Struttura isostatica

stokesnavier87
Ciao a tutti,
voglio porvi un quesito che proprio non riesco a svolgere:
Ho una struttura isostatica del quale ho determinato i diagrammi delle azioni interne(Sforzo assiale,Taglio e momento flettente),volevo sapere come si determinano i punti più sollecitati a flessione e a taglio.Lo scopo è determinare le sigma e le tau,per controllare che non superino determinati valori ammissibili.
Qualcuno può darmi una mano?
Ringrazio tutti coloro che risponderanno.
michele.

Risposte
ELWOOD1
non capisco il motivo della tua preoccupazione visto che i diagrammi li hai già determinati.
Prendi i valori massimi e controlli che stiano sotto il valore ammissibile, tutto qui.

Sk_Anonymous
Non vorrei che quello che hai scritto generasse delle incomprensioni, visto che lascia libera interpretazione riguardo alla grandezza di cui ricavare il massimo.
Nel dimensionamento statico delle strutture si utilizzano dei metodi di equivalenza dello stato tensionale, cioè dei metodi che permettono di riportare uno stato tensionale generico (quindi pluriassiale) allo stato tensionale standard del provino che viene sollecitato per definire le caratteristiche meccaniche del solo materiale. Questo viene fatto per evitare di dover creare un provino su cui sperimentare la resistenza del materiale che ha una geometria generica e che viene sottoposto ad uno stato tensionale diverso dalle prove già effettuate. Quindi nelle prove che vengono fatte si fissa la geometria, si fissa lo stato tensionale (monoassiale - normalmente nelle prove la tensione è solo assiale) e si ottengono dei valori di tensione di snervamento e rottura di riferimento.
Nei metodi di equivalenza si fanno delle supposizioni (vengono poi verificati sperimentalmente), per esempio nel metodo di Tresca si suppone che la $tau$ massima (massima al variare del sistema di riferimento utilizzato nella descrizione dello stato tensionale) che si ha nel provino quando giunge a snervamento sia pari alla $tau$ massima che si ha nel pezzo (massima al variare del sistema di riferimento e del punto preso all'interno del pezzo) di geometria generica e sottoposto ad uno stato tensionale generico.
Un altro metodo, che porta a dei risultati che non si discostano di molto dal precedente, è quello di Von Mises, secondo cui a snervamento nel pezzo si ha la stessa energia di deformazione immagazzinata nel provino a snervamento.
I dati sperimentali confermano che entrambi i metodi non si discostano di molto rispetto a ciò che avviene realmente.
Spesso viene utilizzato il primo metodo, porta a dei calcoli più semplici e dei risultati analoghi e permette di ricavare in maniera più immediata (dal disegno dei cerchi di Mhor) il valore della $tau$ massima.

Premesso questo quindi nel verificare che uno stato tensionale non porti a snervamento (con un certo coefficiente di sicurezza) bisogna ricavare calcolare la $tau$ massima o l'energia di deformazione (è di queste che si deve ricavare il massimo), dipendenti in generale da tutti i termini della matrice che definisce lo stato tensionale in un generico punto rispetto ad un sistema di riferimento.

mircoFN1
"nnsoxke":

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Un altro metodo, che porta a dei risultati che non si discostano di molto dal precedente, è quello di Von Mises, secondo cui a snervamento nel pezzo si ha la stessa energia di deformazione immagazzinata nel provino a snervamento.
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Questo non è vero. Nel criterio di Von Mises l'equivalenza è basata sulla sola componente distorcente (o deviatorica) dell'energia elastica. Un materiale può infatti accumulare un livello comunque elevato di energia elastica senza snervare se sollecitato idrostaticamente.

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