Problema con il compilatore devc++
mi sono scaricato il compilatore devc++ , ma quando devo compilare un programma la schermata nera improvvisamente sparisce. perchè? cosa dovrei fare per risolvere il problema?
Risposte
Prima di tutto..
Non so che esperienze hai avuto con le librerie nei vari IDE, ma non c'è assolutamente niente di particolare da fare in un IDE per usare una libreria se non quello che devi fare in ogni caso per compilare il programma da riga di comando. Se sei in grado di richiamare facilmente la libreria da riga di comando o da codice, allora dovresti essere in grado di farlo con la medesima facilità in un IDE. Ma faresti a questo punto un esempio più preciso? Non ci ho mai messo più di qualche secondo (a progetto) ad informare l'IDE sulle librerie da usare (a meno di doverle installare ovviamente, ma in quel caso è l'installazione a richiedere un po' di tempo).
Infine, come giustamente dici anche tu, Vim con tutti quegli strumenti aggiuntivi è un IDE a tutti gli effetti, solo che testuale. Non c'è niente che impone ad un IDE di avere una GUI. Per cui mi sembra più una discussione tra GUI e UI testuale. Personalmente credo che la GUI offra maggiori libertà. Le combinazioni di tasti da tastiera esistono anche nelle GUI ad esempio... E' insomma possibile fare quasi tutto da tastiera anche negli IDE con interfaccia grafica (Visual Studio ad esempio). A mio parere, ti trovi meglio con Vim e sei più produttivo così perché conosci meglio l'interfaccia. Io non conosco Vim e dovrei imparare ad usarlo prima di riuscire a fare qualsiasi cosa. E sinceramente non vedo l'utilità di impararlo. In ambito lavorativo userò comunque sempre gli IDE come Visual Studio o NetBeans o Eclipse e credo che imparare ad usare al meglio loro sia più produttivo che cercare di imparare una nuova interfaccia che nessuno mi richiederà mai di conoscere. Soprattutto considerato che programmo principalmente su Windows e gcc, gdb.. seguono convenzioni molto diverse dai più comuni strumenti di sviluppo della mia piattaforma.
Non credo che sia una questione di pigrizia, ma di priorità. Se il mio obiettivo è ad esempio guidare una macchina, non è fondamentale che io impari il funzionamento del motore. E' utile e forse interessante, ma si può guidare anche senza avere idea di come sia fatto il motore. Gli IDE sono un po' come la macchina che nasconde i dettagli al programmatore. Detto questo, credo sia comunque fondamentale conoscere qualcosa di questi dettagli per essere un programmatore decente. Almeno una volta nella vita, credo che valga la pena di fare tutto "a mano". Questo perché conosco gli effetti che può avere questo genere di ignoranza (legata più che altro a Java in realtà). Programmi che funzionano ad esempio solo quando lanciati all'interno dell'IDE...
Per le librerie, in genere una volta installate, basta usare l'apposito attributo che le richiama dinamicamente ed hai fatto, non hai altro da scrivere, quindi la vedo una cosa sicuramente più immediata (senza dovergli "insegnare" dove le librerie sono e senza scrivergliele).
Non so che esperienze hai avuto con le librerie nei vari IDE, ma non c'è assolutamente niente di particolare da fare in un IDE per usare una libreria se non quello che devi fare in ogni caso per compilare il programma da riga di comando. Se sei in grado di richiamare facilmente la libreria da riga di comando o da codice, allora dovresti essere in grado di farlo con la medesima facilità in un IDE. Ma faresti a questo punto un esempio più preciso? Non ci ho mai messo più di qualche secondo (a progetto) ad informare l'IDE sulle librerie da usare (a meno di doverle installare ovviamente, ma in quel caso è l'installazione a richiedere un po' di tempo).
Infine, come giustamente dici anche tu, Vim con tutti quegli strumenti aggiuntivi è un IDE a tutti gli effetti, solo che testuale. Non c'è niente che impone ad un IDE di avere una GUI. Per cui mi sembra più una discussione tra GUI e UI testuale. Personalmente credo che la GUI offra maggiori libertà. Le combinazioni di tasti da tastiera esistono anche nelle GUI ad esempio... E' insomma possibile fare quasi tutto da tastiera anche negli IDE con interfaccia grafica (Visual Studio ad esempio). A mio parere, ti trovi meglio con Vim e sei più produttivo così perché conosci meglio l'interfaccia. Io non conosco Vim e dovrei imparare ad usarlo prima di riuscire a fare qualsiasi cosa. E sinceramente non vedo l'utilità di impararlo. In ambito lavorativo userò comunque sempre gli IDE come Visual Studio o NetBeans o Eclipse e credo che imparare ad usare al meglio loro sia più produttivo che cercare di imparare una nuova interfaccia che nessuno mi richiederà mai di conoscere. Soprattutto considerato che programmo principalmente su Windows e gcc, gdb.. seguono convenzioni molto diverse dai più comuni strumenti di sviluppo della mia piattaforma.
Non credo che sia una questione di pigrizia, ma di priorità. Se il mio obiettivo è ad esempio guidare una macchina, non è fondamentale che io impari il funzionamento del motore. E' utile e forse interessante, ma si può guidare anche senza avere idea di come sia fatto il motore. Gli IDE sono un po' come la macchina che nasconde i dettagli al programmatore. Detto questo, credo sia comunque fondamentale conoscere qualcosa di questi dettagli per essere un programmatore decente. Almeno una volta nella vita, credo che valga la pena di fare tutto "a mano". Questo perché conosco gli effetti che può avere questo genere di ignoranza (legata più che altro a Java in realtà). Programmi che funzionano ad esempio solo quando lanciati all'interno dell'IDE...