Attenti quando si paga alla romana...
A Roma è uso, dopo una cena al ristorante, che ogni commensale paghi il totale del conto diviso il numero dei partecipanti.
Dunque, se mi trovo in questa situazione, mi conviene ordinare poche vivande per non alzare la media, ma rischio di pagare di più di quello che consumo.
Che mi dite?
Dunque, se mi trovo in questa situazione, mi conviene ordinare poche vivande per non alzare la media, ma rischio di pagare di più di quello che consumo.
Che mi dite?
Risposte
tipico "dilemma del prigioniero"
servono le convenzioni, la reputazione
oppure la faccia tosta
servono le convenzioni, la reputazione
oppure la faccia tosta
@SnakePlinsky
scusa, ho cancellato il tuo post
mi devo comprare degli occhiali da moderatore! Volevo schiacciare il pulsantino "quote" e invece ho schiacciato quello "edit"
se ti ricordi le pregevoli cose che avevi scritto e ne hai voglia, puoi ri-postare
giuro che non te lo ricancello!
scusa, ho cancellato il tuo post
mi devo comprare degli occhiali da moderatore! Volevo schiacciare il pulsantino "quote" e invece ho schiacciato quello "edit"
se ti ricordi le pregevoli cose che avevi scritto e ne hai voglia, puoi ri-postare
giuro che non te lo ricancello!
Sarebbe un bel tema da sviluppare con un modellino. Qualcfhe volontario per scriverci un articoletto si apure modesto?
Un problema sentito da tutti.
Dalla mia esperienza dipende molto dalla storia precedente del grupo. Se prima ognuno pagava per sé, quando si fa alla romana tutti mangiano più del dovuto. Se prima se è partecipati a una festa, per esempio di compleanno, in cui uno ha pagati per tutti, ognuno cerca di limitarsi.
Se poi c'è il sospetto che qualcuno a un certo punto si rifuiti di pagare alla romana, chi ha mangiato più del dovuto rimane fregato. Ma anche se c'è qualcuno nel gruppo che ha esagerato prendendo il miglior gelato della pizzeria rischia grosso.
Capisco che il problema è quantificare il modello
Un problema sentito da tutti.
Dalla mia esperienza dipende molto dalla storia precedente del grupo. Se prima ognuno pagava per sé, quando si fa alla romana tutti mangiano più del dovuto. Se prima se è partecipati a una festa, per esempio di compleanno, in cui uno ha pagati per tutti, ognuno cerca di limitarsi.
Se poi c'è il sospetto che qualcuno a un certo punto si rifuiti di pagare alla romana, chi ha mangiato più del dovuto rimane fregato. Ma anche se c'è qualcuno nel gruppo che ha esagerato prendendo il miglior gelato della pizzeria rischia grosso.
Capisco che il problema è quantificare il modello
L'ipotesi è che i partecipanti alla cena/pranzo dividano in parti uguali il totale del conto indipendentemente dal costo dei piatti consumati singolarmente.
Credo che il primo problema sia quello di stabilile le prefrenze sui piatti, infatti non è detto che il piatto più caro sia preferito almeno quanto quello neno costoso, poi che questa preferenza sia uguale per tutti i commensali. Poi si deve assumere che l'utilità marginale del denaro sia uguale tra i partecipanti.
Partendo da questo credo si possa costruire una funzione di utilità che comprenda le due preferenze.
Indico con pref la preferenza non conoscendo la simbologia da usare per la formula.
Supponendo che ho $3$ piatti nel menù ($i=1,2,3$), che valgano le seguenti relazioni:
$q_1$ pref $q_2$ pref $q_3$ ( il piatto 1 è preferito almeno quanto il piatto 2 che è preferito almeno quanto il piatto 3)
$p_1>=p_2>=p_3$ (il prezzo del piatto 1 non è minore del prezzo del piatto 2 che non è minore del prezzo del piatto 3)
si definisca la funzione di utilità
$u:QXP->R$ (funzione di utilità che assegna un numero reale a ogni coppia di elementi dei due insiemi)
Finora ho scritto troppe sciocchezze?
Si potrebbe fare più complicata assegnando funzioni preferenze diverse a ogni commensale.
Credo che il primo problema sia quello di stabilile le prefrenze sui piatti, infatti non è detto che il piatto più caro sia preferito almeno quanto quello neno costoso, poi che questa preferenza sia uguale per tutti i commensali. Poi si deve assumere che l'utilità marginale del denaro sia uguale tra i partecipanti.
Partendo da questo credo si possa costruire una funzione di utilità che comprenda le due preferenze.
Indico con pref la preferenza non conoscendo la simbologia da usare per la formula.
Supponendo che ho $3$ piatti nel menù ($i=1,2,3$), che valgano le seguenti relazioni:
$q_1$ pref $q_2$ pref $q_3$ ( il piatto 1 è preferito almeno quanto il piatto 2 che è preferito almeno quanto il piatto 3)
$p_1>=p_2>=p_3$ (il prezzo del piatto 1 non è minore del prezzo del piatto 2 che non è minore del prezzo del piatto 3)
si definisca la funzione di utilità
$u:QXP->R$ (funzione di utilità che assegna un numero reale a ogni coppia di elementi dei due insiemi)
Finora ho scritto troppe sciocchezze?

