Rette incidenti nel piano proiettivo

Gold D Roger
Salve,
non mi convince un passaggio della dimostrazione della proposizione secondo la quale due rette nel piano proiettivo reale si intersecano in un unico punto:

\( \mathcal{R},\mathcal{S} \subseteq \mathbb{P^2_R} \)
\( \mathcal{R}:ax+by+ct=0 \), \( \mathcal{S}:a'x+b'y+c't=0 \).
I punti di intersezione di R e S hanno coordinate omogenee che sono soluzione del sistema lineare omogeneo:
\( \begin{cases} ax+by+ct=0 \\ a'x+b'y+c't=0 \end{cases} \)
Poiché \( \mathcal{R}\neq \mathcal{S} \Rightarrow r\begin{pmatrix} a & b & c \\ a' & b' & c' \end{pmatrix}=1 \) e per Kronecker-Rouché-Capelli il sistema ha infinito alla uno soluzioni, cioè \( (k\lambda:l\lambda :m\lambda ), \lambda \in \mathbb{R} \), che per definizioni determinano un unico punto del pianto proiettivo.

Non riesco a capire l'implicazione che se le due rette sono distinte allora il rango è uguale a 1.
Se il rango è uguale a 1, le rette non dovrebbero essere proporzionali, determinare la stessa direziona ed essere cioè parallele?

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Gold D Roger
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