Clacolo tasso inflazione con l' ipc

zuffff
Non so proprio rispondere a questa domanda:

Parla dello svantaggio del calcolo del tasso di inflazione utilizzando L'ipc(indice dei prezzi al consumo).

help.

Risposte
Fioravante Patrone1
in attesa che intervenga chi la sa più lunga (soprattutto per quanto riguarda il gergo ekon) un'idea potrebbe essere questa

lo ipc postula una struttura della spesa fissa (tot in pane, tot in focaccia, etc...), per lo meno su un certo arco di tempo (più ampio rispetto a due rilevamenti successivi)

non considera quindi che ci possono essere delle riallocazioni nella struttura della spesa

faccio esempio scemo
supponiamo che tu sia indifferente fra pane e focaccia e quindi tu spenda mediamente metà per pane e metà per focaccia
se la focaccia aumenta del 10% e il pane resta fisso, lo ipc aumenta del 5%
ma tu invece, semplicemente, comprerai solo pane e quindi per te è come se non ci fosse stato alcun aumento (per lo meno, per quanto riguarda l'esborso che devi fare per mantenere lo stesso tenore di vita che avevi)

Marvin1
Belli questi esempi scemi,fanno capire!

Cheguevilla
La domanda è difficile.
Il calcolo del tasso di inflazione è decisamente una delle cose più complicate nel mondo economico, per differenti ordini di motivi.
In generale, si sceglie un paniere di beni, le cui variazioni di prezzo e volume saranno monitorate.
L'indice (dei prezzi) di Laspeyres è utilizzato per questa operazione; praticamente è una media degli indici di inflazione dei singoli beni, ponderata per il peso del bene considerato.
$L_p=(sum_ip_(it)q_(i0))/(sum_ip_(i0)q_(i0))$
Il problema principale è l'effetto sostituzione, cui Fioravante Patrone faceva correttamente riferimento.
L'indice (sempre dei prezzi) di Laspeyres non considera questo effetto, quindi tende a sovrastimare l'inflazione.
Un secondo problema è l'avanzamento tecnologico: come si può valutare un bene come un PC o un'automobile? Benchè si stia parlando dello stesso prodotto, sappiamo tutti benisimo che un PC di un anno fa è ben altra cosa rispetto ad un PC di oggi.
Un altro problma è che il paniere di beni viene raramente aggiornato. Prendiamo sempre l'esempio del PC. Quando il PC fu inserito nel paniere, ci fu un leggero problema nel calcolo del prezzo del PC sull'anno base.
Infatti, l'anno "0" comporta dei problemi di valutazione di questo tipo, per cui alcuni beni non esistevano nell'anno di riferimento; basti pensare a PC, cellulari, tariffe telefoniche.
La modifica di questo anno base, coporta una modifica nei valori dell'indice che quindi non è più significativo in relazione agli anni precedenti.
Visto il rapidissimo avanzamento tecnologico e cambamento dei consumi degli ultimi anni, che ha fornito indici di inflazioe non strettamente attendibili si è posta la necessità di risolvere questo problema.
Per ovviare a questo inconveniente, si fa ricorso a diverse soluzioni.
Negli Stati Uniti si considera un correttivo di questo tipo:
L'indice di Paasche è invece la media armonica degli indici.
La sua formulazione è questa:
$P_p=(sum_ip_(it)q_(it))/(sum_ip_(i0)q_(it))$
Essendo una media armonica, questa tende sempre a sottostimare l'inflazione.
L'indice di Fisher è la media geometrica tra l'indice di Laspeyres e l'indice di Paasche.
$F_p=sqrt(L_p*P_p)$
Nell'area Euro, l'istituto EUROSTAT, ma anche ISTAT (da poco tempo), fanno ricorso al concetto di Chained Index.
In pratica, questo metodo consiste nel modificare ogni anno l'anno di riferimento.
Non vorrei dire una vaccata, ma credo che il metodo recentemente assunto da Eurostat e Istat comporti anche la revisione annuale del paniere.

x=x5
l'unico tasso di cui rimembro è il tasso zero

poltrone e sofà per chi ne ha (più ne metta!)

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