Dubbio sull'uso della trasf di fourier per seg. periodici

PaxCore
Leggendo una frase sul Salehi, sono stato assalito da un dubbio atroce, che mi ha lasciato molte perplessità.
La frase è questa " Fourier series is applied to periodic signals whereas the Fourier transform can be applied to periodic and nonperiodic signals". Allora sono andato a rivedermi le condizioni di Dirichlet per l'applicabilità della trasformata di Fourier e ho visto che la prima di queste richiede che il segnale sia assolutamente integrabile su tutto l'asse reale. Quindi i segnali periodici non dovrebbero ammettere la trasformata di Fourier, ma solo la serie, infatti è chiaro che se integro il loro modulo da -inf a +inf non viene un numero reale ma infinito.

Poi un'altra cosa: segnale periodico e segnale di potenza sono due concetti equivalenti? Cioè, per intenderci, esistono segnali a potenza finita che non sono periodici o il viceversa? E invece i segnali a energia finita corrispondono sempre ai segnali aperiodici?

Riuscireste a sciogliermi questi dubbi? :(

Ciao :wink:

Risposte
Ale831
Per il primo dubbio: in senso "generalizzato" si puo' applicare la trasformata di fourier anche a un segnale periodico.
Se lo sviluppassi in serie di fourier, otterresti il ben noto "spettro a righe". Con la trasformata, ottieni un treno di impulsi delta (alle stesse frequenze in cui si collocano le "righe".
Per avere una spiegazione molto sommaria, prova a guardare qui: http://infocom.uniroma1.it/alef/libro/h ... ode26.html

Per il secondo dubbio: mi viene ad dire che un segnale a energia finita non puo' essere periodico.
Inoltre, un esempio di segnale a potenza finita ma non periodico e' il gradino unitario. O un qualsiasi segnale costante su tutto l'asse temporale.
Quindi no, segnale periodico e a potenza finita non sono affatto concetti equivalenti :)

Sk_Anonymous
Dalla definizione di trasformata di Fourier
http://infocom.uniroma1.it/alef/libro/html/libro/node19.html
mi risulta che per i segnali periodici quell'integrale non è determinato.
Si potrebbe ad esempio definire una funzione pari ad una funzione periodica in un intervallo e nulla all'esterno di tale intervallo, quindi l'integrale darebbe un risultato, che dipenderebbe dalla frequenza e forma del segnale periodico e dall'intervallo scelto, oltre che dalla variabile f.
Anche se l'intervallo scelto fosse uguale al periodo della funzione periodica non riesco a ricavare che la trasformata di Fourier sia un treno di impulsi moltiplicato per una funzione.

gugo82
Per dare un senso preciso alla trasformata di un segnale periodico (che, tipicamente, non è una funzione [tex]$L^1$[/tex]) bisogna scomodare la teoria delle distribuzioni.
Se non lo si fa, si può incorrere in dubbi del genere.

Lorra1
Cosa vuol dire fare la trasf. / antitrasf. di Fourier di una distribuzione? Avere una distribuzione e la sua trasformata che agiscono sulla funzione argomento in qualche maniera compatibile con le operazioni definite sull'insieme "funzioni che ammettono trasf. di Fourier" e quelle definite sull'immagine del primo sotto la trasformazione trasf. di Fourier? Tipo distribuzione(funzione_con_proprietà_simpatiche) è in corrispondenza biunivoca con trasformata della distribuzione(trasformata_della_distribuzione_con_proprietà_simpatiche). In questo caso l'effetto della distribuzione indotta dal $sin$ (cioè integrale contro il $sin$) è in corrispondenza con l'effetto dell'applicazione lineare rappresentata da $delta$ nel "dominio trasformato"?

gugo82
@Lorra: Non ho capito nulla... Ma tento lo stesso di risponderti.

La trasformata di Fourier distribuzionale è definitita nella classe delle distribuzioni temperate [tex]$\mathcal{S}^\prime$[/tex] che è abbastanza grossa (contiene, ad esempio, tutti gli [tex]$L^p$[/tex]; in particolare [tex]$L^\infty$[/tex], classe che contiene le funzioni periodiche limitate tipo [tex]$\sin x$[/tex] le quali, in generale, non sono globalmente [tex]$L^1$[/tex]).
Tale classe è definita come il duale dello spazio di Schwartz [tex]$\mathcal{S}$[/tex], il quale contiene tutti gli elementi di [tex]$C_0^\infty$[/tex] che tendono a zero rapidamente all'infinito*; visto che [tex]$\mathcal{S} \supset C_c^\infty =\mathcal{D}$[/tex] per dualità è evidente che [tex]$\mathcal{S}^\prime \subset \mathcal{D}^\prime$[/tex], sicché lo spazio delle distribuzioni temperate [tex]$\mathcal{S}^\prime$[/tex] è strettamente più piccolo di quello di tutte le distribuzioni [tex]$\mathcal{D}^\prime$[/tex].

Visto che ogni elemento di [tex]$\mathcal{S}$[/tex] è in [tex]$L^1$[/tex]**, è evidente che si può calcolare la trasformata di Fourier classica di [tex]$u$[/tex], i.e. [tex]$\mathfrak{F} $[/tex]; inoltre si riesce a provare che [tex]$u\in \mathcal{S} \ \Rightarrow\ \mathfrak{F} \in \mathcal{S}$[/tex].
Allora si può applicare il trucco (che è classico della Teoria delle Distribuzioni, ed è la sua raison d'etre) di definire qualcosa per una distribuzione a partire dalla stesso oggetto definito sui test***: nel nostro caso, fissata [tex]$F\in \mathcal{S}^\prime$[/tex] si chiama per definizione trasformata di Fourier distribuzionale di [tex]$F$[/tex] la distribuzione [tex]$\mathfrak{F}[F]$[/tex] che opera su [tex]$\mathcal{S}$[/tex] come segue:

[tex]$u\mapsto \langle F,\mathfrak{F} \rangle$[/tex],

ove al secondo membro la t.d.F. è quella classica di [tex]$u$[/tex].
La precedente relazione si scrive più semplicemente:

[tex]$\langle \mathfrak{F}[F] ,u\rangle =\langle F,\mathfrak{F} \rangle$[/tex] per ogni [tex]$u\in \mathcal{S}$[/tex].


__________
* Qualitativamente [tex]$u\in C_0^\infty$[/tex] è in [tex]$\mathcal{S}$[/tex] solo se [tex]$u$[/tex] e tutte le sue derivate vanno a zero per [tex]$|x|\to +\infty$[/tex] più velocemente del reciproco di ogni polinomio.
** Infatti, per definizione, [tex]$|u|$[/tex] va a zero in [tex]$\infty$[/tex] più velocemente di [tex]$\tfrac{1}{1+x^2}$[/tex] ergo esiste una costante [tex]$C>0$[/tex] tale che [tex]$\lVert u\rVert_1=\int |u| \leq \int \tfrac{C}{1+x^2} <+\infty$[/tex]
*** Vedi, ad esempio, la definizione di derivata distribuzionale.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.