Curiosità sui simboli
qualcuno sa dirmi quando si usa il simbolo $:=$?
grazie
ciao
grazie
ciao
Risposte
Si usa per dare una definizione, anche se spesso viene utilizzato semplicemente il simbolo di uguale.
nella mia (scarsa) esperienza significa "assegnazione", cioè esattamente quel che ha detto eredir
ad esempio puoi dire x:=3x
riassegnando così alla variabile x il valore di 3*laxvecchia
mentre tutt'altro vuol dire x=3x
non so se è nato da un punto di vista matematico..
nel linguaggio pascal c'è e serve per assegnare, mentre l'= serve per l'uguaglianza, nel c è stato sostituito da =, ma per indicare l'uguaglianza si usa ==..
ad esempio puoi dire x:=3x
riassegnando così alla variabile x il valore di 3*laxvecchia
mentre tutt'altro vuol dire x=3x
non so se è nato da un punto di vista matematico..
nel linguaggio pascal c'è e serve per assegnare, mentre l'= serve per l'uguaglianza, nel c è stato sostituito da =, ma per indicare l'uguaglianza si usa ==..
anche io l'ho trovato come assegnazione in nonsopiu'qualelinguaggio (si parla di informatica)
come suggerito dall'amico Gaal Dornick rappresenta l'assegnazione dei linguaggi pascal based
E non solo nei linguaggi pascal based(che sono una classe molto limitata) ma in molti linguaggi ridotti per controlli digitali e analoghi. Si trova frequentemente nei vecchi linguaggi anche anteriori al pascal.
A quanto ne so è stato sostituito qualche anno prima del progetto C e poi questi simboli in informatica funzionano come una moda, infatti dopo questa sostituzione per 40 e più anni credo nessuno l'abbia cambiato nuovamente.
E' una versione stilizzata di una freccia come se fosse
x:=2 cioè x<=2 cioè metto 2 in x (che riflette esattamente il significato di quell'operazione in informatica ossia <>)
Se può essere utile alcuni scrivono la stessa cosa facendo l'uguale standard e poi mettendo i due puntini uno sopra e uno sotto, altri che essendo ricchi si possono permettere
di buttare inchiostro/gesso ci scrivono sotto anche l'abbreviazione def. perchè matematicamente quel simbolo vuol dire definizione.
ad esempio stai dimostrando un teorema e dici "d'ora in poi t è una costante che vale pincopallino" e scrivi t:=pincopallino.
Poi può significare una nuova definizione ossia una ridefinizione ed è quello di cui parlava Gaal Dornick. Cioè da ora in poi x non vale più il valore che aveva ma il suo triplo.
In quel caso si tratta di un abuso di notazione utilizzato per evitare di inserire altre variabili o riempire una lavagna di graziosi apici, pedici, tagli, segnetti, cappelli e cappucci, tildi e compagnia bella.
Se però provi a fare una cosa del genere quando programmi il compilatore esce dallo schermo e ti insegue per tutta la stanza con un grosso randello...
A quanto ne so è stato sostituito qualche anno prima del progetto C e poi questi simboli in informatica funzionano come una moda, infatti dopo questa sostituzione per 40 e più anni credo nessuno l'abbia cambiato nuovamente.
E' una versione stilizzata di una freccia come se fosse
x:=2 cioè x<=2 cioè metto 2 in x (che riflette esattamente il significato di quell'operazione in informatica ossia <
Se può essere utile alcuni scrivono la stessa cosa facendo l'uguale standard e poi mettendo i due puntini uno sopra e uno sotto, altri che essendo ricchi si possono permettere
di buttare inchiostro/gesso ci scrivono sotto anche l'abbreviazione def. perchè matematicamente quel simbolo vuol dire definizione.
ad esempio stai dimostrando un teorema e dici "d'ora in poi t è una costante che vale pincopallino" e scrivi t:=pincopallino.
Poi può significare una nuova definizione ossia una ridefinizione ed è quello di cui parlava Gaal Dornick. Cioè da ora in poi x non vale più il valore che aveva ma il suo triplo.
In quel caso si tratta di un abuso di notazione utilizzato per evitare di inserire altre variabili o riempire una lavagna di graziosi apici, pedici, tagli, segnetti, cappelli e cappucci, tildi e compagnia bella.
Se però provi a fare una cosa del genere quando programmi il compilatore esce dallo schermo e ti insegue per tutta la stanza con un grosso randello...
