Linux e Microsoft

Sk_Anonymous
Storico accordo nel mondo dei software.
I due più acerrimi nemici del settore, Microsoft e Linux, hanno
infatti stretto un patto d'acciaio che consentirà loro di interagire
nel campo dei sistemi operativi.
Nello specifico, il colosso di Redmond, che da sempre opera con
sistemi operativi blindatissimi, ha raggiunto un accordo con
Novell, la società che gestisce Suse Linux, un sistema operativo
open source che non fa pagare licenze ai software applicativi.
Gli fa eco il consulente legale di Microsoft, Brad
Smith: "Apprezziamo il ruolo importante dell'open source
nella nostra industria e l'accordo consentirà un nuovo livelo
di cooperazione tra sistemi open source e sistemi basati sulla
proprietà del software".
L'accordo con Novell arriva due giorni dopo che Microsoft ha
siglato un accordo con Zend, un altro produttore di software
dotato di codici sorgenti aperti.
Anche Oracle, un altro colosso del software, ha offerto a
Linux un accordo per distribuire il prodotto, tagliando i
costi di assistenza per soppiantare l'attuale distributore
Red Hot.
Secondo me questo e' la morte dell'open source:
alla fine il vile denaro ha contagiato anche il mondo
linux e del libero software in generale.
Scommettiamo che di qui a poco non ci sara' piu'
uno straccio di programma che non si dovra' pagare?
E adesso con chi ve la prenderete?
karl

Risposte
Cheguevilla
(a noi singoli utenti che ci possono dire? Con tutto quello che si beccano di sola "microsoft tax" (il costo della licenza che volente o nolente devi pagare col pc)...)
Questo è uno dei punti più controversi del diritto attualmente.
L'imposizione di vendita del sistema operativo congiuntamente alla macchina è fortemente contraria alle norme sulla concorrenza. In questo caso, sia beninteso, secondo un regolatore la colpa sarebbe del commerciante, non del produttore.
Se vogliamo vederla ancora più a monte, questo è un caso di fallimento del mercato, poichè questo è un settore produttivo in cui i costi medi sono sempre decrescenti.
Per fare un esempio pratico nel mio campo, il settore dei trasporti, le normative europee proibiscono chiaramente la vendita di servizi accessori non richiesti.

david_e1
È difficile capire di chi sia la colpa. Io come produttore di pc, ad esempio, riterrei che il 99% della mia clientela vuole un computer con windows già pre-installato e quindi sarei ben portato a firmare un accordo con MS. per la vendita di windows OEM. Magari potrei pure pensare di lasciare un 1% dei computer senza OS, o con Ubuntu o qualche altro popolare Linux...
La fregatura però viene adesso. La Microsoft impone ai produttori di computer il pagamento della licenza OEM di windows per __ogni__ computer prodotto, compresi quelli invenduti o quelli che eventualmente decidessi di vendere senza OS. A questo punto il mio cliente è costretto a pagare windows volente o nolente, perchè anche sui computer senza OS dovrei chiedergli il rimborso della licenza.... a questo punto tanto vale mettere windows su ogni computer.
Anche la famosa EULA che in teoria permetterebbe di richiedere il rimborso riportando win al mittente è stato col tempo modificata da MS e non si fa più esplicito riferimento al rimborso del costo dell'intero prodotto (qui ad esempio mi riferisco all'inutile licenza che ho pagato per works) e non è comunque ben chiaro chi debba rimborsare il prodotto se il produttore hw o MS....
Morale è quasi impossibile ottenere il rimborso e si rasenta il ridicolo perchè se ad esempio avessi già posseduto una licenza MS per, ad esempio, win2003, in ogni caso avrei dovuto pagare anche quella per l'XP....

Cheguevilla
La Microsoft impone ai produttori di computer il pagamento della licenza OEM di windows per __ogni__ computer prodotto, compresi quelli invenduti o quelli che eventualmente decidessi di vendere senza OS.
Microsoft non può "imporre" nulla.
Proporrà queste condizioni per i suoi contratti e se i produttori hw le ritengono vantaggiose, le accettano.
Il punto è che questo tipo di accordi sono lesivi della concorrenza.
In mancanza di una normativa comune e di un'autorità, non vedo come possa funzionare un mercato per cui si dimostra il fallimento...

david_e1
No esatto non impone con la forza, ma di fatto è una trattativa in cui ha una posizione più che di forza: come può sperare un produttore di computer che punti a un ampio numero di clienti di concorrere senza avere windows? Ricordiamo che win gira su praticamente tutti i personal computer, esclusi solo i MAC, perchè anche molti utenti linux alla fin fine lo tengono in dual-boot (non io! :-D)...

Cheguevilla
come può sperare un produttore di computer che punti a un ampio numero di clienti di concorrere senza avere windows?
Non è qui il punto.
Il produttore può farne a meno, ma agendo in questo modo fa leva sulle economie di scala che sono concesse da una distribuzione massiva.
Va da sè che chiunque acquisti un computer assemblato difficilmente vorrà linux come SO...

david_e1
"cheguevilla":
come può sperare un produttore di computer che punti a un ampio numero di clienti di concorrere senza avere windows?
Non è qui il punto.
Il produttore può farne a meno, ma agendo in questo modo fa leva sulle economie di scala che sono concesse da una distribuzione massiva.
Va da sè che chiunque acquisti un computer assemblato difficilmente vorrà linux come SO...

Mi pare di capire che siamo d'accordo: il produttore potrebbe far a meno del contratto MS, ma sarebbe un suicidio commerciale, almeno per i principali produttori. (esistono piccoli produttori specializzati in pc e portatili con linux)

In effetti la stragrande maggioranza dei consumatori vede come un vantaggio l'avere win OEM sul computer... ovviamente non si rendono conto che con un po' più di libera concorrenza sborserebbero molti meno soldi per il win... pensare che la MS si è sviluppata così in fretta battendo col suo MS-DOS la concorrenza proprio tagliando i prezzi.... :-D

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.