Python in modalità interattiva
Salve a tutti.
Sto cominciando a imparare Python3.7, seguendo un corso, uso Spyder e ho un Mac con Os Mojave 10.14.4.
Quando vado a aprire Spyder mi viene avviato l'interprete di Python in modalità script, ma io dovrei usare l'interprete in modalità interattiva per fare alcuni esercizi. Però non riesco assolutamente a capire come si fa, il libro che ho non lo dice, e alcune istruzioni che trovo in rete o chiedendo ad altre persone sono per Window e su Mac non mi ritrovo.
Solo su un sito ho trovato, riferito al Mac, che avviando Python " potrai aprire un terminale o una finestra di comando e scrivendo python si avvierà Python in modalità interattiva." Boh? Ho provato scrivendo nella finestra in alto a destra ma non succede niente.
Qualcuno è così gentile da spegarmi, in modo semplice, come fare?
Grazie in anticipo.
Sto cominciando a imparare Python3.7, seguendo un corso, uso Spyder e ho un Mac con Os Mojave 10.14.4.
Quando vado a aprire Spyder mi viene avviato l'interprete di Python in modalità script, ma io dovrei usare l'interprete in modalità interattiva per fare alcuni esercizi. Però non riesco assolutamente a capire come si fa, il libro che ho non lo dice, e alcune istruzioni che trovo in rete o chiedendo ad altre persone sono per Window e su Mac non mi ritrovo.
Solo su un sito ho trovato, riferito al Mac, che avviando Python " potrai aprire un terminale o una finestra di comando e scrivendo python si avvierà Python in modalità interattiva." Boh? Ho provato scrivendo nella finestra in alto a destra ma non succede niente.
Qualcuno è così gentile da spegarmi, in modo semplice, come fare?
Grazie in anticipo.
Risposte
Ok, tieni comunque conto che per lo scopo del tuo corso potresti anche usare una virtual machine con sopra ubuntu. Ti permetterebbe di installare tutti i tool del corso in un environment indipendente. Per quanto riguarda il supporto su anaconda, penso che tu possa porre le domande su https://stackoverflow.com/tags/anaconda/ (probabilmente qualcuno ha già posto la domanda per te).
Grazie ancora. Quando ne saprò un po' di più e saprò cosa devo fare per la ricerca, al momento non ne ho la minima idea, so solo che sarà reti neurali, terrò presente e caso mai ti chiederò qualche altro consiglio.
"Sergio":
Sotto l'interfaccia c'è un motore che, se anche non è Unix (Linux vuol dire Linux Is Not UniX), ci somiglia parecchio.
Ti stai confondendo con GNU (Gnu's Not Unix), Linux deriva semplicemente dal nome dell'autore originario, Linus.
"gabriella127":
Poi mi ha detto che in Ubuntu ha un editor per Latex buonissimo.
Un po' OT probabilmente, ma personalmente mi sono trovato molto bene con Overleaf (sito online) per LaTeX. Non doversi preoccupare di installare Latex e i suoi pacchetti è un grande sollievo ed è accessibile su ogni computer o tablet o cellulare con accesso a internet.
Riguardo a Linux, Mac, Windows.. Sinceramente ogni sistema operativo ha i suoi impicci. Molti programmi open source funzionano per esempio meglio su Linux dove sono spesso sviluppati, ma altri programmi sono invece un incubo da installare. E ovviamente ci sono poi a volte problemi che si presentano solo in determinate distro e non in altre. Installare molti programmi su Windows è di solito abbastanza facile, ma poi ti trovi a lavorare con programmi e librerie per linguaggi principalmente sviluppati per Linux e diventa facilmente un problema. Scegliere uno o l'altro è spesso più una preferenza personale che una ragione oggettiva.
Grazie, apatriarca, no, non è OT, è che io ora mi sto orientando e devo ancora capire cosa mi conviene, in base alle cose che farò, che non so ancora quali siano.
La scelta dipende pure del fatto che in alcune cose posso conoscere persone a cui chiedere e che possono aiutarmi a risolvere problemi. Al momento il problema che ho con il Mac è che sono un po' isolata, se ho un problema è più difficile avere un aiuto e me la devo sbrigare io e un eventuale tecnico.
