[Tecnica delle costruzioni] Dubbio armature solaio
Salve, sono alle prese con lo studio di Tecnica delle Costruzioni, ed ho un dubbio inerente alle armature longitudinali di un solaio in laterocemento.
Mi spiego, avendo a disposizione già il progetto finito di un solaio, con il diagramma dell'inviluppo del momento, del taglio, la distinta ferri e la realizzazione delle fasce piene e semipiene, come faccio a distinguere nel dettaglio quali sono le armature tese, e quali quelle compresse?
In particolare, in una sezione in cui ho sia momento positivo che negativo, come si fa a distinguerle?
Mi spiego, avendo a disposizione già il progetto finito di un solaio, con il diagramma dell'inviluppo del momento, del taglio, la distinta ferri e la realizzazione delle fasce piene e semipiene, come faccio a distinguere nel dettaglio quali sono le armature tese, e quali quelle compresse?
In particolare, in una sezione in cui ho sia momento positivo che negativo, come si fa a distinguerle?
Risposte
Il momento si traccia dalla parte delle fibre tese e si assume positivo (negativo) se tende le fibre all'intradosso (estradosso).
P.S. il caldo m'ha giocato un brutto scherzo.
P.S. il caldo m'ha giocato un brutto scherzo.

Grazie per avermi risposto, dunque, per sicurezza, nel caso in cui dovessi avere la sezione indicata nell'immagine:

le armature tese che dovrei prendere in considerazione per eventuali verifiche, avendo sia momento negativo che positivo, sono sia quelle superiori che quelle inferiori, giusto?

le armature tese che dovrei prendere in considerazione per eventuali verifiche, avendo sia momento negativo che positivo, sono sia quelle superiori che quelle inferiori, giusto?
Una volta ricavato il diagramma di inviluppo, l'informazione sul segno non ti interessa ai fini progettuali: vai a considerare il valore in modulo nelle sezioni più importanti (sezioni centrali; sezioni di estremità; sezioni d'appoggio e di estremità). I quantitativi di armatura si determinano in condizioni di rottura bilanciata per quanto riguarda le sezioni sollecitate a flessione:
$$A_s\ge \frac{M_{Ed}}{0.9\cdot d \cdot f_{yd}}$$
Inoltre, per le sezioni di appoggio e di estremità, occorre considerare un quantitativo minimo di armatura all'intradosso della trave determinabile tramite il modello del tirante-puntone:
$$A_s \ge\frac{V_{Ed}}{f_{yd}} \cot \theta$$
Oltre a questi vanno considerati anche i valori minimi e massimi che sono previste dalle NTC18. Una volta scelti i ferri si può fare una verifica approssimativa in condizione di rottura bilanciata:
dove $F_s=f_{yd}A_s$ e $A_s$ è il quantitativo di armatura usata in funzione dei ferri scelti. Spero sia chiaro, per altri dubbi chiedi!
P.S. Il valore di $\cot \theta$ deve essere lo stesso che hai usato nel dimensionamento delle staffe.
$$A_s\ge \frac{M_{Ed}}{0.9\cdot d \cdot f_{yd}}$$
Inoltre, per le sezioni di appoggio e di estremità, occorre considerare un quantitativo minimo di armatura all'intradosso della trave determinabile tramite il modello del tirante-puntone:
$$A_s \ge\frac{V_{Ed}}{f_{yd}} \cot \theta$$
Oltre a questi vanno considerati anche i valori minimi e massimi che sono previste dalle NTC18. Una volta scelti i ferri si può fare una verifica approssimativa in condizione di rottura bilanciata:
$M_{Ed}\le M_{Rd} ~~0.9\cdot d\cdot F_s$
dove $F_s=f_{yd}A_s$ e $A_s$ è il quantitativo di armatura usata in funzione dei ferri scelti. Spero sia chiaro, per altri dubbi chiedi!

P.S. Il valore di $\cot \theta$ deve essere lo stesso che hai usato nel dimensionamento delle staffe.
Grazie, adesso ho capito!
