Separabilità e second countability in spazi metrizzabili

Lemniscata1
Salve a tutti.

Ho un dubbio che riguarda la dimostrazione del fatto che in uno spazio metrizzabile $X$ la separabilità è condizione sufficiente per verificare il secondo assioma di numerabilità.

Come saprete, detto $D\subseteq X$ il sottoinsieme denso numerabile di $X$ esistente per ipotesi, l'idea è quella di mostrare che l'insieme \[\mathcal{B}=\{B(x,r[: x\in D, \, r\in \mathbb{Q} \cap ]0,+\infty [\}\] è una base numerabile per gli aperti della topologia.

La cosa che non mi torna è proprio la numerabilità di quell'insieme di palle aperte.

Ho pensato di definire in modo ovvio la funzione di $D\times (\mathbb{Q} \cap ]0,+\infty [)$ in $\mathcal{B}$ che manda la coppia $(x,r)$ nella palla aperta $B(x,r[$, e quindi mostrarne l'iniettività (che sia suriettiva è già scritto nella definizione di $\mathcal{B}$).

Ovvero, prese due coppie $(x_1,r_1)\ne (x_2,r_2)$ in $D\times (\mathbb{Q} \cap ]0,+\infty [)$, devo dimostrare che $B(x_1,r_1[\ne B(x_2,r_2[$.

Finora però sono riuscito a dimostrarlo solo nel caso banale in cui i due centri sono diversi e $d(x_1,x_2)\geq \text{min}\{r_1,r_2\}$ (in tal caso infatti uno dei due centri sta nella sua palla ma non nell'altra).

Qualcuno riesce ad illuminarmi, please? Grazie. :D

Risposte
Lemniscata1
Beh, ma i vostri controesempi non soddisfano l'ipotesi che lo spazio sia separabile, dunque non sono veri controesempi, sbaglio?

perplesso1
Beh $Z$ contiene un sottoinsieme numerabile denso, cioè se stesso...

Lemniscata1
@ j18eos: Di cosa ti dovresti scusare? Siamo tutti qui per discutere insieme e capire qualcosa di più. Sbagliare o non vedere certe cose è del tutto lecito, e anzi sono dell'opinione che gli sbagli fanno riflettere e imparare molto di più delle giuste intuizioni! Anzi ti ringrazio per la bella discussione, e se vorrai arricchirla ancora te ne sarò grato. Ho moltissimo da imparare da tutti voi. :D

Lemniscata1
"perplesso":
Beh $Z$ contiene un sottoinsieme numerabile denso, cioè se stesso...



Ah già, giusto, perché $Z$ eredita la struttura di spazio metrico dalla metrica usuale di $R$, ed è separabile perché contiene sé stesso come sottoinsieme numerabile denso rispetto alla sua topologia relativa, che coincide con quella indotta dalla metrica indotta. Ma in tale metrica indotta $Z$ è discreto, quindi come hai mostrato la mappa non può essere iniettiva. Mi pare che tutto fili, adesso.

Grazie mille di nuovo a tutti!! :D

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