Trasformata di Fourier: $ X(\Omega) $ o $ X(j \Omega) $? Questo è il problema

galessandroni
Salve a tutti.

La rappresentazione nel dominio della frequenza di un segnale continuo $ x(t) $ dato dalla continuous-time Fourier transform (CTFT) è definito come segue:

\[
\left.
\begin{split}
X(\Omega) \\
X(j \Omega)
\end{split}
\right\}
= \int_{-\infty}^{+\infty} x(t)e^{-j\Omega t}\text{d}t
\]

La domanda è: quale delle due notazioni a sinistra è corretta e - soprattutto - perché?

Chiedo perché mi capita di incontrarle entrambe e non ho ben capito se c'è una differenza tra le due.

Grazie in anticipo.

Risposte
gugo82
Sezione sbagliata.

Ad ogni modo, come dicevo altrove, è questione di notazione pura e semplice e non dipende da nient'altro che dall'interpretazione ingegneristica che si dà della grandezza \(\Omega\) (che, per qualche motivo a me ignoto, farà più figo scrivere \(\jmath\Omega\)).

galessandroni
"gugo82":
Sezione sbagliata.

Et coetera...


Ma, sic stantibus rebus, qual è la sezione esatta?
(La mia è una sincera curiosità)

Grazie.

Riccardo Desimini
Puoi vederla anche in questo modo.

Quando tu scrivi \( X(j\Omega) \) è come se tu stessi considerando la trasformata di Laplace in \( s = j\Omega \), che appunto coincide con la trasformata di Fourier.

Quando invece scrivi \( X(\Omega) \) indichi la trasformata di Fourier e basta, senza preoccuparti del fatto che sia o meno una restrizione della trasformata di Laplace.

È una sottigliezza, ma credo sia l'unica spiegazione sensata.

galessandroni
"Riccardo Desimini":
Puoi vederla anche in questo modo.

[...]

È una sottigliezza, ma credo sia l'unica spiegazione sensata.


Grazie Riccardo.

Un Giacomo pignolo. :wink:

Riccardo Desimini
Di niente, figurati (Giacomo?).

Anch'io mi sono posto questa domanda tempo fa, non c'è niente di male.

galessandroni
Sì, Giacomo.
Hai indovinato, ma non hai vinto nulla. :D

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