E poi piccole cose, tipo che in aula ti dicono cose che ci sono nel loro computer ma su Mac sono un po' diverse, tipo un menù che io non mi ritrovo, o mi è capitato con Word, su Mac era un po' diverso, e alle volte non ci si capiva, ma a questo poi si rimedia.
E poi c'è la cosa fondamentale che il Mac già ce l'ho e costa, mica lo posso buttare.
Comunque è vero che è soggettivo, il mio unico odio è il Window, nell'ultima versione che ho usato, il 10 mi pare, stamattina per caso l'ho riaperto e mi è venuta una crisi allergica...
E' molto farraginoso rispetto alla linearità dell' Osx di Mac.
La scelta dipende pure del fatto che in alcune cose posso conoscere persone a cui chiedere e che possono aiutarmi a risolvere problemi. Al momento il problema che ho con il Mac è che sono un po' isolata, se ho un problema è più difficile avere un aiuto e me la devo sbrigare io e un eventuale tecnico.
E poi piccole cose, tipo che in aula ti dicono cose che ci sono nel loro computer ma su Mac sono un po' diverse, tipo un menù che io non mi ritrovo, o mi è capitato con Word, su Mac era un po' diverso, e alle volte non ci si capiva, ma a questo poi si rimedia.
E poi c'è la cosa fondamentale che il Mac già ce l'ho e costa, mica lo posso buttare.
Comunque è vero che è soggettivo, il mio unico odio è il Window, nell'ultima versione che ho usato, il 10 mi pare, stamattina per caso l'ho riaperto e mi è venuta una crisi allergica...

@gabriella77
Se ti può interessare, Python viene distribuito con un IDE (abbastanza spartano), chiamato [inline]IDLE[/inline]. Di solito parte in modalità shell, ma se dal menu [inline]File[/inline] crei o apri un nuovo file si avvia la finestra editor. Da qui, premendo F5 (o analogo tasto per il MAC) oppure selezionando "Run module" dal menu Run, si dovrebbe aprire automaticamente la finestra shell dove puoi vedere i risultati.
Link alla documentazione: https://docs.python.org/3.7/library/idle.html#
Video dimostrativo (abbastanza vecchio) su MAC:
Se ti può interessare, Python viene distribuito con un IDE (abbastanza spartano), chiamato [inline]IDLE[/inline]. Di solito parte in modalità shell, ma se dal menu [inline]File[/inline] crei o apri un nuovo file si avvia la finestra editor. Da qui, premendo F5 (o analogo tasto per il MAC) oppure selezionando "Run module" dal menu Run, si dovrebbe aprire automaticamente la finestra shell dove puoi vedere i risultati.
Link alla documentazione: https://docs.python.org/3.7/library/idle.html#
Video dimostrativo (abbastanza vecchio) su MAC:
"gabriella127":
Comunque è vero che è soggettivo, il mio unico odio è il Window, nell'ultima versione che ho usato, il 10 mi pare, stamattina per caso l'ho riaperto e mi è venuta una crisi allergica...E' molto farraginoso rispetto alla linearità dell' Osx di Mac.
È una opinione comune a molti utenti mac, ma secondo me è più legato al fatto che si comparano spesso mac e windows su sistemi di prezzi molto diversi. Insomma, trovi un windows alla metà del prezzo di un mac, ma non puoi aspettarti che abbiano le stesse performance. Ho degli zii molto appassionati ai mac che per un progetto avevano comprato un windows; avevano installato windows vista ultimate su un pc reciclato fatto per far andare windows 95

Un altro aspetto fondamentale è che dopo che ti abitui ad un sistema diventi più pratico con quel sistema e lo trovi intuitivo e "lineare". Ogni volta che apro il mac di mia moglie ci metto 20 minuti a fare cose che ci metterei 2 minuti su un pc o su un sistema linux. Ma non è che il mac abbia una peggiore interfaccia (anche se su alcune cose penso che sia così[nota]Windows e soprattutto linux sono più rapidi ad assorbire le buone scelte degli altri rispetto a Apple che spesso rimane sui suoi passi. Un esempio è il mouse che è stato introdotto da Apple, quindi adottato e migliorato sotto i sistemi windows, unix e linux. Apple pur di non adottare il mouse a più tasti, ha introdotto il mouse multitouch, che personalmente detesto. Un altro esempio è il touchscreen e l'input con la penna su desktop e laptop. Sono anni che windows lo supporta, ma non esistono mac che lo fanno.[/nota]). È solo che non so dove mettere le mani.
