Scambiatori di calore

cla291
Buonasera,
è da qualche settimana che mi arrovello con la trasformazione che avviene in uno scambiatore di calore, considerando uno scambio termico attraverso una superficie tra due fluidi (esempio tra acqua e gas di scarico di un motore come negli economizzatori). Secondo tutti i testi che ho consultato, lo scambio di calore avviene secondo una isobara, ciò però sembra fare a pugni con la teoria cinetica, se pensiamo ad un economizzatore, i gas di scarico che cedono calore inevitabilmente diminuiscono la loro energia cinetica e di conseguenza la pressione deve anche diminuire.

Estendendo il ragionamento,anche la densità deve diminuire.

Come già detto, tutti i testi che ho visto considerano la pressione costante oppure prendono in considerazione solo le perdite di carico introdotte dalla superficie attraversata dal fluido (Bernoulli).

Vi chiedo se quanto detto sopra è corretto, e se trascurabile o meno.

Grazie!

Risposte
Mos1
ciao,
il fatto è che il gas scambia pochissimo, se troverai scambiatori a gas saranno un caso particolarissimo
conta che un gas nelle condizioni migliori in convezione forzata può arrivare ad avere coefficienti di scambio nell'ordine delle centinaia di watt a metro quadro kelvin
già se prendi un liquido (in generale olio o acqua) raggiungi ordini di grandezza del migliaio ma il caso più ovvio è l'utilizzo di vapore e il vapore in convezione forzata arriva a decine di migliaia di watt a metro quadro kelvin
non complicarti la vita con i gas
tanto non ti preoccupare che nel progetto degli scambiatori delle perdite ne dovrai tenere conto

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