Funzionamento macchine fotografiche digitali

Darèios89
A quanto ho capito, nelle macchine vi è lo schema del Bayer Pattern perchè i pixel non memorizzano una terna ma solo un valore per volta, quelli rimanenti verranno ottenuti per interpolazione. Quindi si scatta la foto, vengono selezionati e impostati per ogni pixel i colori secondo lo schema e i rimanenti vengono poi ottenuti dalle interpolazioni?
Se è così non mi quadra una cosa, ho letto che l' interpolazione consente di effettuare una stima dei valori ignoti, quindi non può essere usata pensando di ottenere i valori esatti, perchè se ne fa solo una stima partendo da quelli già noti. Ma quindi le immagini non dovrebbero risultare sgranate usando questa tecnica? Com'è possibile che le immagini scattate si vedano bene?

Risposte
apatriarca
L'immagine finale che viene memorizzata in memoria è l'effetto di una serie di filtri (che variano a seconda del modello) che eliminano il rumore, aggiustano il colore e la luminosità.. Un immagine ottenuta per interpolazione è senza dubbio poco nitida, ma si può comunque cercare di porvi rimedio con un qualche filtro. In alcuni casi, l'immagine letta dal filtro è poi comunque più grande (ha un numero di pixel maggiore) rispetto all'immagine memorizzata in memoria.

Darèios89
Mh...cioè può essere che la mia macchina fotografica scatta la foto, usa l' interpolazione, e poi applica per dire il filtro mediano per correggere il rumore?
Comunque visto che ogni pixel memorizza un solo colore è necessario per forza fare l' interpolazione, quindi la fa sempre? E poi rimedia con i filtri?

apatriarca
Suppongo dipenda dal sensore usato. Non sono un esperto, ma mi sembra esistano anche sistemi (più costosi) con 3 sensori e che quindi non fanno uso di interpolazione. Ma normalmente viene utilizzato un singolo sensore e quindi avviene quello che ti è stato descritto.

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