Sicuramente hai ragione, io non ne so granché. Ma io odio del window, almeno del 10 che ho io, le versioni precedenti erano meglio, proprio l'aspetto grafico, apri e ti ritrovi di tutto, finestre d'ogni tipo, le previsioni del tempo, il campo di margherite, la chat, la pizza marinara, tranne quello che ti serve, per trovare le cose devi andare nell'angolino con il mouse, odioso, e non sempre funziona bene, per spegnere il computer devi fare 'start'... (come se in una macchina il pedale per frenare si chiamasse 'acceleratore', come faceva notare non ricordo quale ditta concorrente in una presa in giro di Window).
Quando apri un mac hai tutto bello ordinato e lineare, più user friendly, per spegnere, guarda un po', devi cliccare su 'spegni'....
Quanto all'Apple, è vero, gente che non lo ha mai usato diventa pazzo a capire dov'è il tasto destro del mouse...
Io ormai al mouse multitouch sono abituata e quando paaso ad altri tipi mi sembrano macinini, ma è solo abitudine.
Quelle che sono scomodissime dell'Apple sono le tastiere, minuscole e molto belline, ma di una scomodità pazzesca, è impossibile scrivere velocemente a lungo, si impicciano le dita, infatti ho comprato un'altra tastiera se devo scrivere molto.
Ma poi dipende uno che mestiere fa, io mica devo fare l'informatico, la programmazione è solo uno strumento per fare altre cose. Il mio compagno fa lo scrittore e quindi lavora tutta la giornata al computer e dice che con il Mac si trova molto meglio.
C'è pure che io sono ipersensibile all'aspetto estetico, anche di ciò che compare sullo schermo.
Quando apri un mac hai tutto bello ordinato e lineare, più user friendly, per spegnere, guarda un po', devi cliccare su 'spegni'....
Quanto all'Apple, è vero, gente che non lo ha mai usato diventa pazzo a capire dov'è il tasto destro del mouse...
Io ormai al mouse multitouch sono abituata e quando paaso ad altri tipi mi sembrano macinini, ma è solo abitudine.
Quelle che sono scomodissime dell'Apple sono le tastiere, minuscole e molto belline, ma di una scomodità pazzesca, è impossibile scrivere velocemente a lungo, si impicciano le dita, infatti ho comprato un'altra tastiera se devo scrivere molto.
Ma poi dipende uno che mestiere fa, io mica devo fare l'informatico, la programmazione è solo uno strumento per fare altre cose. Il mio compagno fa lo scrittore e quindi lavora tutta la giornata al computer e dice che con il Mac si trova molto meglio.
C'è pure che io sono ipersensibile all'aspetto estetico, anche di ciò che compare sullo schermo.
Non so, windows 8 era peggio. Io sinceramente non ho mai avuto widget sul desktop e ho disinstallato tutte le cose da tablet. Poi ha le due interfacce, quindi bisognerebbe vedere se hai usato l'interfaccia desktop/laptop o tablet. Quella tablet la trovo effettivamente scomoda, ma è pensata per essere usata senza tastiera o mouse. Le varie parti sono inoltre molto più configurabili di una volta, quindi bisogna vedere le impostazioni del pc che hai usato. Il nome del tasto 'start' è una questione storica. Di fatto premi il simbolo di windows, quindi puoi vederlo come il tasto windows. Non mi sembra poi così diverso da premere il tasto menù.
E, come ho detto, lo vedi user frendly perché lo usi da anni. Non esistono sistemi operativi user frendly, specialmente quelli dei cellulari. I sistemi operativi desktop hanno tutto sommato più somiglianze che differenze, quindi imparato uno li hai più o meno imparati tutti. Insomma, il primo giorno che usi un sistema operativo differente imprecherai spesso, ma tempo un paio di ore e dovresti riuscire ad usarlo tranquillamente.
E, come ho detto, lo vedi user frendly perché lo usi da anni. Non esistono sistemi operativi user frendly, specialmente quelli dei cellulari. I sistemi operativi desktop hanno tutto sommato più somiglianze che differenze, quindi imparato uno li hai più o meno imparati tutti. Insomma, il primo giorno che usi un sistema operativo differente imprecherai spesso, ma tempo un paio di ore e dovresti riuscire ad usarlo tranquillamente.
