[Elettrotecnica] Circuito aperto
Salve a tutti!
Ho un dubbio su quanto segue. Consideriamo il circuito in figura.
Valutando la parte del circuito dove è presente il "circuito aperto", si può affermare che non è presente corrente e, quindi, ai capi del resistore R3 c'è ΔV=0 (il resistore è scollegato dal circuito ed al suo interno non c'è un campo elettrico). In definitiva, ai capi del circuito aperto troviamo la stessa d.d.p. presente ai capi del resistore R2 ed una corrente nulla.
Detto ciò, la definizione di differenza di potenziale è: lavoro per unità di carica compiuto dal campo elettrico per portare una carica da A a B (indipendentemente dal percorso seguito per andare da A a B).
La mia domanda è questa: in virtù della definizione di d.d.p., tra il punto A e il punto B in figura (passando attraverso il circuito aperto) c'è un campo elettrico?
Ho un dubbio su quanto segue. Consideriamo il circuito in figura.
Valutando la parte del circuito dove è presente il "circuito aperto", si può affermare che non è presente corrente e, quindi, ai capi del resistore R3 c'è ΔV=0 (il resistore è scollegato dal circuito ed al suo interno non c'è un campo elettrico). In definitiva, ai capi del circuito aperto troviamo la stessa d.d.p. presente ai capi del resistore R2 ed una corrente nulla.
Detto ciò, la definizione di differenza di potenziale è: lavoro per unità di carica compiuto dal campo elettrico per portare una carica da A a B (indipendentemente dal percorso seguito per andare da A a B).
La mia domanda è questa: in virtù della definizione di d.d.p., tra il punto A e il punto B in figura (passando attraverso il circuito aperto) c'è un campo elettrico?
Risposte
Il mio consiglio è di non mischiare l'elettromagnetismo con la teoria dei circuiti: è vero che quest'ultima deriva dalla prima, ma sotto ipotesi molto particolari.
In ogni libro di elettrotecnica c'è un'introduzione alle costanti concentrate...prova a leggere qualcosina e capirai che ha poco senso parlare di campo elettrico nella teoria dei circuiti (basta che pensi al fatto che il concetto di distanza fisica è annullato).
Comunque essendoci uno squilibrio di cariche c'è anche un campo elettrico
In ogni libro di elettrotecnica c'è un'introduzione alle costanti concentrate...prova a leggere qualcosina e capirai che ha poco senso parlare di campo elettrico nella teoria dei circuiti (basta che pensi al fatto che il concetto di distanza fisica è annullato).
Comunque essendoci uno squilibrio di cariche c'è anche un campo elettrico

"renat_":
Il mio consiglio è di non mischiare l'elettromagnetismo con la teoria dei circuiti: è vero che quest'ultima deriva dalla prima, ma sotto ipotesi molto particolari.
In ogni libro di elettrotecnica c'è un'introduzione alle costanti concentrate...prova a leggere qualcosina e capirai che ha poco senso parlare di campo elettrico nella teoria dei circuiti (basta che pensi al fatto che il concetto di distanza fisica è annullato).
Comunque essendoci uno squilibrio di cariche c'è anche un campo elettrico
Ma dove e come si manifesta questo squilibrio di cariche?
"Stefano.":
[quote="renat_"]Il mio consiglio è di non mischiare l'elettromagnetismo con la teoria dei circuiti: è vero che quest'ultima deriva dalla prima, ma sotto ipotesi molto particolari.
In ogni libro di elettrotecnica c'è un'introduzione alle costanti concentrate...prova a leggere qualcosina e capirai che ha poco senso parlare di campo elettrico nella teoria dei circuiti (basta che pensi al fatto che il concetto di distanza fisica è annullato).
Comunque essendoci uno squilibrio di cariche c'è anche un campo elettrico
Ma dove e come si manifesta questo squilibrio di cariche?[/quote]
Lo squilibrio di cariche è all'interno del generatore di tensione e viene "trasmesso" sui rami del circuito.