Quando \( \bigcup_{x\in E}\left[0,x\right] \) è un chiuso per \( E\subset\left]0,+\infty\right[ \)
Ciao! Sia \( E \) un sottoinsieme arbitrario (eventualmente infinito) limitato della semiretta \( \left]0,+\infty\right[ \). Preso \( \mathbb{R} \) con la topologia usuale (cfr. def. data qui se neccessario), voglio provare che
1) l'unione \( \bigcup_{x\in E}\left[0,x\right] \) è un intervallo di \( \mathbb{R} \), chiuso solo se \( E \) ha massimo;
2) se \( E \) ha un minorante strettamente positivo allora l'intersezione \( \bigcap_{x\in E}\left]0,x\right[ \) è un intervallo, aperto se e solo se \( E \) ha minimo.
Che vogliono dire di preciso queste proprietà? Sono solo una prova un po' astrusa del fatto che a volte unioni e intersezioni infinite di rispettivamente chiusi e aperti danno rispettivamente ancora un chiuso e ancora un aperto?
Premetto la definizione di intervallo reale che ho in mente: chiamo intervallo reale ogni sottoinsieme \( I \) di \( \mathbb{R} \) tale che per ogni \( a \), \( b \) di \( I \), con \( a
Dimostrazione.
1) Dico \( \bigcup_{x\in E}[0,x] \) è l'intervallo \( \left[0,\max{E}\right] \) quando \( E \) abbia massimo, e \( \left[0,\sup{E}\right[ \) quando non ce l'abbia. La prima è immediata, la seconda un po' meno, perché entrano in mezzo le proprietà dell'estremo superiore: se un \( a \) è compreso tra zero e \( \sup{E} \), allora esiste \( x\in E \) tale che \( a
[size=85]Di fatto, potrei anche dimostrare che \( \bigcup_{x\in E}[0,x] \) è un intervallo "a priori", perché se \( a \) e \( b \) sono elementi di quell'insieme, allora \( b-a \) è compreso tra zero e \( b \), ossia tra zero e quell'\( x\in E \) tale che \( 0\leqq b\leqq x \).[/size]
Il fatto che unendo intervalli chiusi si possa ottenere un intervallo limitato e aperto a destra mi dà alquanto fastidio.
2) Mi sembra analogo al precedente: l'intersezione \( \bigcap_{x\in E}]0,x[ \) dovrebbe essere l'intervallo \( \left]0,\min{E}\right[ \) nel caso in cui esiste \( \min{E} \), altrimenti \( \left]0,\inf{E}\right] \) (non vuoto, ché qualcosa al suo interno è garantito dalle ipotesi). La prima è ancora banale, la seconda dovrebbe derivare dal fatto che preso un \( 0
Come è andato?
1) l'unione \( \bigcup_{x\in E}\left[0,x\right] \) è un intervallo di \( \mathbb{R} \), chiuso solo se \( E \) ha massimo;
2) se \( E \) ha un minorante strettamente positivo allora l'intersezione \( \bigcap_{x\in E}\left]0,x\right[ \) è un intervallo, aperto se e solo se \( E \) ha minimo.
Che vogliono dire di preciso queste proprietà? Sono solo una prova un po' astrusa del fatto che a volte unioni e intersezioni infinite di rispettivamente chiusi e aperti danno rispettivamente ancora un chiuso e ancora un aperto?
Premetto la definizione di intervallo reale che ho in mente: chiamo intervallo reale ogni sottoinsieme \( I \) di \( \mathbb{R} \) tale che per ogni \( a \), \( b \) di \( I \), con \( a
Dimostrazione.
1) Dico \( \bigcup_{x\in E}[0,x] \) è l'intervallo \( \left[0,\max{E}\right] \) quando \( E \) abbia massimo, e \( \left[0,\sup{E}\right[ \) quando non ce l'abbia. La prima è immediata, la seconda un po' meno, perché entrano in mezzo le proprietà dell'estremo superiore: se un \( a \) è compreso tra zero e \( \sup{E} \), allora esiste \( x\in E \) tale che \( a
[size=85]Di fatto, potrei anche dimostrare che \( \bigcup_{x\in E}[0,x] \) è un intervallo "a priori", perché se \( a \) e \( b \) sono elementi di quell'insieme, allora \( b-a \) è compreso tra zero e \( b \), ossia tra zero e quell'\( x\in E \) tale che \( 0\leqq b\leqq x \).[/size]
Il fatto che unendo intervalli chiusi si possa ottenere un intervallo limitato e aperto a destra mi dà alquanto fastidio.

2) Mi sembra analogo al precedente: l'intersezione \( \bigcap_{x\in E}]0,x[ \) dovrebbe essere l'intervallo \( \left]0,\min{E}\right[ \) nel caso in cui esiste \( \min{E} \), altrimenti \( \left]0,\inf{E}\right] \) (non vuoto, ché qualcosa al suo interno è garantito dalle ipotesi). La prima è ancora banale, la seconda dovrebbe derivare dal fatto che preso un \( 0
Come è andato?
Risposte
Be mi sembra corretto, anche se e' una questione piuttosto semplice. Vedi Soardi
1) Bene.
E perché mai?
"marco2132k":
Il fatto che unendo intervalli chiusi si possa ottenere un intervallo limitato e aperto a destra mi dà alquanto fastidio.![]()
E perché mai?
dal fatto che preso un \( 0
A cosa è servito dire questa cosa? Poi non l'hai usata, comunque sembra che tu abbia capito come funzionano queste questioni.
Grazie ad entrambi per aver controllato.
Capisco il motivo per cui limitare gli aperti a intersezioni finite (o i chiusi a unioni finite), però è una cosa a cui mi fa comunque strano pensare (in questo caso almeno): in 1) sto di fatto allargando l'intervallo \( [0,x] \) man mano che \( x \) si avvicina a \( \sup{E} \): la mia testa per ora dice che alla fine dovrei ritrovarmi con \( \left[0,\sup{E}\right] \)!
"otta96":In 2) per provare che l'intervallo \( \left[0,\inf{E}\right] \) è contenuto in \( \bigcap_{x\in E}]0,x[ \), ho usato il fatto (non credo ci siano altri modi in realtà) che un \( a\in\left]0,\inf{E}\right] \) è necessariamente minore di ogni \( x \) di \( E \), per la proprietà transitiva (è \( \inf{E}
A cosa è servito dire questa cosa?
Capisco il motivo per cui limitare gli aperti a intersezioni finite (o i chiusi a unioni finite), però è una cosa a cui mi fa comunque strano pensare (in questo caso almeno): in 1) sto di fatto allargando l'intervallo \( [0,x] \) man mano che \( x \) si avvicina a \( \sup{E} \): la mia testa per ora dice che alla fine dovrei ritrovarmi con \( \left[0,\sup{E}\right] \)!

@arnett Corretto, grazie!
"marco2132k":
\( \left]0,\inf{E}\right] \) (non vuoto, ché qualcosa al suo interno è garantito dalle ipotesi).
Credo che se $E=]0,1]$, l'insieme \( \left]0,\inf{E}\right] \) sia vuoto.
"fmnq":In 2) mi chiede esplicitamente che \( E \) abbia un minorante strettamente positivo.
Credo che se $ E=]0,1] $, l'insieme \( \left]0,\inf{E}\right] \) sia vuoto.