Si potrebbe fare più complicata assegnando funzioni preferenze diverse a ogni commensale.
Sì solitamente prendevo poche cose ma che costavano leggermente di più... se tipo prendi solo le patatine e l'acqua paghi molto più, se prendi una pizza o un panino più particolare e una buona birra rischi di pagare un po' meno, senza che ti possano dire che hai preso troppa roba.
Io in ogni caso prendo il minimo indispensabile perché il mio obiettivo è minimizzare in ogni caso la spesa assoluta, non mi interessa se cosí facendo pago un po' di piú quello che prendo (o meglio mi interessa e mi fa incavolare però, stabilita la modalità di pagamento, non posso farci niente!!!).
OT
@SnakePlinsky
scusa, ho cancellato il tuo post
se ti ricordi le pregevoli cose che avevi scritto e ne hai voglia, puoi ri-postare
giuro che non te lo ricancello!
Un sunto:
Un giocatore razionale è costretto a consumare il più possibile. Se tutti i giocatori sono razionali consumeranno tutti il più possibile.
Ne deriva che per fare un gioco vincente bisogna andare a cena con persone con meno fame di noi.
O lasciare il portafoglio a casa

Per fare un gioco in pareggio bisogna fare un accordo vincolante tra i partecipanti a consumare tutti la stessa quantità.
Il tipo di strategia dipende tuttavia dai rapporti personali con i commensali.
"SnakePlinsky":Deve essere per questi motivi che quando andiamo a cena con gli amici, ognuno paga per sé.OT
@SnakePlinsky
scusa, ho cancellato il tuo post
se ti ricordi le pregevoli cose che avevi scritto e ne hai voglia, puoi ri-postare
giuro che non te lo ricancello!
Un sunto:
Un giocatore razionale è costretto a consumare il più possibile. Se tutti i giocatori sono razionali consumeranno tutti il più possibile.
Ne deriva che per fare un gioco vincente bisogna andare a cena con persone con meno fame di noi.
O lasciare il portafoglio a casa.
Per fare un gioco in pareggio bisogna fare un accordo vincolante tra i partecipanti a consumare tutti la stessa quantità.
Il tipo di strategia dipende tuttavia dai rapporti personali con i commensali.
C'è anche da tener conto della possibilità, da parte dei giocatori, di stringere accordi vincolanti. In tal caso ci si potrebbe accordare per consumare cibi pressappoco dello stesso valore.
In un gruppo di giocatori che siano educati, oltre che razionali, questo genere di accordo è implicito.
In un gruppo di giocatori che siano educati, oltre che razionali, questo genere di accordo è implicito.
"vincolanti"?
una scrittura privata, che possa essere usata per citare in giudizio chi poi facesse il furbo?
anvedi!
una scrittura privata, che possa essere usata per citare in giudizio chi poi facesse il furbo?
anvedi!
C'è un accordo molto più vincolante: chi fa il furbo viene picchiato brutalmente

tipico esempio di minaccia non credibile...
comunque, qualcuno risponde all'appello fortemente interessato di Admin?
io sono fuori gioco, perché ha parlato di un articoletto sia pure modesto
comunque, qualcuno risponde all'appello fortemente interessato di Admin?
io sono fuori gioco, perché ha parlato di un articoletto sia pure modesto

Perché non credibile?
perché?
1. se sono coinvolto io, non è facile farmi la bua, visto che sono cintura nera di aikido
e, comunque:
2. se l'accordo non è vincolante, tutti lo violano. E allora chi è che picchia?
1. se sono coinvolto io, non è facile farmi la bua, visto che sono cintura nera di aikido
e, comunque:
2. se l'accordo non è vincolante, tutti lo violano. E allora chi è che picchia?
"Fioravante Patrone":
1. se sono coinvolto io, non è facile farmi la bua, visto che sono cintura nera di aikido
Come Steven Seagal?

Uhmmmm... più o meno l'età coincide!!! Vuoi vedere che in realtà siete la stessa persona??
"Fioravante Patrone":
2. se l'accordo non è vincolante, tutti lo violano. E allora chi è che picchia?
Certo... ma la mia era una battuta. Non si era capito?

Tornando in tema: in cosa consisterebbe di preciso il lavoro proposto da Admin?
Quando sono a cena con i miei "pochi" amici (3 o 4 al massimo), ognuno di noi cerca di pagare per tutti! Alla fine paga chi insiste di più. Certe volte, l'insistenza diminuisce quando si richia di offendere la persona che da più tempo non paga il conto, oppure chi vuole festeggiare un qualche avvenimento.
"Kroldar":
[quote="Fioravante Patrone"]
1. se sono coinvolto io, non è facile farmi la bua, visto che sono cintura nera di aikido
Come Steven Seagal?








Adesso mi sa che ti sei messo nei guai...

Scusate se esco un attimo dalla strada...
Io, in effetti, fin dalle prime volte che ho mangiato fuori con i miei amici, ho sempre fatto alla romana...
Pensavo quindi che per tutti funzionasse così... invece noto che la situazione è diversa...
Anche tutti quelli che conosco fanno così però; allora forse è meglio ribattezzare il tutto e dire... si fa alla Livornese...!
Io, in effetti, fin dalle prime volte che ho mangiato fuori con i miei amici, ho sempre fatto alla romana...
Pensavo quindi che per tutti funzionasse così... invece noto che la situazione è diversa...
Anche tutti quelli che conosco fanno così però; allora forse è meglio ribattezzare il tutto e dire... si fa alla Livornese...!


a cena con il mio fidanzato, paga lui...
con la mia amica, pago io...
e cosi' via
con la mia amica, pago io...
e cosi' via

quindi quando il tuo fidanzato va a cena da solo con la tua amica, per la proprietà transitiva paga lui