"gabriella127":
per spegnere il computer devi fare 'start'... (come se in una macchina il pedale per frenare si chiamasse 'acceleratore', come faceva notare non ricordo quale ditta concorrente in una presa in giro di Window).
A memoria è da Vista che il pulsante non si chiama più Start, ma ha semplicemente il logo di Windows. Ormai è una battuta vecchia di almeno 13 anni.
"gabriella127":
Quelle che sono scomodissime dell'Apple sono le tastiere, minuscole e molto belline, ma di una scomodità pazzesca, è impossibile scrivere velocemente a lungo, si impicciano le dita, infatti ho comprato un'altra tastiera se devo scrivere molto.
Ma poi dipende uno che mestiere fa, io mica devo fare l'informatico, la programmazione è solo uno strumento per fare altre cose. Il mio compagno fa lo scrittore e quindi lavora tutta la giornata al computer e dice che con il Mac si trova molto meglio.
Quello che non funziona è la tastiera, ma contemporaneamente è meglio per uno scrittore?
P.S.
Si chiama "Windows", con la esse finale.
Claudio, lo dice lui non io, non usa quella tastiera lì. Scrive al computer da 40 anni. Non è uno sprovveduto, ha libri tradotti in 18 lingue, per Mondadori e altre case editrici.
Windows ha il peggiore supporto per i segni tipografici. Insomma è difficile inserire alcuni simboli. Le nuove tastiere, introdotte da apple e poi importate ovunque, sono scomode per programmare e inserire i numeri (specialmente la tastiera italiana). Per il resto dipende dall'abitudine. Il Layout però è quasi lo stesso su tutti i sistemi, quindi per scrivere e basta non dovrebbe cambiare molto[nota]In compenso, almeno su windows, è più facile scrivere "È" con il layout inglese internazionale che con quello italiano.[/nota]. Ci sono programmatori che non riescono a fare a meno delle tastiere meccaniche e comprano tastiere molto costose con in cui puoi scegliere la resistenza e il rumore dei tasti. Ho avuto un collega che usava una tastiera ergonomica con layout Dijkstra in cui i tasti non avevano alcun segno distintivo (insomma dovevi sapere cosa facevano).
"vict85":
Ci sono programmatori che non riescono a fare a meno delle tastiere meccaniche e comprano tastiere molto costose con in cui puoi scegliere la resistenza e il rumore dei tasti.
Non esistono più le tastiere di una volta



"Sergio":
d) Dal punto di vista funzionale, l'interfaccia grafica deve consentirmi di:
-- Avere quattro "schermi virtuali", detti workspace, in modo da poter tenere più finestre aperte senza che questo crei disordine. Normalmente li uso più o meno così: 1) terminale + emacs per scrivere/programmare, 2) visualizzazione documenti scritti, esecuzione di programmi realizzati, 3) interventi di sistema (installazione software ecc.), 4) browser e client di posta. Avere, per esempio, otto finestre aperte vedendone però solo due in ciascuno dei quattro "schermi virtuali", senza alcuna "folla", è per me impagabile.
-- Poter passare rapidamente da un workspace all'altro, con Ctrl+F1/2/3/4 oppure con un solo click del mouse. Sembra scontato, ma con l'ultimo Ubuntu i passaggi non erano così fluidi e solo per questo motivo sono passato a Xubuntu.
-- Poter lanciare rapidamente le applicazioni di uso più frequente senza dover affollare lo schermo di icone. Uso per questo pannelli laterali a scomparsa che posso sistemare dove mi pare e riempire con quello che mi pare.
I virtual desktop di Windows 10 (finalmente!) e del Mac (con Mission Control, credo) offrono qualcosa di analogo, e mi sento di consigliare i loro utenti di trarne beneficio. Quanto a me, prevalgono a), b) e c).
e) L'ultimo punto è forse un po' eccessivo, ma mi piace la possibilità di ridefinire facilmente la tastiera come mi pare, assegnando ad alcuni tasti i caratteri che decido io.
