolini decise di entrare in guerra a fianco della Germania per lo stesso errore di valutazione: pensava di avere già vinto dopo la facile capitolazione francese.
Mettiti nei panni di un dirigente politico dell'epoca: la grande potenza coloniale francese caduta in pochi giorni, novità storica assoluta, nella prima guerra per avanzare di cento metri ci volevano mesi.
Gli Usa erano occupati nel pacifico, le loro navi migliori erano state affondate a Pearl Harbor contro una potenza militare che aveva sempre dominato l'asia orientale. In più gli Usa avevano mostrato, fra le due guerre, di disinteressarsi completamente alle faccende europee.
La Russia sembrava lontana anni luce di distanza, con un'economia ancora prevalentemente agricola. Se pensi che le battaglie non contino nulla ti sbagli, quella di Leningrado è stata decisiva, fino a quel momento i tedeschi non ne avevano persa una ed erano ad un soffio dal conquistare il centro del potere dell'Europa orientale. Nel giro di pochi mesi si è ribaltata la situazione, nazisti alle porte di Leningrado poi armata rossa verso Berlino, ed in questo caso sicuramente non per motivi di organizzazione industriale, ma per motivi strategici.
Usando la tua metafora, Ivan Drago non era ancora Ivan Drago e Tyson non era ancora Tyson.
L'Europa era stata per secoli il centro del potere occidentale e mondiale, secondo te era facile pensare che questo centro potesse spostarsi fuori dal vecchio continente?
All'epoca si pensava: se ho Parigi, Londra, Berlino e Roma ho tutto il mondo.
Tyson e Drago erano due giovani emergenti tenuti d'occhio per il loro potenziale, ma mai tenuti seriamente in considerazione.
Poi l'origine della produttività: intensivo uso di manodopera o investimenti nei miglioramenti tecnici del capitale?
Hai fatto l'esempio delle auto, secondo me gli Usa fino agli anni 80 hanno prodotto auto nettamente inferiori a quelle giapponesi od europee. Magari ne hanno prodotte di più, a costi bassi e con l'organizzazione scientifica del lavoro (cosa che era già sviluppata anche in Germania, nazione industriale mica dell'ultima ora).
Gli storici amano pensare più alle battagie che alle industrie, ma le seconde sono di gran lunga più importanti delle prime.
Questo è un errore strategico gravissimo da parte dei tedeschi, gli storici raccontano i fatti.
Tu fai un'analisi da uno che sa già come sono andate a finire le cose.
I tedeschi avevano sottovalutato sia i russi che gli americani, Mussolini decise di entrare in guerra a fianco della Germania per lo stesso errore di valutazione: pensava di avere già vinto dopo la facile capitolazione francese.
Mettiti nei panni di un dirigente politico dell'epoca: la grande potenza coloniale francese caduta in pochi giorni, novità storica assoluta, nella prima guerra per avanzare di cento metri ci volevano mesi.
Gli Usa erano occupati nel pacifico, le loro navi migliori erano state affondate a Pearl Harbor contro una potenza militare che aveva sempre dominato l'asia orientale. In più gli Usa avevano mostrato, fra le due guerre, di disinteressarsi completamente alle faccende europee.
La Russia sembrava lontana anni luce di distanza, con un'economia ancora prevalentemente agricola. Se pensi che le battaglie non contino nulla ti sbagli, quella di Leningrado è stata decisiva, fino a quel momento i tedeschi non ne avevano persa una ed erano ad un soffio dal conquistare il centro del potere dell'Europa orientale. Nel giro di pochi mesi si è ribaltata la situazione, nazisti alle porte di Leningrado poi armata rossa verso Berlino, ed in questo caso sicuramente non per motivi di organizzazione industriale, ma per motivi strategici.
Usando la tua metafora, Ivan Drago non era ancora Ivan Drago e Tyson non era ancora Tyson.
L'Europa era stata per secoli il centro del potere occidentale e mondiale, secondo te era facile pensare che questo centro potesse spostarsi fuori dal vecchio continente?
All'epoca si pensava: se ho Parigi, Londra, Berlino e Roma ho tutto il mondo.
Tyson e Drago erano due giovani emergenti tenuti d'occhio per il loro potenziale, ma mai tenuti seriamente in considerazione.
Per venirne a capo è necessario avere dati sulla produttività, per questo avevo chiesto dei dati storici.
Non so indicarti un sito, non mi occupo di dati macroeconomici, ma si trovano sicuramente.
Nel giro di pochi mesi si è ribaltata la situazione, nazisti alle porte di Leningrado poi armata rossa verso Berlino, ed in questo caso sicuramente non per motivi di organizzazione industriale, ma per motivi strategici.
Concordo con alcune cose che dici, e vorrei ricordare che le perdite maggiori della WW2 le ha sostenute il glorioso popolo russo, cosa di cui pochi sembrano ricordarsi, ma un ribaltamento così netto non nasce all'improvviso, ha sempre delle determinanti. Per rimanere in tema di pugilato, se fai le prime 4 riprese a tutta birra e ti spompi senza riuscire a buttarlo giù, poi è ovvio che l'altro te le suona di brutto alla 5. La stessa cosa ha fatto la germania.
Una guerra lontana da casa è sempre molto rischiosa: già napoleone le prese nello stesso modo.
le perdite maggiori della WW2 le ha sostenute il glorioso popolo russo
Ed aggiungo che la situazione disastrosa in cui si è trovata l'Unione Sovietica ha determinato gli equilibri europei e mondiali del dopo guerra.
un ribaltamento così netto non nasce all'improvviso, ha sempre delle determinanti
Già, ma la guerra lampo era il punto di forza dell'esercito tedesco.
Io sottolinerei la questione del consenso fra le popolazioni dei territori occupati. In Francia l'occupazione aveva tenuto grazie al colaborazionismo francese, nell'est l'atteggiamente dei tedeschi fu diverso, infatti lo vedevano come un territorio da colonizzare. All'accoglienza degli ucraini i tedeschi risposero col piombo.
Ho trovato qualche dato sulla produzione industriale del dopoguerra. Il dato più interessante, secondo me, è il confronto fra Cecoslovacchia e Germania ovest. Alla Cecoslovacchia (come alla Russia) vennero rifiutati gli aiuti da parte degli Usa, preoccupati da un sistema economico che non agevolava le imprese statunitensi.
La crescita della produzione industriale Cecoslovacca è simile a quella tedesca.