Fasore
Salve , ma per quale motivo il modulo del fasore associato alla sinusoide $e(t)$=$130*sqrt(2)*(1000t+pi/6)$ è 130?
Non dovrebbe essere $130$*$sqrt(2)$?
Non dovrebbe essere $130$*$sqrt(2)$?
Risposte
sarò tardo..ma qual è la sinusoide???
si hai ragione mi sono scordato il seno è questa
$e(t)=130*sqrt(2)*sen(1000t+pi/6)$

da quel che mi ricordo dipende dal fatto che il modulo del fasore è l'ampiezza efficace, e non la semplice ampiezza del segnale periodico.
Si ha che $130sqrt2sin(1000t+pi/6)=130sqrt2cos(1000t+pi/6-pi/2)=130sqrt2cos(1000t-pi/3)$,
da cui il fasore (si sottintende la frequenza $omega=1000$) $X$$=130sqrt2e^(j(pi/6-pi/2))=130sqrt2e^(-jpi/3)=65sqrt2-65sqrt6 j$.
da cui il fasore (si sottintende la frequenza $omega=1000$) $X$$=130sqrt2e^(j(pi/6-pi/2))=130sqrt2e^(-jpi/3)=65sqrt2-65sqrt6 j$.
Ma allora ho ragione nel senso che il modulo è $130*sqrt(2)$ ? (visto che il modulo di $65*sqrt(2)-65*sqrt(6)j$ è $= 130*sqrt(2))$
io la legge di Giovanni il Chimico non l'ho mai sentita..è anche vero che i fasori li usano più gli ingegneri che noi fisici...cmq..
Al corso di ingegneria elettrica ci introdussero i fasori di un segnale sinusoidale permanente come trasformata di Steinmetz del segnale stesso, per come era definita la trasformata veniva che il modulo del fasore era il valore efficacie del segnale. Dal momento che il valore efficace e l'ampiezza media di un segnale sinusoidale permanente differiscono di $sqrt(2)$ ai fini operativi non cambia nulla perchè tutti i fasori sono moltiplicati, o non sono moltiplicati, per la stessa costante.
Io sono sicuro di quello che ho scritto, per la sinusoide in questione.
Forse è questione di convenzioni.
Forse è questione di convenzioni.
Io sono sicuro di quello che ho scritto, per la sinusoide in questione.
Forse è questione di convenzioni.
Non ricordo esattamente da dove discenda ma è una convenzione.Quel $1/sqrt2$ sta ad indicare la parte efficace.
mi dispiace nn essere piu preciso
Non è una convenzione, discende direttamente dalla definizione di trasformata di steinmetz. Chiaramente definizioni diverse danno luogo a fasori "diversi".
Forse ho capito se scelgo come modulo del fasore $130$ ottengo un risultato il cui modulo è $/sqrt(2)$ rispetto a quello a quello che avrei ottenuto prendendo come modulo $130*sqrt(2)$, infaitti poi ho visto nella soluzione (esercizio di elettrotecnica) che quando viene calcolato il valore efficae viene calcolato solo il modulo del fasore ottenuto senza dividere per $sqrt(2)$ (come normalmente si deve fare per calcolare il v eff di una sinusoide) credo appunto perche il modulo del fasore che ho ottenuto è gia diviso $sqrt(2)$ rispetto a quello reale.
Solo che non vedo una ragione valida per farlo
Solo che non vedo una ragione valida per farlo
