Diagrammi di bode
Ciao a tutti,
potreste darmi un amano a chiarire alcuni dubbi sui diagrammi di Bode?
Il primo: Perché conoscendo l'andamento dei diagrammi di sole quattro funzioni elementari (penso sappiate di quali stia parlando) siamo in grado di
disegnare i diagrammi esatti per qualunque sistema?
Il secondo: Perché per il tracciamento dei diagrammi di Bode ,sia asintotici che esatti, viene utilizzata una scala logaritmica?
potreste darmi un amano a chiarire alcuni dubbi sui diagrammi di Bode?
Il primo: Perché conoscendo l'andamento dei diagrammi di sole quattro funzioni elementari (penso sappiate di quali stia parlando) siamo in grado di
disegnare i diagrammi esatti per qualunque sistema?
Il secondo: Perché per il tracciamento dei diagrammi di Bode ,sia asintotici che esatti, viene utilizzata una scala logaritmica?
Risposte
1) perché nei sistemi standard le funzioni di trasferimento sono razionali fratte, e numeratore e denominatore sono sempre scomponibili in un set di quelle funzioni elementari. La cosa più stramba che può capitare è quella di avere un ritardo finito; anche in quel caso il diagramma di Bode è noto, quindi non si hanno problemi (e comunque l'esponenziale che ne deriva si può ancora approssimare come funzione razionale fratta tramite approssimanti di Padé)
2) prova a pensare al diagramma asintotico: qual è la solita regoletta per tracciare gli andamenti di poli e zeri? C'è un tot di dB/decade, quindi la visualizzazione log-log ti aiuta in questo (anche nella fase devi prendere una decade prima, una decade dopo, ecc. ecc.) In generale comunque, tutto ciò che in natura cambia di svariati ordini di grandezza è più comodo rappresentarlo in log, è più compatto.
2) prova a pensare al diagramma asintotico: qual è la solita regoletta per tracciare gli andamenti di poli e zeri? C'è un tot di dB/decade, quindi la visualizzazione log-log ti aiuta in questo (anche nella fase devi prendere una decade prima, una decade dopo, ecc. ecc.) In generale comunque, tutto ciò che in natura cambia di svariati ordini di grandezza è più comodo rappresentarlo in log, è più compatto.
grazie.
Già che ci sono ti dispiacerebbe aiutarmi con un altro dubbio riguardo la seconda forma fattorizzata ?
In pratica non riesco a capire come g (il tipo) possa assumere valori positivi, negativi e nulli.
Cioè volendo porre la nostra fdt in questa forma potremmo essere costretti ad effettuare cancellazioni tra poli e zeri
ciò non può essere pericoloso?
Già che ci sono ti dispiacerebbe aiutarmi con un altro dubbio riguardo la seconda forma fattorizzata ?
In pratica non riesco a capire come g (il tipo) possa assumere valori positivi, negativi e nulli.
Cioè volendo porre la nostra fdt in questa forma potremmo essere costretti ad effettuare cancellazioni tra poli e zeri
ciò non può essere pericoloso?
Che intendi per tipo? Io di solito intendo il numero di poli nell'origine.
E' proprio questo il punto.
Io sto studiando sul Bolzern,Scattolini,Schiavoni,per tipo il testo intende la differenza tra poli e zeri nell'origine.
Tu allora come indichi gli zeri?
Io sto studiando sul Bolzern,Scattolini,Schiavoni,per tipo il testo intende la differenza tra poli e zeri nell'origine.
Tu allora come indichi gli zeri?
Non capisco il tuo dubbio. Se il tipo è la differenza tra poli e zeri allora certo, può essere anche negativo. QUindi?
Se la fdt nella forma polinomiale ha, per dire, due poli e due zeri nell'origine
posta nella forma fattorizzata il tipo (g) sarà 0 e non ci accorgeremmo ne dei poli ne degli zeri.
Mi chiedevo se questo non possa poi creare dei problemi.
posta nella forma fattorizzata il tipo (g) sarà 0 e non ci accorgeremmo ne dei poli ne degli zeri.
Mi chiedevo se questo non possa poi creare dei problemi.
Nessun problema direi.
ok grazie per la disponibilità.