Matrice diagonalizzante

SimoneSc1
Salve ho questo esercizio:

Sia $T:RR^3 -> RR^3$ l'applicazione lineare definita da:

$T(x,y,z) = (x, y+3z, x+y-z)$

1. Verificare che i vettori $v_1 = (0,3,1), v_2=(0,-1,1)$ e $v_3 = (-1, 1, 0)$ sono autovettori di $T$ e determinare i rispettivi autovalori.
2. Verificare che l'insieme $B = {v_1, v_2, v_3}$ è una base di $RR^3$.
3. Determinare la matrice (diagonale) $D$ associata a $T$ rispetto alla base $B$.
4. Determinare la matrice diagonalizzante $P$ (cioè la matrice $P$ tale che $P^(-1)AP = D)$

1) Ho calcolato le immagini dei vettori:

$T(v_1) = T(0,3,1) = (0,6,2) = 2*v_1$
$T(v_2) = T(0,-1,1) = (0,2,-2) = -2*v_2$
$T(v_3) = T(0,3,1) = (-1,1,0) = 1*v_3$

E quindi $v_1$ è un autovettore rispetto all'autovalore $\lambda = 2$; $v_2$ è un autovettore rispetto all'autovalore $\lambda = -2$ e $v_3$ è un autovettore rispetto all'autovalore $\lambda = 1$.

2) Per verificare che i tre vettori formassero una base di $RR^3$ ho verificato che la matrice associata ai tre vettori avesse determinante non nullo. Infatti $det != 0 rArr$ che la matrice ha rango massimo $rArr$ i vettori sono linearmente indipendenti. Ho quindi sviluppato con Laplace lungo la prima riga ed effettivamente il determinante è $!=0$ e quindi i vettori sono linearmente indipendenti e formano una base per $RR^3$.

3) Per trovare la matrice $D$ diagonale ho semplicemente messo sulla diagonale i tre autovalori relativi ai tre autovettori che formano la base. È giusto? Se sì posso farlo "sempre" negli esercizi simili a questo?

Ad ogni modo la matrice è questa:

$D = ((2,0,0),(0,-2,0),(0,0,1)) $

4) Per quanto riguarda questo punto non so bene come muovermi perché io so che $P$ è la matrice che ha per colonne gli autovettori della matrice di "partenza" che nel nostro caso è:

$A = ((0,0,-1),(3,-1,1),(1,1,0)) $

Ma come faccio a trovare $P$? Metto semplicemente in colonna gli autovettori e poi mi calcolo $P^-1A$ mettendo in un'unica eliminazione di Gauss la matrice $P$ a sinistra e la matrice $A$ a destra? E quello che mi viene lo molto moltiplico per $P$? Perché io ho provato a fare così, ma non mi sembra mi venga.
Io ho ragionato così:
$D_(\beta,\beta) =(P^-1)_(\beta,\epsilon)A_(\epsilon,\epsilon)P_(\epsilon,\beta)$
La base a destra è quella in partenza e quella a sinistra quella in arrivo.

Grazie in anticipo per l'aiuto e buona giornata.

Risposte
Bokonon
Quella che hai scritto come A è la matrice P con gli autovettori correttamente incolonnati rispetto a come hai incolonnato D.

La matrice A invece è la matrice associata all'applicazione T.

SimoneSc1
Oh hai ragione! Ed effettivamente calcolandomi $P^-1A$ con l'eliminazione di Gauss:


\begin{pmatrix}
0 & 0 & -1 & 1 & 0 & 0\\
3 & -1 & 1 & 0 & 1 & 3\\
1 & 1 & 0 & 1 & 1 & -1
\end{pmatrix}

mi viene:

\begin{pmatrix}
1 & 0 & 0 & 1/2 & 1/2 & 1/2\\
0 & 1 & 0 & 1/2 & 1/2 & -3/2\\
0 & 0 & 1 & -1 & 0 & 0
\end{pmatrix}

E facendo:

$((1/2, 1/2, 1/2),(1/2,1/2,-3/2),(-1,0,0)) * ((0, 0, -1),(3,-1,1),(1,1,0))$

Mi ritrovo proprio con la matrice diagonale $D$

$ D = ((2,0,0),(0,-2,0),(0,0,1)) $


Grazie mille dell'aiuto. Sai darmi qualche consiglio/suggerirmi qualche dispensa sulle matrici associate e i cambiamenti di base? Perché io quando mi trovo davanti tutti questi pedici ($ D_(\beta,\beta) =(P^-1)_(\beta,\epsilon)A_(\epsilon,\epsilon)P_(\epsilon,\beta) $) faccio sempre una grande confusione e non riesco mai a procedere con sicurezza.

Bokonon
Non chiedere a me consigli sui libri :)
Comunque le definizioni sono sostanzialmente le stesse ovunque.
Il mio consiglio è di ragionare sui concetti usando dei vettori generici su un foglio di carta. Successivamente puoi introdurre le componenti e magari ragionare per matrici. Ti toglieresti molti dubbi da solo e comprenderesti meglio le ragioni delle definizioni. Infine, all'atto pratico sapresti trovare strade alternative più brevi per giungere alle soluzioni dei problemi.

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