Prodotti scalari e autoaggiunti

nick_10
Buonasera! Riporto qui questo esercizio sui prodotti scalari:

Sia $(V,phi)$ uno spazio euclideo di dimensione $n$ e sia $psi$ un altro prodotto scalare su V.
Data $C$ una base di $V$, sia $P_(C) in RR[t]$ il polinomio dato da $P_(C)=det(B-tA)$, dove $A$
è la matrice di $phi$ nella base $C$ e $B$ è la matrice di $psi$ nella base $C$
a)Dimostrare che $P_(C)$ è un polinomio di grado $n$ completamente fattorizzatile su $RR$, le cui radici e rispettive molteplicità algebriche non dipendono da $C$.
Supponiamo adesso che $psi$ sia non degenere e poniamo:
$U={f in End(V)| f$ è autoaggiunta sia rispetto a $phi$, sia rispetto a $psi}$
b)Dimostrare che $U$ è un sottospazio vettoriale di $End(V)$ di dimensione maggiore o uguale a $n$
c)Nel caso $V=RR^3$, $phi$ il prodotto scalare standard, $C$ la base canonica e $psi$ tale che $P_(C)=(t-1)^2(t-2)$, calcolare $dim U$.

Allora per il primo punto ho ragionato in questo modo: siamo nelle ipotesi del teorema di diagonalizzazione simultanea, quindi esiste una base ortonormale per $phi$ e ortogonale per $psi$, dunque la matrice $B$ è diagonale con dei $lambda_i$ sulla diagonale principale, mentre la matrice $A$ è l'identità. Dunque il polinomio caratteristico dovrebbe risultare:
$P_C=(lambda_1 -t)*...*(lambda_n-t)$, completamente fattorizzabile con i $lambda_i$ come radici. Fin qui dovrebbe andare tutto bene credo.

Per il secondo punto, verificare che $U$ è un sottospazio di $End(V)$ è una non difficile verifica. Il punto è dimostrarne la dimensione. Avevo pensato di sfruttare l'isomorfismo che c'è tra $End(V)$ e $M(n,RR)$. Qualche idea?

Risposte
Shocker1
Perfetto, quindi $A' = tMAM$ e $B' = tMBM$, se ora calcoli $P_D(t)$ e sfrutti queste relazioni vedi che la tesi la dimostri :)

nick_10
Quindi,$p_(D)=det(B’-tA’)=det(tMBM-t(tMAM))=det(tM(B-tA)M)=det(B-tA)$, sfruttando il fatto che $det(tMM)=1$

Shocker1
Non è detto che $det(tMM) = 1$, le basi sono qualsiasi. Comunque le radici sono indipendenti dal cambio di base, poiché $p_D(t) = det(tMM)p_C(t)$, che hanno le stesse radici.

nick_10
Giusto giusto...ho sempre l'idea di essere in basi ortonormali :roll:
Quindi ok grazie mille per tutto!
Una sola domanda abbiamo usato due basi qualsiasi per essere nel caso piu generale possibile e dimostrare cosi l'indipendenza del polinomio dalle basi.
Non potevo utilizzare un'altra base ortogonale/ortonormale per dimostrare la stessa tesi?(autovalori e molteplicità algebriche indipendenti)

Shocker1
Nel senso di scegliere sia in arrivo che in partenza una base ortonormale/ortogonale?

nick_10
Si esatto

Shocker1
Dimostri qualcosa di più debole, cioè che è invariante per cambiamenti di basi ortogonali/ortonormali.

nick_10
Ah okok
Grazie per tutta la discussione ;)

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