Uso linux tutto il giorno e per qualche ragione non sono mai riuscito a comprendere la ragione per avere più workspace. Forse sono io che tendo a tenere aperte solo le applicazioni che mi servono in un determinato momento chiudendo le altre. O più probabilmente perché faccio uso di più schermi e computer in contemporanea. Ho in effetti 2 schermi + un secondo portatile + cellulare al lavoro.
"Sergio":
I virtual desktop di Windows 10 (finalmente!) e del Mac (con Mission Control, credo) offrono qualcosa di analogo, e mi sento di consigliare i loro utenti di trarne beneficio.
Ho iniziato a usare desktop virtuali su Windows 2000, ma sono sicuro che funzionassero fin da Windows 98 (https://virtuawin.sourceforge.io/). Su Windows XP erano distribuiti da Microsoft stessa. Non sono una novità di Windows 10.
"Sergio":
e) L'ultimo punto è forse un po' eccessivo, ma mi piace la possibilità di ridefinire facilmente la tastiera come mi pare, assegnando ad alcuni tasti i caratteri che decido io.
Su Windows avevo un layout di tastiera personalizzato (creato con il tool Microsoft: https://www.microsoft.com/en-us/downloa ... x?id=22339), perché spesso avevo bisogno di caratteri di 3 lingue diverse e non mi sono mai trovato con il sistema di cambiare layout al volo. Avevo anche vari simboli che mi servivano per scrivere codice che non sono disponibili nel layout italiano classico.
Quando sono passato a Linux ho trovato solamente guide per compilare manualmente lunghi file con elementi maldocumentati e ci ho rinunciato, però ogni tanto mi manca questa funzionalità. Hai qualche risorsa da suggerire?
"apatriarca":
Uso linux tutto il giorno e per qualche ragione non sono mai riuscito a comprendere la ragione per avere più workspace. Forse sono io che tendo a tenere aperte solo le applicazioni che mi servono in un determinato momento chiudendo le altre. O più probabilmente perché faccio uso di più schermi e computer in contemporanea. Ho in effetti 2 schermi + un secondo portatile + cellulare al lavoro.
Ovviamente con più schermi avrai bisogno di meno desktop virtuali. Quando lavoravo in università avevo lo schermo del portatile con aperto il client di posta, uno schermo a destra messo in verticale per leggere PDF di articoli o altra documentazione, e uno schermo principale al centro. Qui avevo normalmente un workspace con editor di testo e console, uno con il browser e, se necessario, uno con eventuali altri programmi (per esempio spesso avevo Jabref, oppure una sessione di desktop remoto).
Quando ho solo il portatile la posta si prende un altro workspace.
Anche a me non piace tenere aperte troppe finestre, ma trovo più comodo passare direttamente da un "argomento" ad un altro con Ctrl+Alt+Su/Giù, che ciclare tutte le finestre aperte con Alt+Tab, anche perché ce n'è sempre qualcuna "minore" estranea (magari un paio di istanze di file manager, il generatore di token 2FA, calcolatrice o spreadsheet) che "rompe" la navigazione.
"Sergio":
A quanto posso capire, su Windows XP dovevi installare Microsoft Powertoys o qualcosa del genere, su sistemi precedenti dovevi installare software di terzi, in Windows 10 non devi aggiungere nulla.
Una distribuzione Linux è per definizione una collezione di software di terze parti, onestamente non vedo la differenza. Il punto è che preferire Linux perché supporta desktop virtuali è come preferire Linux perché supporta il mouse.
Niente di personale

"Sergio":
Non capisco cosa intendi per "compilare manualmente lunghi file con elementi maldocumentati". Sui miei Ubuntu dal 2014 in poi e sul mio attuale Xubuntu c'è un file di testo [tt]/usr/share/X11/xkb/symbols/it[/tt] che mi sembra molto chiaro e facilmente modificabile.[...]
Ho fatto ora una rapida ricerca, e non sono riuscito a trovare una lista di caratteri disponibili. quotedbl, dead_doubleacute, oneeight. Alcuni sono intuitivi, altri no (che significa "dead"?). Anzi, in realtà una lista l'ho trovata, ed è dentro il file "keysymdef.h". Dover guardare il codice sorgente per configurare una tastiera rientra ampiamente nella mia definizione di "maldocumentato". Vedo però che si può inserire direttamente il codepoint Unicode, magari farò un altro tentativo in futuro.